Gio 17 Aprile, 2025

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Black Lightning 1×01: Resurrezione – Recensione

Su Netflix le produzioni originali dedicate ai fumetti finora hanno sempre parlato una sola lingua: quella di casa Marvel. The Punisher è stata la sesta serie a sancire quello che pareva un monopolio Marvel, almeno fino alla comparsa di Black Lightning, primo prodotto originale di Netflix basato su un personaggio di DC.

Nel catalogo di Netflix sono già presenti alcuni prodotti marchiati DC, ma si tratta di stagioni di serie disponibili in prima battuta su altre emittenti. Black Lightning costituisce un precendente su cui Netflix potrebbe lavorare per ampliare la propria offerta in tema supereroistico.

Black Lightning, il superoe DC Comics arriva su Netflix con la sua serie!

Come prima collaborazione con DC, si è scelto di puntare ad un personaggio che abbia un forte impatto sociale. Jefferson Pierce è il preside di una scuola in uno dei quartieri più difficili della sua città, in una congiuntura sociale in cui la convivenza tra popolazione bianca e afroamericana sembra sull’orlo del tracollo. In Resurrezione, la prima puntata , fin dall’inizio ci viene presentata un città in cui l’assenza del noto eroe Black Lightning ha lasciato che la situazione degenerasse, al punto che ormai le bande criminali hanno una forte influenza sui ragazzini e la polizia sembra esser piena di poliziotti razzisti.

In tutto questo, Pierce (Cress Williams) cerca di proteggere le sue due figlie, Jennifer e Anissa, da qualunque coinvolgimento in questa delicata situazione, estendendo la stessa cura anche ai suoi studenti. Il lato interessante è che noi spettatori in brevissimo tempo veniamo a conoscenza del fatto che proprio Pierce sia il chiacchierato Black Lightning. Ovviamente, il destino farà in modo che il passato torni a bussare alla sua porta, costringendolo ad indossare nuovamente la tuta da supereroe.

Black Lightning 1

Il contesto sociale in cui si muove Pierce è strutturato in modo da offrire un richiamo all’attualità della società americana. In un certo senso, sembra di rivedere quell’anima da blacksploitation che aveva fatto la fortuna di Luke Cage, una tensione ben radicata all’interno anche della stessa comunità nera, divisa tra chi sceglie di combattere in modo pacifico per i propri diritti e chi sceglie una via meno onesta. Pierce si muove tra queste due posizioni con fatica, cercando di proteggere i suoi ragazzi da queste brutture. La dinamica narrativa di questo primo episodio sembra ribadire come al centro di tutta la serie ci sarà una forte identità razziale. La preponderanza di popolazione di colore nella città è rispecchiata anche nella guida dello show, dove non solo il protagonista ma anche showrunner e regista sono afroamericani. Questo elemento offre una visione piuttosto precisa di ciò che offrirà lo show, e soprattutto una particolare cura nel trattare un tema delicato e tuttora attuale in America.

Emblematica la scena in cui viene fermato da una pattuglia in cerca di un sospettato di colore. Tutta la calma con cui Pierce ha cercato di costruirsi una nuova vita, rinunciando per amore della sua famiglia alla sua carriera di supereroe, crolla per un razzismo latente che sta affiorando in modo sempre più manifesto nella sua città. La resurrezione del titolo è il ritorno di Black Lightning, una vocazione che non poteva rimanere sopita a lungo. L’eroe è l’uomo che risponde nel momento del bisogno, e Pierce sa che la sua città, in primis le sue figlie, hanno bisogno di lui.

Cress Williams interpreta in modo convincente il ruolo di preside preoccupato e padre apprensivo, dando ancora più corpo alla caratterizzazione del suo personaggio. Tutto questo primo episodio di Black Lightning ruota intono al passato dell’eroe e alla sua nuova vita, alla necessità che questi due aspetti tornino a collimare. La promessa all’ex moglie e la volontà di ricreare una famiglia sembra scontrarsi con la vocazione eroistica di Pierce. Aiuta non poco avere un attore protagonista con una certa esperienza, una scelta che conferisce a Black Lightning la possibilità di mostrare un tono più adulto e concreto rispetto ad altre recenti produzioni legate a personaggi DC, come Arrow o Flash, in cui la giovane età dei protagonisti era rispecchiata anche da quella degli attori. Pierce è un uomo maturo, più consapevole e con un mondo personale che è più a rischio rispetto a quello di Barry o Oliver, con un passato supereroistico a cui ha rinunciato per il bene della propria famiglia. Black Lightning si presenta come una serie che avrà maggior spessore dal punto di vista psicologiche rispetto a quella prettamente eroistico.

Black Lightning 2

Buona anche una regia che sa come valorizzare un racconto che passa dalla contestualizzazione sociale all’azione, passando per la costruzione di una dinamica famigliare particolare e interessante. Come esordio di serie, Resurrezione è una puntata ricca di spunti, gestita con un ritmo narrativo che in crescendo offre allo spettatore una visione abbastanza chiara di quelli che sono gli elementi essenziali del personaggio. Va citato anche l’ottimo lavoro in termini di colonna sonora, che omaggia la musica afroamericana rendendola protagonista.

Il pericolo è che Black Lightning venga paragonato a Cage. Tra le due serie, al momento, pare esserci in comune solo la questione razziale, ma i due protagonisti sono abbastanza diversi. I prossimi episodi, dopo un finale a sorpresa, sapranno dimostrare quanto questa nuova produzione di Netflix saprà emozionare il pubblico.