Sebbene appena due giorni fa Netflix abbia pubblicato le nuove regole sulla condivisione degli account, con una netta svolta verso il blocco della condivisione delle password, oggi il colosso dello streaming sembra essersi rimangiato tutto.
La società di Scotts Valley, infatti, ha affermato da poco specificato che che le nuove linee guida, ancora in fase di sperimentazione in Cile, Perù e Costa Rica, sono state erroneamente pubblicate anche sulle pagine del centro assistenza di altre nazioni che, a quanto pare, non sarebbero interessate a questa “rivoluzione”, almeno per il momento.
“Ieri, per un breve periodo, un articolo del centro assistenza contenente informazioni applicabili solo a Cile, Costa Rica e Perù è stato pubblicato in altri paesi” ha dichiarato in una nota ufficiale Netflix. “Adesso lo abbiamo corretto e aggiornato”.
Tuttavia il parziale dietrofront di Netflix sembra destinato a non durare per molto, dato che ormai pare evidente il lavoro che la “N rossa” sta facendo per arrivare al suo prossimo obiettivo dichiarato, ovvero il giro di vite sulla condivisione degli account fra più persone.
Le informazioni divulgate, seppur a causa di una svista, sono molto precise e circostanziate e sono basate su protocolli tecnici molto precisi che includono il riconoscimento dell’IP per l’individuazione del cosiddetto “nucleo domestico”, il blocco dei device che si collegano al di fuori della “posizione principale” e la possibilità di verificare con un a procedura ad hoc i device che possono accedere al catalogo digitale collegato a un preciso account.
Insomma, il futuro della condivisione della password di Netflix, nonostante questa recente smentita, sembra essere ormai segnato. È molto probabile che la società ripresenti le nuove linee guida non come aggiornamenti di quelle esistenti am come nuovi piani tariffari per account “legalmente” condivisibili ma con un costo dell’abbonamento maggiore rispetto ai profili standard e strettamente personali.