Sab 23 Novembre, 2024

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As Far As The Eye: in viaggio con la nostra tribù al centro del mondo

Ci scusiamo in anticipo: questo articolo sarà zeppo di riferimenti e giochi di parole sugli occhi e la vista ma, d’altronde, non poteva che essere così parlando del videogioco As Far As The Eye.

as far as the eye 1

Nel gioco, infatti, tutto ruota intorno a questo tema, a partire da The Eye, L’Occhio, meta e scopo del viaggio dei personaggi; personaggi  chiamati Pupils, Pupille, che agognano la ricongiunzione con il centro del mondo, The Eye appunto. Si muovono sospinti dalle scelte dai giocatori che impersoneranno il Vento Sigh (Sospiro), parola non a caso estremamente simile a “Sight”, vista.

A prima vista

Come avrete già capito, per apprezzare appieno questo titolo è necessaria la conoscenza di un po’ di inglese; pur non essendo basato sul testo, il tutorial e la descrizione delle missioni (che aiutano a vivere l’atmosfera favolesca di As Far As The Eye) richiedono una conoscenza ben più che elementare della lingua. In alternativa, se preferite, è disponibile anche in francese, tedesco, spagnolo, polacco, russo e cinese.

I requisiti della lingua sono sicuramente più impegnativi di quelli relativi alla potenza del nostro PC. As Far As The Eye infatti richiede, al minimo, un processore Intel Core2 Duo E4300 o AMD Athlon Dual Core 4450e; 4 GB di memoria RAM sono più che sufficienti, mentre lo spazio occupato sulla vostra unità di memoria sarà di circa 2 GB; infine, vi servirà una scheda video con almeno caratteristiche pari a quelle di GeForce 8800 GTX, Intel HD 4600 o Radeon HD 3850.

La grafica è delicata e sognante, ma chiara e colarata. Una delle particolarità di questo gioco è la creazione procedurale delle missioni: anche rigiocandolo più volte, non vi troverete mai ad affrontare le stesse sfide e le stesse mappe, ed anche le condizioni di gioco di partenza varieranno seguendo il caso.

AS FAR AS THE EYE

As Far As The Eye è un videogioco rogue-like a turni, con elementi di sviluppo dei personaggi e gestione di risorse. Sviluppato da Unexpected Games, è stato pubblicato su Steam ed Epic Games Store il 10 settembre 2020 da Goblinz Studio.

Il gioco si affronta come una serie di scenari collegati tra di loro, in cui si possono conservare risorse, alcune strutture, punti esperienza e capacità guadagnate dai personaggi. Ciascuno scenario ci presenta una mappa generata casualmente a caselle esagonali, mentre la dead-line di ognuno di essi è rappresentata dal numero massimo di turni in cui può essere completato.

L’obiettivo di ciascuno scenario è quello di raccogliere un certo quantitativo di risorse; ciò permetterà alla Carovana la prosecuzione del viaggio verso The Eye.

Per fare questo potremo sfruttare le risorse naturali. Tramite caccia e raccolta, ma anche costruzione di nuove strutture, andremo a sviluppare una catena produttiva, sempre con un occhio di riguardo a non esagerare.

Sì, perchè in As Far As The Eye la natura si ribellerà. La trama racconta di come le tribù di Pupils siano in fuga dalle Onde, una marea montante che ci braccherà alle calcagna fino all’arrivo al centro del mondo. Ma non solo: disastri naturali e difficoltà di ogni genere accompagnano la Carovana, sempre proporzionali allo sfruttamento naturale che porteremo con noi nel nostro percorso verso la salvezza.

Il viaggio verso l’Occhio

L’esperienza dei singoli Pupils (parola traducibile sia come “pupille” che come “allievi, alunni”) che abbiamo a disposizione è gestita tramite una ruota delle abilità. Quest’ultima è ramificata in modo tale che al termine del percorso di crescita di ognuno si trovi un ruolo specifico (Ingegnere, Minatore, Druido, Cuoco, Cacciatore…) utile nella prosecuzione del nostro viaggio. Esistono in totale 13 specializzazioni diverse, mutualmente esclusive per ciascun personaggio. Oltre a questo, ogni personaggio inizia la partita con particolari punti di forza o di debolezza di cui sarà bene tenere conto.

L’esperienza si guadagna principalmente compiendo ripetutamente un’azione, e si calcola singolarmente per ogni Pupil. Naturalmente, specializzarsi in un particolare ramo garantisce vari bonus al determinato personaggio.

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Le scelte dei giocatori si focalizzano sui compiti da assegnare ai propri Pupils: sospirando loro dei comandi (ricordatevi che in As Far As The Eye interpreterete il Vento) dovremo creare un motore di gioco finalizzato a raccogliere le risorse necessarie per proseguire allo scenario successivo. Alcuni compiti richiederanno più turni, come la costruzione e la raccolta nelle fasi iniziali, così come il movimento che dipende anche dai tipi di terreno incontrati.

Due parole in conclusione

Sebbene a prima vista As Far As The Eye possa sembrare un titolo leggero e spensierato, vi assicuriamo che invece è assolutamente stretto e parecchio punitivo. Le risorse sono limitate, i turni sono limitati, i Pupils devono mangiare ad ogni turno, pena la perdita di salute o la morte stessa con conseguente sconfitta; esistono 4 livelli di difficoltà, ma già dal secondo non potrete permettervi più di 2 o 3 errori a partita.

As Far As The Eye è un titolo che sicuramente tradisce l’impressione del primo sguardo, ma non per questo si rivela deludente, anzi. Superato lo scoglio iniziale del tutorial, molto narrativo e non sempre chiarissimo, vi troverete di fronte un gioco che saprà stupirvi.

Insomma, un titolo che merita decisamente un’occhiata.

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