L’exploit di Aquaman, il film con Jason Momoa che è diventato ufficialmente la pellicola di maggior successo dei cinecomic DC-Warner, sembrava aver regalato finalmente all’Universo Cinematografico DC (DCEU) lo scatto di reni necessario per riemergere, è proprio il caso di dirlo, dalle cattive acque in cui stava annaspando.
Con il successo di Aquaman Warner Bros. sembra essere sempre meno interessata a sviluppare un universo cinematografico condiviso
L’affermazione del Re di Atlantide, però, pare abbia convinto Warner Bros. a cambiare la sua strategia sui futuri cinecomic con Toby Emmerich, presidente del gruppo, che ha dichiarato a THR come gli Studios siano molto meno concentrati sul DCEU:
Adesso siamo molto meno concentrati su un universo condiviso.
Siamo tutti consapevoli di essere giunti ad un punto di svolta. Finalmente stiamo giocando secondo le regole della DC, e non seguendo quelle della Marvel.
Il nostro piano, al momento, è quello di realizzare un film alla volta. Ogni pellicola sarà il frutto della propria equazione e della propria entità creativa.
Se dovessi dire una cosa su di noi, su come abbiamo affrontato sempre queste produzioni, è che queste ultime hanno sempre riguardato i rispettivi registi e la loro visione creativa.
Le ottime recensioni di Aquaman confermano come il binomio DC-Warner riesca a portare a casa il risultato nel momento i cui ai registi viene data la possibilità di esprimersi appieno, senza ingabbiarli troppo in macrotrame preesistenti (Wonder Woman di Patty Jenkins è stato il primo squillo).
Questa “decisione” potrebbe davvero essere il punto di svolta per i cinecomic DC e anche un buon auspicio per il tanto atteso, ma travagliato, The Batman di Matt Reeves.
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