Lun 23 Dicembre, 2024

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B.E.K. , Black-Eyed Kids – Recensione

Saldapress decide di allargare il proprio catalogo aggiungendo un poโ€™ di angoscia ed ansia grazie alla nuova graphic novel horror B.E.K. – Black-Eyed Kids!

Pubblicato una prima volta nel 2016, B.E.K. nasce dalla penna di Joe Pruett che riprende lโ€™inquietante leggenda metropolitana dei bambini dagli occhi neri (in inglese appunto Black-Eyed Kids). Questi bambini, che chiedono tutti di poter usare un telefono (di quelli vecchi, non i cellulari moderni), hanno unโ€™etร  che puรฒ andare dai 5 ai 18 anni, di solito girano da soli o al massimo in coppia e la loro caratteristica principale รจ che hanno gli occhi completamente neri.

Gli avvistamenti riferiti non hanno conseguenze gravi al di lร  di un profondo terrore, se non gli viene dato retta. Un paio di โ€œtestimonianzeโ€, se cosรฌ si possono chiamare, riferiscono invece di morte e di malattie cominciate non appena i bambini hanno lasciato la casa.

La leggenda metropolitana dei bambini dagli occhi neri prende forma in B.E.K. – Black-Eyed Kids!

Questa leggenda metropolitana ha enormemente affascinato Joe Pruett, sceneggiatore acclamato della Marvel Comics. Ha quindi deciso assieme a Szymon Kudranski – disegnatore per Marvel Comics e DC Comics – di dare vita a questa macabra storia nelle pagine di B.E.K., affidando i colori a Guy Major.

Avete presente quando le cose vengono messe in chiaro fin da subito? Ecco, B.E.K. poggia le mani avanti, anni luce proprio, giร  nella prima tavola in cui un cane ci rimette il pelo. E se con questo inizio non รจ abbastanza chiaro su che livello di ansia e cattiveria sono gli inquietanti bambini di Black-Eyed Kids, dopo lo sarร  anche fin troppo. Da cuore tenero che sono perรฒ, mi รจ bastata quella vignetta per decidere che per me B.E.K. era giร  un grande NOPE, e andando avanti, lโ€™ansia di cui sono facile preda non ha fatto che darmi ragione.

Lโ€™inquietante stato di agitazione che aleggia in ogni pagina di B.E.K. accompagna tutto lo svolgimento della trama, che gira tutta attorno a questโ€™orda di bambini e adolescenti.

In una notte soltanto, i Black-Eyed Kids portano morte e terrore in una cittadina del Midwest, pretendendo piรน di ogni altra cosa di entrare in case, negozi, ospedali, non importa. Il loro scopo primario รจ essere invitati ad entrare nei vari edifici per poter compiere la loro missione.

Le scelte per gli adulti della cittร  non sono molte, scappare o morire, ma non tutti cedono alla paura che questi bambini instillano nelle persone. Jim Loudin dopo aver saputo della morte dellโ€™ex moglie Jessica e delle condizioni critiche della figlia Riley, causate entrambe dal figlio adolescente Michael, decide di affrontare questo gregge di bambini angoscianti di cui fa parte anche lo stesso figlio.

black-eyed kids 1

Assieme quindi alla compagna Lara, Jim cercherร  di salvare la figlia e di scappare, aiutanti anche da uno strano individuo. Diversa รจ la sorte invece di Meredith Williams, scrittrice sconosciuta e scelta dal gruppo di bambini per scrivere le ultime gesta dellโ€™umanitร , che viene perรฒ paragonata ad una mucca da latte e buona solo finchรฉ serve.

Insomma non si prospetta un bello scenario per nessuno dei personaggi ancora umani che vengono presentati – se non hanno giร  fatto una brutta fine – e questo primo capitolo di B.E.K. non lascia nemmeno molto spazio ad un finale felice. I disegni di Szymon Kudranski non fanno altro che rafforzare la stesura della storia, calzando a pennello nel genere horror e dando quel tocco di realismo senza il quale non si sarebbe davvero potuta prendere sul serio B.E.K. I colori usati da Guy Major in maniera decisamente magistrale riescono persino ad appesantire il tutto, soffocando la luce e la speranza nella storia.

E come se la storia stessa non bastasse a mettere addosso agitazione di suo, ecco che ci pensano le variant cover presenti a fine volume. Generalmente un particolare da me apprezzato, queste variant mi han solo fatto essere grata di aver raggiunto la fine della storia.

black-eyed kids 2

Nonostante anxiety girl qui presente abbia letto il piรน velocemente possibile B.E.K. per evitarsi uno stato di agitazione maggiore del solito, devo dire che il volume รจ decisamente ben fatto. Non ho davvero punti a sfavore importanti per questa graphic novel, nonostante io tenda a scansare ampiamente il genere horror. Lโ€™unica cosa che mi dispiace forse, รจ il fatto che si basi sullโ€™ennesima leggenda metropolitana americana, fondata su presunti avvistamenti di bambini dagli occhi neri postati in un sito creato ad hoc per raccoglierne le testimonianze.

Insomma, รจ tutta una grande suggestione.

Se perรฒ siete amanti del genere e vi piace provare un brivido un poโ€™ strano di agitazione durante la lettura, allora B.E.K. – Black-Eyed Kids รจ la graphic novel che fa per voi!

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