Sembra che l’affaire Bohemian Rhapsody si complichi ulteriormente. Nato sotto una cattiva stella che lo ha tenuto fermo per anni, il biopic dedicato al mito di Freddie Mercury, indimenticabile voce dei Queen, ha subito una brusca frenata quando, nelle scorse ore, 20th Century Fox ha licenziato il regista Bryan Singer.
Le motivazioni dello studio parlavano di un comportamento poco professionale del regista, aggravato da un cattivo rapporto con il protagonista del film, Rami Malek, e le sue continue assenze dal set, come abbiamo raccontato in questo articolo. Ora tocca a Bryan Singer difendersi!
Le polemiche del licenziamento di Bryan Singer da Bohemian Rhapsody non si placano, e lo stesso regista vuole dire la sua!
Il regista nega che le motivazioni del suo licenziamento siano quelle addotte da Fox. Nella sua versione, Synger parla della necessità di tempo per seguire delle problematiche di salute che affliggono i suoi genitori, tempo che la 20th Century Fox ha rifiutato all’attore.
“Bohemian Rhapsody è un progetto che mi appassiona enormemente. Con meno di tre settimane di riprese rimanenti, h chiesto a Fox del tempo libero per poter tornare negli USA (Bohemian Rhapsody è girato a Londra, ndR) per poter affrontare delle gravi questioni di salute di uno dei miei genitori. Si tratta di un’esperienza davvero esasperante, che infine ha presentato un conto salato anche alla mia salute. Sfortunatamente, lo studio era contrario ad accontentarmi e ha preferito rinunciare ai miei servigi. Non è stata una mia decisione ed è stato tutto fuori dal mio controllo”
Quando la produzione di Bohemian Rhapsody si era fermato per l’assenza dal set di Bryan Singer, la motivazione ufficiale è stata una problematica di salute legata alla famiglia di Singer. Apparentemente, Singer conferma questa versione iniziale.
Questa motivazione pare contraddire una precedente ragione di licenziamento, riscontrata nel cattivo rapporto tra il regista e Rami Malek, interprete di Freddie Mercury. La fonte di questa prima motivazione era The Hollywood Reporter, che ha quindi costretto Bryan Singer a raccontare cosa sia realmente accaduto. Riguardo all’ipotesi dei conflitti sul set di Bohemian Rhapsody, Singer minimizza, sostenendo che nonostante le incompresioni, lui e Malek fossero in grado di lavorare assieme da professionisti
“Le voci che la mia inattesa dipartita da set sia dovuta agli screzi con Malek sono infondate. Anche se all’epoca avevano divergenze creative sul set, Rami ed io abbiamo superato con successo questi contrasti lasciandoceli alle spalle e continuato a lavorare assieme al film fino all’inizio della pausa per la Festra del Ringraziamento”
Anche ascoltando Singer, non per forza bisogna credere che le liti non siano state uno dei motivi del licenziamento. Le voci di continui liti sul set di Bohemian Rhapsody avevano costretto a dare un ultimatum a Singer, che si è tradotto in un licenziamento quando si è presentato all’inizio delle riprese dopo le festività per il Giorno del Ringraziamento. Se la ragione del suo mancato rientro sul set sono realmente queste problematiche famigliari, allora queste potrebbero esser le motivazioni reali del suo licenziamento, anche se l’inizio del problema sono state le continui liti sul set.
Stando a Singer, Bohemian Rhapsody necessitava di anche ancora tre sole settimane di ripresa. Bisogna ora attendere il nuovo regista e vedere come intende subentrare a Singer, con una data di release del film prevista per il periodo natalizio del 2018! Come cantava Freddie Mercury, the show must go on!