In Between Two Cities interpretate novelli architetti, con il compito di costruire due città contemporaneamente. Questo non deve spaventarvi considerato che avrete l’aiuto di altri due colleghi/avversari, uno alla vostra destra e uno alla vostra sinistra. Nel gioco viene infatti proposto l’elemento cooperativo e competitivo nello stesso tempo (si gioca aiutandosi ma uno solo sarà il vincitore), mentre la meccanica di base consiste nella pesca delle tessere e il posizionamento delle stesse a formare griglie 4×4 che rappresenteranno le vostre città!
Between Two Cities è un filler della Stonemaier Games, distribuito in Italia da Ghenos Games, da 3 a 7 giocatori dagli 8 anni in su per una durata delle partite di circa 30 minuti. Gli autori sono Ben Rossett e Matthew O’Malley.
Apriamo il cantiere di Between Two Cities!
Nella scatola troviamo:
- 132 tessere
- 14 segnalini città
- 1 tabellone
- 7 carte riassunto
- 15 carte per l’assegnazione dei posti
- 2 regolamenti (uno normale e uno per il gioco in solitario)
- 23 carte per il gioco solitario
I componenti sono molto resistenti, carte, tessere e tabellone. I segnalini di legno rappresentano città realmente esistenti (dal Colosseo di Roma alle Piramidi del Cairo).
Graficamente è molto gradevole: le tessere, pur avendo parti uguali per distinguere la tipologia di edificio, non sono identiche, si differenziano tutte per piccoli particolari.
Il regolamento è ben fatto, chiaro e ricco d’esempi, soprattutto la parte di conteggio dei punti che risulta abbastanza lunga (ma esiste un’app che velocizza notevolmente tutta questa parte).
Costruite le vostre città!
Ogni partita si gioca su tre round. All’inizio mettete un segnalino città tra ogni coppia di giocatori: in questi spazi costruirete le vostre città. Nella scatola lasciate le tessere singole coperte, mentre con le tessere doppie (duplex) fate una pila coperta.
Ogni giocatore pesca 7 tessere singole e le guarda. Ne sceglie due e passa le rimanenti al giocatore alla sua sinistra. Una volta che tutti i giocatori hanno scelto, contemporaneamente rivelate le tessere e discutete con i vostri compagni in quale città posizionarle e come.
Le tessere devono essere posizionate in modo che almeno un bordo tocchi una tessera già presente nella città. Ovviamente la prima tessera non segue questa regola. Inoltre le scritte devono essere orientate sempre nella stessa direzione. Alla fine della partita dovrete aver formato un quadrato 4×4.
Dopo il piazzamento delle tessere prendete quelle che vi ha passato il giocatore alla vostra destra e ricominciate. Dopo tre turni rimarrà una tessera inutilizzata che sarà scartata.
Il secondo round è molto più veloce del precedente perché dovete prendere 3 tessere doppie, ne scegliete due e una la scartate. Le posizionate seguendo le regole delle tessere singole e poi passate al terzo round in cui fate esattamente le stesse cose del primo round salvo il fatto che passate le tessere non utilizzate a destra e invece che a sinistra.
Con la fine del terzo round finisce la partita e si comincia la conta del punteggio. Le tessere valgono punti in maniera diversa in base alla quantità, posizione, contiguità e maggioranza. Ci sono 6 tipologie di edificio ed ognuna ha un proprio valore abbinato al posizionamento all’interno della città.
In Between Two Cities il punteggio di ogni giocatore è il più basso tra le due città costruite, e il vincitore è il giocatore con il punteggio più alto.
Conclusioni
Due considerazioni personali. Non vi ho parlato delle carte per l’assegnazione dei posti: siamo un gruppo di anziani, prendere una carta e metterci a cambiare posto dopo aver posato finalmente le chiappe sulla sedia non rientra proprio nelle nostre corde, ma per chi ne ha voglia potrebbe essere uno spunto interessante. La seconda: è presente una modalità per giocare in solitario che non ho provato per un semplice motivo, non mi piace questa modalità applicata ai giochi da tavolo, se ho tempo da buttare preferisco leggermi un libro o accendere la console; my bad.
Between Two Cities è un filler molto piacevole che permette anche ai neofiti di avvicinarsi ai giochi da tavolo. Il regolamento è molto semplice e lineare e non permette fraintendimenti. Il calcolo dei punteggi è un po’ lungo e potete trovare un’app che vi permette di inserire le varie città nel sistema e in automatico decreta il vincitore facendo tutti i calcoli per voi. Oppure vi affidate alla vecchia maniera e fate un pizzico di trash talking contro gli avversari mentre i segnalini città salgono sul tracciato del punteggio: a voi la scelta!
L’interazione avviene solamente con i giocatori ai propri lati, non con quelli più distanti, ma è comunque molto coinvolgente, potete parlare insieme per decidere come costruire la città in comune e pianificare una strategia da attuare. Non c’è downtime visto che si gioca in contemporanea, l’alea è abbastanza contenuta, ma permette di aumentare la longevità del gioco.
Anche l’ambientazione è ben pensata, infatti tutti i punteggi sono collegati al posizionamento delle tessere in maniera molto coerente con la realtà: un’abitazione vicino ad un’industria dà pochi punti mentre alternare uffici a locali di divertimento ne dà di più, tanti parchi slegati tra loro non creano punti quanto un grosso polmone verde in un’area urbana.
Durante la partita è praticamente impossibile capire chi sta vincendo e questo agli amanti del controllo non piacerà sicuramente. L’unica cosa che potete controllare è il punteggio delle vostre città, tenendo presente che ad ogni tessera aggiunta questo cambia portandovi a fare continui conteggi.
Ci sono filler che costano meno e che permettono a più persone di sedersi al tavolo, ma se volete un’esperienza alla Sim city leggera e senza doversi spremere le meningi, Between Two Cities è un gioco a cui obbligatoriamente bisogna dare più di una possibilità!