Dom 22 Dicembre, 2024

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Barbie, la recensione dello spot mascherato da film

Barbie รจ il film del momento, quello di cui tutti stanno parlando ed elogiando, che ha creato un fenomeno assurdo come il Barbenheimer, e che ha trasformato un giocattolo in un filmโ€ฆ piรน o meno.

Diretto da Greta Gerwin, il film vede Margot Robbie come protagonista nei panni della Barbie stereotipo, ovvero la barbie perfetta, quella che ha stabilito dei canoni di bellezza quasi inarrivabili, e chi meglio di Margot Robbie poteva โ€œinterpretareโ€ questi canoni?

Il problema รจ che nelle intenzioni della regista e del sceneggiatore (Noah Boumbach), Barbie, non dovrebbe essere un film indirizzato ad un pubblico prettamente giovane, ma vorrebbe trattare temi adulti come il patriarcato, il femminismo e lโ€™accettazione di sรฉ stessi. Tutti temi che vengono affrontati nel film ma in maniera grossolana e banale, forse proprio perchรฉ il pubblico di riferimento doveva essere quello dellโ€™infanzia, e il messaggio doveva essere il piรน chiaro possibile.

Il risultato perรฒ รจ che tutto viene sbattuto in faccia con una banalitร  disarmante.

Che trama puรฒ avere un film su Barbie?

Il film inizia con la parodia del capolavoro di Kubrick, 2001 Odissea nello spazio, dove letteralmente delle bambine interpretano la parte che avevano le scimmie nel film del 1968.

Barbie vive a Barbieland, un mondo parallelo abitato da tutti i modelli di Barbie realizzati, dove vige il matriarcato e gli uomini, o meglio i Ken, sono dei vuoti imbecilli che vivono solo in funzione delle rispettive donne. I problemi iniziano quando Barbie stereotipo inizia ad avere pensieri non felici e vedere le prime crepe nella sua vita perfetta.

Dopo aver scoperto di avere la cellulite si rivolge a Barbie stramba, per capire cosa non va. La stramba spiega che i suoi problemi sono dovuti alla bambina che nel mondo reale sta giocando con lei. Decisa a tornare ad essere uno stereotipo, Barbie parte per il mondo reale, accompagnata suo malgrado, da Ken (Ryan Gosling).

Il miglior spot per Barbie

รˆ legittimo pensare che una volta messo in produzione un film sulla bambola piรน famosa di sempre, quelli della Mattel, la casa di produzione del giocattolo Barbie, volessero capitalizzare il piรน possibile questa occasione. Se, come detto, nelle intenzioni si voleva realizzare un film di contenuti, quello che ne esce รจ uno spot di Barbie di circa due ore, con annessi accessori e gadget della bambola, con tanto di fermo immagine su quello che cโ€™รจ da acquistare.

Barbie

La finta autoindulgenza di Mattel

Anche Mattel stessa si ritaglia una parte in questo film. La sede della casa di produzione si trova nel mondo reale, ma รจ piรน finta e frivola di Barbieland. La ruffianata della casa di produzione รจ talmente ingombrante allโ€™interno del film da oscurare tutto il resto. Per tutta la pellicola sembra che alla Mattel vogliano scusarsi di aver creato un modello irraggiungibile per le bambine di tutto il mondo, ma allo stesso tempo sponsorizzano il loro brand.

Il CEO della Mattel, interpretato da Will Ferrell, รจ perfettamente consapevole dellโ€™esistenza di Barbieland e crede che la conoscenza della sua esistenza rappresenti una sorta di minaccia per Lโ€™America. Il problema รจ che la sceneggiatura si dimentica di spiegare perchรฉ รจ normale che esista un mondo parallelo fatto di bambole in carne ed ossa e in che modo possa essere un problema.

Certo, su un film di Barbie, nessuno si aspetta che sia plausibile, ma almeno dare un senso alla storia che si vorrebbe raccontare mi sembra il minimo. Forse era meglio concentrarsi su una trama sensata invece di sciovinare facili messaggi woke.

Matriarcato e patriarcato

Barbieland รจ un luogo dove vige il matriarcato, ma quando Ken torna dal mondo reale riesce a rovesciare lo stato delle cose, trasformando il mondo di Barbie in un patriarcato, leggendo un paio di libri e sviluppando una fissa assurda per i cavalli.

Ken viene mostrato per tutta la prima parte come perfetto idiota (e in questo Ryan Gosling riesce benissimo), che in un attimo riesce a rendere tutte le Barbie delle perfette fidanzatine, dedite ai loro uomini.

Ad occhio e croce non sembra un bel messaggio quello che passa da questo momento del film.

Margot Robbie Barbie

Le Barbie e i Ken

Tra le interpreti delle varie versioni di Barbie ci sono Emma Mackey, Alexandra Shipp, Hafi NEf, Dua Lipa e tante altre, tutte uguali e perfettamente intercambiabili fra loro. Stesso discorso per i Ken di Simu Liu, Kingley Bem Adir, etc.

Le eccezioni sono Kate McKinnon che รจ la Barbie stramba, e Michael Cera che interpreta Allan, un bambolotto fuori produzione che non viene per nulla approfondito e sembra buttato lรฌ un poโ€™ come direbbe Rene Ferretti. America Ferrera e Ariana Greenblatt sono madre e figlia che hanno a che fare con Barbie nel modo reale.

La voce di Helen Mirren, Will Ferrell, e un inutile cameo di John Cena completano il cast.

Ryan Gosling Ken Barbie

Reference

Oltre allโ€™omaggio iniziale a 2001 Odissea nello Spazio, Barbie cita una serie di altri film direttamente e indirettamente. Se vediamo fotogrammi di film come Grease e Il Padrino, possiamo trovare anche dei riferimenti un po’ meno evidenti al Mago di Oz o a The Truman Show. La citazione piรน grande, che potremmo definire quasi una scopiazzatura, รจ perรฒ a Lego Movie. Il film di Phil Lord e Chris Miller, oltre ad essere inspirato da un giocattolo, ha praticamente la stessa trama anche se il film sui mattoncini รจ decisamente di tuttโ€™altro spessore e anche molto piรน divertente.

Il successo di Barbie

Barbie รจ stato accompagnato da una campagna marketing estenuante, che ha reso il film un successo ancora prima dellโ€™uscita delle sale. Cosa perfettamente normale per un blockbuster, ma ha alzato anche lโ€™asticella delle aspettative per chi voleva godersi il film.

A giudicare da quello che si legge in giro, Barbie รจ un film che legittimamente รจ piaciuto a molti ma, forse per lโ€™eccessivo utilizzo del colore rosa, la pellicola non รจ mai veramente ne divertente ne interessante.

Se lโ€™interesse nel film si perde nelle banalitร  e nellโ€™autocelebrazione, la comicitร  sembra proprio non essere il pane di sceneggiatore e regista:

Verso la metร  del film, una giovane adolescente grida alla Barbie Stereotipo: โ€œRappresenti tutto il marciume della nostra culturaโ€ฆ uccidi il pianeta con lโ€™esaltazione del consumismo rampante: Fascista!โ€, Barbie, in un lago di lacrime grida: “Pensa che sono fascista. Io non controllo le ferrovie o il flusso del commercio.”

Questo scambio di battute rappresenta perfettamente il sense of humor di Barbie e il goffo tentativo di rendere la discussione โ€œaltaโ€. Se vi ha fatto ridere potreste divertirvi al cinema, se invece questo humor non รจ nelle vostre corde, meglio dedicarvi alla lettura di qualche vecchio numero di Topolino, piรน divertente e piรน di spessore.

Chi ha criticato il film รจ spesso accusato di non capire il femminismo o, peggio, di essere maschilista. Il punto รจ che Barbie รจ un film vuoto, banale, perfetto per la vacuitร  dellโ€™era dei social media in cui viviamo, dove รจ piรน importante apparire invece che essere.

Se Barbie รจ il punto di riferimento per il femminismo allora vuol dire che, purtroppo, siamo ancora lontani da raggiungere la paritร  fra uomo e donna.

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