Ven 15 Novembre, 2024

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Ave Cesare: Roma avrà un nuovo imperatore? La recensione

I giorni della Repubblica Romana stanno per finire: diverse legioni si stanno schierando sui campi di battaglia del mediterraneo al grido di Ave Cesare! per decidere chi, fra lui e Pompeo, riuscirà ad assumere il controllo assoluto di tutte le Province e divenire il primo vero imperatore di Roma. E noi ci troviamo lì, nel bel mezzo dello scontro, parteggiando per l’uno o per l’altro. È arrivato quindi il momento di scoprire insieme come contribuire alla vittoria del nostro leader in questa recensione di Ave Cesare!

L’antica Roma ancora sui nostri tavoli con la recensione completa di Ave Cesare!

Ave Cesare è un gioco da tavolo per 1 o 2 giocatori, ideato da Paolo Mori (Pandemic: La caduta di Roma) edito da Giochix (Clinic, Solar Storm, Block and Key) ed ha una durata di circa 20-25 minuti a partita.

Le meccaniche ricalcano in gran parte quelle del più vecchio (si fa per dire) Blitzkrieg, da noi inserito nella classifica dei migliori giochi da tavolo del 2019, ma su una plancia di gioco completamente diversa: i teatri di guerra sono infatti stati sostituiti da una vera e propria mappa del Mediterraneo ai tempi di Roma.

La versione in solitario del gioco è invece stata curata da Nick Shaw e David Turczi, designer esperto di solitari che ha ideato anche quella di Undaunted: Reinforcements.

Ave Cesare 4

Ma ora tuffiamoci a capofitto in questa recensione. Come al solito potete saltare al capitolo che più preferite scegliendolo dal seguente indice:

Il contenuto della scatola

La compatta scatola del nuovo gioco di Paolo Mori è quadrata e al suo interno troviamo:

  • 1 tabellone con la mappa di gioco;
  • 18 segnalini Bonus Province base, 3 Bonus Province per l’espansione Veleno e 3 per l’espansione Centurioni;
  • 2 sacchetti con una stampa (un po’ kitsch) del personaggio controllato;
  • 2 schermi giocatore;
  • 16 segnalini Influenza Base e 3 Segnalini Influenza Centurione (da usare solo con la relativa espansione) nei due colori dei giocatori (rosso e blu);
  • 12 segnalini Controllo per giocatore;
  • 10 tessere comando per il solitario;
  • il regolamento.

Il tabellone raffigura le Province Romane nell’era della Tarda Repubblica ed i territori limitrofi. Durante il setup semplicemente si piazzano casualmente i segnalini Bonus Provincia sulla mappa (in Italia va comunque messo un solo segnalino e deve essere un Senato) e i segnalini Controllo negli appositi spazi raffigurati su ciascuno dei due lati dei giocatori.

Dopodiché ogni giocatore pesca dal proprio sacchetto 2 segnalini Influenza (o 3 se si usa l’espansione Veleno) e li piazza a faccia in su, ma nascosti all’avversario, dietro il proprio schermo.

Cesare svolgerà ora il primo turno.

Un titolo strategico di soli 20 minuti: ecco come si gioca

Le regole di Ave Cesare sono decisamente molto semplici. A turno ciascun giocatore piazza un segnalino Influenza su uno degli spazi di Confine fra le Province (quelli rotondi), con un unica limitazione: il simbolo sul segnalino deve corrispondere a quello indicato sullo spazio Confine o essere un segnalino alloro (jolly).

In questo modo assegnerà a ciascuna delle Province influenzate uno dei due valori indicati sul segnalino appena piazzato. Dopodiché, pesca casualmente dal proprio sacchetto un nuovo segnalino Influenza e lo pone nascosto dietro il suo schermo.

Ave Cesare 3

Se il piazzamento “chiude” una Provincia, il giocatore prende il segnalino Bonus Provincia giallo che si trova al centro di essa e il giocatore che ha più influenza, prima della risoluzione del bonus, piazza un suo segnalino Controllo nella Provincia appena chiusa e su tutti i confini che la congiungono con altre Province da lui stesso già controllate. Solo a questo punto il giocatore che ha piazzato il segnalino Influenza guadagna il Bonus, che può essere:

  • giocare un turno aggiuntivo (Bonus Tattica);
  • aggiungere un segnalino alla propria riserva dietro lo schermo, aumentando la possibilità di scelta per i turni successivi (Bonus Ricchezza);
  • girare a faccia in giù un qualsiasi segnalino avversario: sia Controllo che Influenza, togliendone ogni effetto al contendente (Bonus Tattica);
  • piazzare il segnalino Senato nell’apposito spazio dal proprio lato (Bonus Senato) e, se con il piazzamento la Provincia è stata conquistata dallo stesso giocatore che reclama il bonus, piazzare da 1 a 4 segnalini Controllo sotto di esso (a seconda del numero di segnalini di questo tipo presenti dal proprio lato);
  • rimettere un segnalino influenza dell’avversario nel suo sacchetto (Bonus Veleno);
  • prendere uno degli speciali segnalini Influenza dell’espansione Centurioni.

Il giocatore che per primo termina i propri segnalini Controllo è il Vincitore.

Ave Cesare 5

Le conclusioni alla nostra recensione di Ave Cesare!

È arrivato il momento di concludere la nostra recensione di Ave Cesare con i nostri commenti finali.

Partiamo, come al solito, dalla qualità dei materiali che, al netto dei sacchetti che raffigurano delle stampe dei personaggi un po’ troppo kitsch per i nostri gusti, sono tutto sommato di buona fattura. Le illustrazioni sulla plancia sono chiare e tutto il materiale è di qualità e resistente.

Il prezzo del gioco, che potete trovare A QUESTO INDIRIZZO, è leggermente più alto di quanto vi aspettereste per una scatola che contiene una quantità di componenti (completamente in carta e cartone) tutto sommato contenuta.

Le regole del gioco, come già spiegato, sono comunque decisamente molto semplici, ciò nonostante Ave Cesare! non è per nulla un titolo banale. È fondamentale, per riuscire a vincere, saper leggere il tabellone e piazzare strategicamente i nostri segnalini Influenza nelle zone che più possono mettere in difficoltà l’avversario, cercando di costringerlo a regalarci qualcosa: sia esso una provincia o un segnalino Bonus.

Le sfide sono intense e molto divertenti e la componente aleatoria principale è quella data dalla pesca dei segnalini. I pool non sono asimmetrici pertanto è comunque possibile farsi un idea di cosa potrebbe piazzare il nostro avversario in determinate regioni, guardando sul tabellone dove ha “puntato forte” in termini di influenza.

Le espansioni danno una discreta variabilità al gioco pur non modificandone in maniera trascendentale il gameplay. Rappresentano, probabilmente, quel quid in più, inserito forse per farci digerire meglio il prezzo ed il fatto che le meccaniche siano essenzialmente molto simili a quelle del predecessore si questo titolo, ossia Blitzkrieg (il fatto che il gioco sia di fatto un capitolo di quella che potrebbe divenire una serie è comunque fatto noto, sic!).

Ave Cesare 1

Le regole del solitario sono un po’ arzigogolate, ma la struttura di gioco è solida e molto, molto sfidante. Tanto che possiamo affermare con certezza che anche la variante di David Turczi e Nick Shaw ci ha convinto e ha “passato il nostro esame” a pieni voti.

Il vero punto di forza di Ave Cesare resta comunque legato al tempo di gioco. Sono infatti pochissimi i giochi sul mercato che riescono a coinvolgerci in sfide ad alto tasso strategico, che possano davvero essere intavolati con chiunque e che abbiano una durata reale che resta sotto la mezz’ora.

Ve lo consiglieremmo quindi per l’acquisto? Se non possedete già una copia del suo predecessore assolutamente sì. E se già la possedete? Personalmente credo che ve lo consiglierei comunque, principalmente perché preferisco l’ambientazione che fa da sfondo al gioco, ma anche perché le regole, leggermente semplificate lo rendono ancora più adatto per essere giocato anche con i neofiti.

Ave Cesare 2
Ave Cesare! Novus imperator te salutat!
Ave Cesare! è un filler strategico per due giocatori. Semplice ma per nulla banale è capace di trascinarci in sfide sul filo del rasoio e sempre diverse fra loro, grazie al setup variabile ed alle espansioni combinabili fra loro. Molto interessante anche la modalità solitario.
Pro
Meccaniche solide
Facile da intavolare e divertente da giocare
Le espansioni rendono più vario il gameplay, pur non modificandolo troppo
Contro
La grafica dei sacchetti è un po' kitsch
Il prezzo è leggermente più alto di quanto ci si aspetterebbe
Non aggiunge molto alle meccaniche di Blitzkrieg, suo predecessore spirituale
8
Voto Finale
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