Il debutto di Avengers: Endgame al cinema renderร questo 24 aprile 2019 una delle date piรน memorabili della storia del cinema perchรฉ, dopo 11 anni e 22 film si scrive la parola fine a quell’avventura cinematografica, iniziata nel 2008 con l’Iron Man di Robert Downey jr diretto da Jon Favreau, e lo si fa vergandola con lettere dorate e scintillanti piรน del sole nel firmamento dei cinecomic.
La recensione di Avengers: Endgame, un film che รจ estasi pura e chiude in maniera epica e innamorata oltre un decennio di cinecomic
Uno dei tormentoni musicali dello scorso anno recitava “mi sento il cuore a mille”, ebbene dopo la visione di Avengers: Endgame vi sentirete il cuore come minimo a 3000, perchรฉ la pellicola Marvel รจ un concentrato di emozioni primordiali che fanno ridere, piangere ed esultare il pubblico in sala come nessun altro film avrebbe mai potuto fare.
I registi portano lo spettatore, incollato e avvinghiato alla poltrona, sulle ‘montagne Russo’ dell’intrattenimento piรน puro e coinvolgente, con il gioco di parole di poc’anzi che non รจ solo fine a sรฉ stesso, ma descrive come i due filmaker, giร alla guida del precedente Avengers: Infinity War, siano padroni di una propria giostra supereroistica che usano alla perfezione per regalarci un qualcosa di epico e irraggiungibile.
Sรฌ, nonostante il pericolo di essere smentiti sia sempre in agguato, Avengers: Endgame rappresenta un vero punto di svolta non solo per il genere cinematografico mutuato dai fumetti, ma per l’idea stessa di fare cinema e creare intrattenimento.
Il film รจ una tesi di laurea sul concetto stesso di storytelling, una stella polare che dovrebbe guidare il modo in cui andrebbe raccontata una storia, la maniera di come si gestisce un parterre di stelle hollywoodiane, come si entra nella mente e nel cuore di personaggi giร fortemente caratterizzati, ma comunque capaci di sorprenderci ancora regalandoci emozioni che si traducono in tuffi al cuore in sequenza.
Gli animi degli eroi si piegano ma non si spezzano
Avengers: Endgame รจ la ‘teoria del tutto’ che parte da dove Thanos ci aveva lasciati desolatamente sconfitti, azzerando completamente metร delle vite dell’universo e relegando i sopravvissuti a un manipolo di perdenti ancora incapaci di elaborare il lutto, scioccati dalle perdite e fiaccati nello spirito di supereroi che tanto super non erano riusciti a essere.
Il film, che potremmo idealmente dividere in tre atti, parte proprio in maniera malinconica e lenta dallo status quo generatosi dopo lo schiocco di dita del Titano pazzo con il suo Guanto dell’Infinito, una situazione che non viene nemmeno scossa dall’arrivo di un nuovo potente supereroe.
Tutto sembra davvero perduto, tutti cercano in qualche modo di andare avanti finchรฉ, la comparsa di un ‘ritardatario’ che butta lรฌ un’idea folle ma comunque plausibile, instilla una flebile speranza in tutti gli Avengers i quali, nonostante tutto, si sentono ancora uniti e in dovere di tentare qualsiasi cosa, perchรฉ lo devono a chi non c’รจ piรน.
Il secondo atto, che regala vene di piacevole ironia che spezzano l’aria cupa e dimessa, รจ tutto incentrato sull’ideazione di questo piano e sulla sua attuazione, con i Russo che giocano come se avessero un enorme cubo di Rubik con i colori delle sei gemme, ruotando, cercando di far combaciare cromaticamente le varie facce salvo poi tornare indietro sul piรน bello e tentare una nuova strada, proprio quando sembrava che tutto un colore stesse per completarsi.
In questa fase Avengers: Endgame, all’occhio piรน attento, regala un’esaltante coerenza narrativa che pesca a piene mani proprio nei film precedenti, in tutte quelle storie che hanno reso l’Universo Cinematografico Marvel quell’epopea fantastica costruita in divenire ma che รจ meravigliosamente lineare e coinvolgente.
Ed รจ cosi che prendono vita i momenti piรน intimi e commoventi legati a coloro che c’erano giร quando tutto รจ cominciato conย Iron Man, Captain America, Hulk, Thor, Vedova Nera e Occhio di Falco e rispettivi attori che snocciolano performance da 10 e lode.
Sono loro i pilastri su cui poggia questa realtร che pian piano, partendo da un’atmosfera sommessa, incanala pathos, partecipazione ed emozioni verso un percorso drammatico alquanto inaspettato, con eventi ineluttabili che marcano punti di non ritorno.
Thanos, che abbandona le velleitร dell’antieroe profondo e combattuto di Infinity War, riabbracciando quelle di villain spietato e senza scrupoli, innesca gli eventi che danno il via al terzo atto, con una battaglia epica e magistralmente rappresentata ricca di colpi di scena e di momenti da standing ovation.
Here's the Marvel Studiosโ #AvengersEndgame-inspired poster by artist Paul Ainsworth (@PAIDesign)! #DontSpoilTheEndgame pic.twitter.com/Hc6fzeRxso
— The Avengers (@Avengers) 24 aprile 2019
Avengers: Endgame cambia le regole della fruizione di un film esaltando la magia di un efficace sorytelling
Avengers: Endgame รจ un punto di svolta anche per questo, perchรฉ cambia regole, convenzioni e etichetta della fruizione del media cinematografico con applausi a scena aperta di felicitร e incoraggiamento, lacrime che sgorgano dal profondo e che fanno riecheggiare in sala, qua e lร , singhiozzi addolorati e umidi di sincera compassione.
Ogni considerazione puramente tecnica sul film sembra davvero irrilevante, tanto che la pellicola non teme giudizi da fan service e nemmeno gli appunti per qualche protagonista con meno visibilitร del dovuto (o desiderato?).
Quello che i fratelli Russo ci regalano รจ cosรฌ coinvolgente ed emotivamente appagante che riusciamo a perdonare anche la leggerezza con la quale si affibbia al Dio del Tuono l’immagine da Drugo scazzato.
Avengers: Endgame รจ tutto quello che ci si aspettava e contemporaneamente il contrario.
La vendetta nei confronti di Thanos รจ solo il leitmotiv superficiale sotto il quale il film scava nella profonditร degli animi dei suoi protagonisti, nei loro ricordi, nei loro sogni e nelle loro speranze di vita ‘normale’ facendo emergere tutta l’umanitร che li contraddistingue e che li fa lottare per lealtร , amicizia e amore.
Il film tutto, infatti, รจ un’emozionate dichiarazione d’amore verso l’MCU, le sue storie di vita e i suoi protagonisti piรน fondamentali, i quali si scrollano di dosso l’eccezionalitร che li rende ‘diversi’ dai comuni mortali e li fa diventare semplicemente eroi umani, persone capaci di essere nel giusto quando la situazione, spesso tragica, lo richiede.
Endgame รจ uno spettacolo per gli occhi e per il cuore, come detto all’inizio รจ puro e stupefacente intrattenimento che fa dimenticare il fatto che la pellicola duri piรน di 3 ore, tanto che ci si stupisce di come tante emozioni, tanti momenti epici e cosรฌ tanti eroi siano racchiusi in ‘solo’ 180 minuti.
C’รจ sempre un frangente, una scena, un dialogo, un’entrata trionfale che ci fa buttare il cuore oltre l’ostacolo una volta di piรน, insieme a quello degli Avengers che all’urlo di “Vendicatori uniti”, un’esclamazione che ‘profuma di carta’, si lanciano in battaglia consci che, alla fine di tutto, niente sarร piรน come prima.
La conclusione perfetta di oltre un decennio di cinecomic che, forse, non saranno piรน tanto epici
Siamo di fronte alla perfetta conclusione di un percorso durato 11 anni, l’estasi di un finale che in realtร รจ un nuovo inizio perchรฉ, come dice Tony Stark “la fine รจ parte del viaggio” e noi siamo orgogliosi ed entusiasti di essere stati protagonisti della partenza e dell’arrivo di questi sogni ed emozioni di carta divenuti, grazie al cinema, ancora piรน vivi e meravigliosi.
Questa fine รจ dunque arrivata, la partita si รจ conclusa in quell’unico degli oltre 14 milioni di modi analizzati dal Doctor Strange e, quando lascerete le vostre comode poltrone, sentirete il vostro cuore battere d’amore per questo straordinario decennio di storie e avventure, un amore che sarร minimo a 3000, se non molto di piรน!
Un po’ mi dispiace dirlo, ma in fondo credo che la saga dell’Infinito sarร difficile da replicare e, forse, neanche avvicinare.
Spero di sbagliarmi, o forse no.
