È più forte di me, quando qualcuno mi chiede “Ehi, che facciamo stasera?” non posso esimermi dal rispondergli (citando un noto cartoon degli anni ’90) “quello che facciamo tutte le sere, cerchiamo di conquistare il mondo!”. E perché ve lo dico? Perché per qualche settimana ho costretto chiunque me lo chiedesse a conquistare il mondo giocando a Civilization: Una Nuova Alba.
La citazione sarà stata azzeccata oppure solo fiato sprecato? Lo scoprirete solo leggendo.
Civilization: una Nuova Alba, un 4X ambientato in un mondo antico tratto dall’omonimo videogame – La recensione completa
Civilization: Una nuova Alba è un gioco da tavolo ideato da James Kniffen sulla base del famosissimo videogame di Sid Meier e pubblicato dalla MicroProse.
La versione da tavolo è invece edita da Fantasy Flight Games e distribuita in Italia da Asmodee, ha una durata di 60-120 minuti e coinvolge nella battaglia per il dominio del tabellone da 2 a 4 giocatori, ed è un classico 4X dove dovremo esplorare, espanderci, combattere e gestire le risorse a nostra disposizione.
- Il contenuto della scatola
- Prepariamo il campo di battaglia
- Diamo il via all’espansione del nostro impero con Civilization: una Nuova Alba
- Civilization: una Nuova Alba – Tiriamo le somme
Il contenuto della scatola
All’interno della scatola di Civilization: una Nuova Alba troveremo:
- 16 tessere mappa
- 8 tessere acqua
- 4 tessere città-stato a doppia faccia
- 8 schede leader
- 4 indicatori tecnologia (1 per giocatore)
- 124 segnalini controllo colorati (31 per giocatore)
- 44 miniature città e carovane (11 per giocatore)
- 80 carte focus (20 per giocatore divise in 4 ere)
- 1 barra focus per ciascun giocatore
- 32 carte diplomazia (4 per giocatore e 2 per ciascuna città stato)
- 5 carte obiettivo
- 24 carte e 24 segnalini meraviglie del mondo
- 4 segnalini meraviglia della natura a 2 facce
- 9 segnalini barbari
- 1 tessera direzione dei barbari
- 1 indicatore degli eventi
- 2 d6
- 32 segnalini risorse limitate (8 per tipo) e 34 segnalini commercio
Per quanto riguarda la componentistica FFG è come sempre una garanzia, i molti segnalini in cartone sono resistenti e curati, così come le miniature delle città, in plastica, che risultano veramente gradevoli alla vista.
L’unica pecca nella grafica è legata ad alcune tessere terreno, dove le transizioni del verde di praterie e colline qualche volta non sono chiarissime soprattutto se si gioca di sera con poca luce.
Prepariamo il campo di battaglia
Dopo aver consegnato a ciascun giocatore la barra focus, l’indicatore tecnologia, le carte, i segnalini e le miniature del suo colore, ognuno sceglie un leader e piazza le carte focus della prima era sotto la sua barra dei focus nell’ordine indicato dalla scheda leader. A questo punto si consegnano a ciascun giocatore 3 tessere mappa, una con all’interno una casella capitale e 2 senza.
Si sceglie quindi, casualmente, il primo giocatore, che si occuperà di fare avanzare di turno in turno l’indicatore degli eventi, e dopodiché si compone la mappa mettendo al centro del tavolo 4 tessere casuali scelte fra quelle non consegnate, che comporranno il nucleo del terreno di gioco.
A questo punto, a turno, ogni giocatore aggiungerà, una alla volta, le sue tessere terreno attorno al nucleo e si popolerà la mappa, mettendo sulle caselle contrassegnate barbari, risorse, città stato, capitali e meraviglie della natura.
Infine si collocano all’esterno della mappa di gioco le carte meraviglia, 3 delle 5 carte obiettivo scelte casualmente, la riserva ed, ai limiti del territorio, la tessera movimento dei barbari.
Diamo il via all’espansione del nostro impero con Civilization: una Nuova Alba
Di base giocare a Civilization: una nuova Alba è piuttosto facile per coloro che hanno un minimo di dimestichezza con i giochi strategici, mentre i neofiti potrebbero trovare qualche difficoltà nella creazione di una strategia efficace.
A turno ciascun giocatore sceglie una delle sue carte focus e ne risolve l’effetto indicato, prestando attenzione al valore e al tipo di terreno dello slot in cui la carta è piazzata (in quanto fungeranno da limitazioni alle nostre mosse). Risolto l’effetto la carta slitta sul primo slot e tutte le altre scalano avanti di una posizione, incrementando così il loro valore per il turno successivo, e il giocatore passa la mano.
Quando tutti i giocatori avranno risolto le loro azioni, il primo giocatore farà avanzare l’indicatore dello stato degli eventi e si risolverà l’evento indicato che potrà essere legato ad attacchi o generazione di nuovi barbari oppure potrà far guadagnare a tutti segnalini commercio, ma potrebbe anche non succedere nulla.
Per vincere basta raggiungere un obiettivo su ciascuna delle 3 carte vittoria scelte nella fase di set-up. Facile no? Vediamolo insieme.
Quindi ecco, più nello specifico, quali sono le azioni permesse dalle nostre carte focus. Innanzitutto va precisato che esistono 5 tipi di carte focus: Economia, Industria, Scienza, Astrologia e Cultura, e che ciascun tipo ci permetterà di fare solo determinate azioni sul terreno. Queste azioni diverranno via via più potenti al progredire del nostro impero.
Le Carte Economia ci permettono di muovere una o più carovane per commerciare con le città rivali o le città stato e di guadagnare segnalini commercio e carte diplomazia.
Le Carte Industria danno la possibilità di costruire nuove città o meraviglie del mondo, potremo però possederne solo una per ciascuna città già costruita.
Le Carte Cultura ci autorizzano ad aggiungere influenza nei territori attorno alle nostre città ed in alcuni casi anche di spostarla su territori adiacenti. Questo è l’unico modo per raccogliere le risorse distribuite sul territorio.
Le Carte Scienza servono invece ad incrementare il nostro livello di tecnologia agendo sull’indicatore tecnologia di nostra proprietà. Una volta raggiunti nuovi livelli, potremo scambiare una carta focus a nostra scelta, fra quelle presenti sotto la nostra barra, con una appartenente al nuovo livello.
In ultimo, le Carte Esercito permetteranno di rinforzare i segnalini influenza già presenti sul terreno oppure di attaccare un bersaglio a nostra scelta, ad esclusione delle carovane, purché sia nel “raggio di tiro” previsto dalla carta. A seconda del bersaglio scelto si può conquistare una casella o rubare segnalini commercio.
In Civilization: una nuova alba dovremo però guardarci le spalle anche dai barbari, oltre che dagli avversari. Infatti ogni due turni ci sarà un evento associato ad essi che, muovendosi, potrebbero finire su una nostra casella attaccandoci ed eventualmente razziando parte delle nostre risorse, se non addirittura distruggendoci città o carovane. Inoltre i barbari già sconfitti possono rinascere una volta ogni sei turni. Fortunatamente però questi noiosi razziatori si muovono poco e in modo casuale, a seconda del risultato di un tiro di dado… esattamente come nella controparte videoludica.
Civilization: una Nuova Alba – Tiriamo le somme
Come già accennato, Civilization: una Nuova Alba è un classico gioco da tavolo 4X e rispetta diligentemente le aspettative, senza andare oltre.
Non aspettatevi sorprese eclatanti nelle dinamiche perché non ci sono, è un gioco che fila liscio come l’olio, divertente e dove l’importanza della strategia cresce all’aumentare del numero dei giocatori. Tutto è studiato così come deve essere per rendere il gioco amabile ma senza soluzioni “fuori dagli schemi”.
La scelta di limitare i giocatori ad una sola azione per turno e di fare scalare le carte in modo che cambino valore in continuazione mi è piaciuta tantissimo. Infatti, da un lato, impone ai giocatori di guardare al futuro cercando di intuire le strategie avversarie, dall’altro, limita di molto i tempi di attesa fra un turno e l’altro rendendo il gioco veloce e costringendo a prestare attenzione alle mosse di tutti.
Pur non essendo un gioco pensato per i neofiti, inoltre, il fatto che ogni mossa possibile sia ben descritta sulle carte lo rende comunque apprezzabile anche per chi vuole avvicinarsi al mondo dei 4X.
La fortuna è un elemento pressoché inesistente, relegata soltanto ai tiri di dadi che si effettuano per muovere i barbari. Infatti se attuiamo una strategia consistente calcoliamo bene i bonus e i Malus possiamo attaccare con un’ottima probabilità di successo rischiando di vincere praticamente contro chiunque.
Le mappe a doppia faccia componibili garantiscono inoltre un’infinità di possibili “mondi” giocabili e partite sempre diverse.
Infine, Civilization: una Nuova Alba è consigliato se si gioca in quattro, in quanto la scalabilità, basata sulla riduzione del numero di tessere territorio se si gioca in meno, è sufficiente a rendere godibile anche in 2 giocatori, ma la possibilità di darsi battaglia si riduce molto e i guerrafondai possono soffrirne un po’ troppo. Ma in fondo questo è un problema comune a quasi tutti i 4X.
L’unica pecca nelle meccaniche di attacco è quella legata al fatto che una sconfitta non comporta né malus per l’attaccante né bonus per il difensore, cosa che rischia quindi strategie poco accorte in stile “disfatta di Caporetto” (ma senza conseguenze per l’attaccante).
In estrema sintesi Civilization: una Nuova Alba è un gioco da tavolo molto interessante che consiglierei sicuramente agli amici mediamente esperti ma anche a chi vuole avvicinarsi ai giochi strategici in stile 4X. La velocità dei turni e l’imprevedibilità dei barbari, unita a una buona profondità strategica, lo rendono un gioco interessante che merita di finire nella nostra collezione, anche se con qualche piccolo dettaglio migliorabile.
E voi cosa ne pensate di Civilization: una Nuova Alba? Ditecelo con un commento qui sotto.