Dom 22 Dicembre, 2024

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Candy Crush: prete arrestato per aver usato i soldi della parrocchia per acquisti in-game

Non c’รจ niente di male se un prete, tra un sermone e l’altro, si svaga giocando a Candy Crush, ma se per acquisti in-game utilizza i soldi della parrocchia, allora il giudizio dell’Altissimo potrebbe essere davvero pesante per questo servitore di Dio che ha smarrito la retta via.

Il mese scorso Lawrence Kozak, 51enne prete cattolico della chiesa di St. Thomas More di Pottstown in Pennsylvania, รจ stato arrestato per furto e crimini correlati.

Il reverendo รจ accusato di aver utilizzato indebitamente circa 40.000 dollari per finanziare la sua dipendenza da giochi come Candy Crush e Mario Kart attingendo ai fondi della parrocchia. Stando a quanto riferito dalle autoritร , dal 2019 al 2022 il prelato ha addebitato sulla carta di credito della parrocchia un numero spropositato di microtransazioni. Gli ammanchi sono stati scoperti da un contabile che si occupa dei conti della chiesa visionando gli estratti conto della carta di credito che padre Kozak aveva associato al suo account Apple.

Zaini e tablet oltre alle microtransazioni di Candy Crush per il prete ludopate

Nonostante il prelato si sia giustificato imputando l’accaduto a una distrazione nell’addebitare gli acquisti in-game sul conto della chiesa piuttosto che sulla sua carta di credito personale, gli investigatori hanno scoperto anche altre spese pagate con i soldi della parrocchia, come zainetti, tablet e prodotti per bambini fatti recapitare a casa della nipote di Kozak. Le scuse del prete sono state ritenute inconsistenti perchรฉ รจ stato anche scoperto cheย  l’uomo aveva prelevato 10.000 dollari dal suo conto personale per far rientrare dal saldo negativo la carta di credito della parrocchia.

Dopo aver pagato una cauzione di 250.000 dollari il prete fan di Candy Crush รจ stato rilasciato, ma dovrร  rispondere in tribunale di tutte le accuse oltre a confrontarsi con l’arcidiocesi che aveva giร  rimosso Lawrence Kozak dal suoi incarico mettendolo in congedo.

A questo punto il prete, ovviamente affetto da una certa forma di ludopatia, dovrร  davvero sperare nella clemenza del giudice e della stessa Chiesa, perchรฉ non basterร  certo qualche Ave Maria per guadagnarsi il perdono della comunitร  religiosa.

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