Gio 3 Aprile, 2025

Le News della settimana

spot_img

Potrebbe interessarti

Avengers: End Game – Ecco le teorie e le speculazioni nate dopo il primo trailer

Avanti, non nascondiamoci dietro ad un dito, una delle cose più belle dei film di supereroi è… fare speculazioni da bar sui film di supereroi.

Ogniqualvolta viene rilasciato un nuovo trailer online, subito ai quattro angoli del pianeta parte la ridda di fan theory più o meno verosimili su quello che il film da esso pubblicizzato conterrà.

Ecco una serie di speculazioni e teorie ispirate da ciò che il primo trailer di Avengers: End Game ci ha mostrato

La cosa si è nuovamente verificata dopo che Marvel ha pubblicato il trailer di Avengers: End Game, il film più atteso della sua storia.

Ecco quindi di seguito una selezione delle teorie e degli interrogativi più pressanti che riguardano l’ultima fatica dei Marvel Studios.

Quanto tempo è passato dallo “schiocco” di Thanos?

avengers end game tony stark iron man

Nell’incipit del promo, vediamo un esausto e spaventato Tony registrare un messaggio destinato a Pepper, in cui il miliardario in armatura confessa all’amata pel di carota che le condizioni in cui versano lui e la nave dei Guardiani sulla quale sta viaggiando (verosimilmente assieme a Nebula) non sono delle migliori.

Si tratta di un momento anticlimatico gestito alla perfezione, in cui possiamo assaporare l’antipasto di quello che sarà senza dubbio un momento difficile per il Golden Avenger.

Ma quando ha luogo questa scena, nell’economia temporale della pellicola?

La nave su cui si trova Stark è la Benatar, sostituta dell’ormai distrutta Milano e, ragionando secondo logica, per poter sostentare cinque/sei organismi durante quelli che senza dubbio si rivelano lunghi viaggi cosmici, avrà al suo interno riserve di acqua, cibo e ossigeno ben più che pingui.

Eppure Tony parla di cibo e acqua terminati e della scarsità di aria respirabile, ergo, la nave ha sicuramente lasciato la superficie di Titano da, voglio ipotizzare, almeno un mese.

Allo stesso modo, sulla Terra, il fotogramma che mostra la Avengers Facility fuori New York mostra un luogo abbandonato a sé stesso, con addirittura ampie zone di prato rovinato.

Ci sono molte altre porzioni del trailer che lasciano intuire, o perlomeno supporre, che quanto andremo a vedere ad aprile 2019 non accadrà immediatamente dopo lo “snap”, eppure dal filmato sembra che la teoria che vede il film svolgersi addirittura cinque anni dopo Avengers: Infinity War non sarà confermata.

E allora perché il casting di un’attrice maggiorenne per interpretare Cassie Lang?

Ronin

In uno dei momenti più attesi ed emozionanti del teaser, vediamo finalmente fare la sua comparsa (in Giappone) Clint, non più nelle vesti di Occhio di Falco ma in quelle di Ronin, identità che nei fumetti viene assunta da Barton nell’immediato post-Civil War.

Attorno a lui, una discreta pila di cadaveri e nelle sue mani una katana dalla quale, probabilmente, è stato rimosso digitalmente un bel po’ di sangue (altrimenti perché dovrebbe pulirla?).

Il volto dell’ex arciere poi, una volta rimossa la maschera, sembra quello di un uomo che non ha più nulla da perdere e i cui i principi morali da eroe sono andati a farsi fott… volevo dire benedire.

Ad osservarlo, inoltre, c’è una sconvolta Natasha.

Le speculazioni sul perché Clint abbia abbandonato la via dell’eroe per diventare una sorta di assassino-giustiziere-samurai sono ormai quasi delle certezze; si suppone che il Vendicatore sia uscito di senno dopo aver visto la sua famiglia sbriciolarsi in seguito allo schiocco del Titano Pazzo e che, preso da rabbia e desiderio di vendetta indistinto, abbia iniziato un percorso personale fuori e dentro l’inferno.

Resta da capire come questa nuova identità di Hawkeye si ritaglierà un ruolo nella pellicola.

Thanos non sta bene, diciamocelo

Lo abbiamo lasciato, in pace con sé stesso, seduto in una capanna ad osservare bucolicamente “il Sole sorgere su di un Universo grato“.

Ma non è che il violaceo villain se la stesse passando granchè bene, nel pur vittorioso finale di Infinity War.

Ferito gravemente sia da Stormbreaker che dall’utilizzo del Guanto per compiere il suo genocidio cosmico, Thanos, nelle brevissime sequenze che lo vedono protagonista indiretto del nuovo trailer, sembra zoppicare stancamente mentre avanza in un campo fiorito e, soprattutto, sembra non poter più togliersi da dosso un Infinity Gauntlet ridotto piuttosto male (come potete ri-vedere nella foto qua sopra) che sembra ormai dolorosamente fuso col suo braccio.

Che sia una metafora del peso sulla coscienza che dovrà sopportare per il resto della sua vita?

Ma soprattutto, in che modo un Thanos indebolito e non più in grado di utilizzare il Guanto potrà essere una vera minaccia per i Vendicatori rimasti?

E se non fosse Thanos, il villain del nuovo film? Se fosse qualcosa di completamente diverso quello contro cui i nostri eroi dovranno confrontarsi? Magari qualcosa di nemmeno umano o tangibile (il senso di colpa, la volontà di riparare ad un disastro che può rivelarsi irreparabile, il dubbio).

Forse sto correndo un po’ troppo, d’altronde stiamo pur sempre parlando di un Blockbuster su dei tizi in costume…o no?

Bye bye, Steve

Vorrei non doverla pensare così, visto che, procioni e alberi a parte,  il Cap è il personaggio dell’Universo Cinematografico Marvel che amo di più ma quand’è stata l’ultima volta in cui abbiamo visto Steve Rogers osservare languidamente la foto di Peggy Carter che conserva nella bussola?

In precedenza ha compiuto questo malinconicamente romantico gesto pochi secondi prima di sacrificare la propria vita per salvare New York dalla bomba del Teschio Rosso, caricata sull’aereo che stava pilotando, dopo aver sconfitto Schmidt.

Che questo palese richiamo sia un modo per dirci “preparatevi a dire addio a Steve“?

Lo vedremo fra pochi mesi, nel frattempo le notizie sull’addio di Chris Evans all’MCU si sono susseguite senza sosta fra conferme e smentite dell’ultim’ora; ecco perché non crederò a nulla fino a che non lo vedrò con i miei occhi.

E magari non ci crederò nemmeno dopo averlo visto, ma questo è un problema tutto mio.

Scott to the rescue

Il finale del trailer non ci consegna la consueta punch-line alla quale la Marvel ci ha abituato negli ultimi dieci anni, ma vede un redivivo Scott Lang che citofona ad una non meglio specificata porta d’ingresso in cerca dei Vendicatori.

Ma non avevamo lasciato Lang perso nel Reame Quantico alla fine del suo secondo film?

Come ha fatto ad uscirne, visto che nella scena post credits vediamo anche Pym, Hope e Janet scomparire, vittime di Thanos?

Una delle teorie più accreditate per Endgame, vede Lang protagonista assoluto del “salvataggio universale” data la sua competenza nell’entrare e uscire a caso dal Quantum Realm, oltre che la presenza, in quel luogo assurdo, di “vortici temporali” che potrebbero facilitare i nostri eroi nel raddrizzare quanto compiuto da Thanos (oltre che giustificare quelle foto rubate dal set, che vedevano gli attori indossare i vecchi costumi assieme a strani aggeggi legati al polso).

Io però, personalmente, non credo che si risolverà tutto con un semplice viaggio nel tempo e punto tutte le mie fiches su spostamenti interdimensionali.

Pensateci: i Vendicatori rimasti salteranno da una dimensione alternativa all’altra, mettendo le mani su di un qualche MacGuffin utile a ribaltare le sorti dello scontro con Thanos e, nel contempo, cercando di recuperare dalle dimensioni alternative gli eroi che ci hanno lasciato nello sconcertante finale di IW.

Con tutto ciò che ne consegue, ovviamente: personaggi che non appartengono alla realtà principale che vengono sradicati dalla propria per essere trapiantati altrove, magari senza essere in tutto e per tutto uguali a chi ci “ha lasciato”.

Un espediente narrativo tremendamente fumettistico, che probabilmente farà storcere il naso a molti ma che, allo stesso tempo, mi incuriosisce parecchio.

Se avete notato, nell’incipit di questa sezione ho scritto “una non meglio specificata porta d’ingresso“.

Già, perché osservando bene la scena possiamo vedere come non ci siano indizi che dicano apertamente che quello è il cancello della summenzionata Avengers Facility (in più, il file è indicato come proveniente dall’archivio di Stark).

Potrebbe essere una inedita Avengers Mansion in piena New York, magari costruita tempo dopo lo schiocco.

Ma qui si torna alle speculazioni del punto 1.

Carol, oh Carol

captain marvel

Presto vedremo Captain Marvel, il potentissimo personaggio interpretato dalla fantastica (mi piace un sacco, ok?) Brie Larson, a marzo 2019 nel suo primo solo-movie, ad un mese esatto prima dell’arrivo nei cinema di Endgame.

Nei mesi scorsi si sono susseguite infinite battute, sia dei Russo che di Kevin sempresialodato Feige, atte a spiegarci nel dettaglio quanto Carol sia senza dubbio il “personaggio più potente che sia mai apparso in un film Marvel“.

In un universo cinematografico che comprende pesi massimi come Hulk, Thor, Odino e lo stesso Thanos, cosa può significare nell’economia narrativa avere a disposizione una Danvers di tale potenza?

Davvero la bionda ibrida umana-Kree sarà così potente? Oppure è tutto un red herring per trollarci?

E se, in fondo, in Avengers Endgame la forza ed il potere in senso stretto non fossero sufficienti?

Carol potrebbe semplicemente essere colei che salverà uno Stark alla deriva nello spazio, chi lo sa?

Cosa ne dite? Pensate che io abbia esagerato con le folli speculazioni? Ma non è proprio per questo che, in fondo, ci piacciono tanto questi film?

Voi cosa pensate a riguardo? Avete già elaborato delle vostre teorie? fatecelo sapere con un commento qui sotto!