Sab 16 Novembre, 2024

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Close to the Sun: la recensione dell’horror adventure made in Italy

In questi anni abbiamo assistito a videogiochi che si sono inseguiti, vuoi per design dei personaggi, vuoi per le ambientazioni ripetitive all’estremo e vuoi, ancora peggio, per idee di gioco.

Ripetizioni che secondo la critica hanno fatto in modo che il mercato diventasse saturo di idee non originali e sviluppate, spesso, ancora peggio. Idee senza unโ€™anima e, in generale, senza unโ€™idea sulla direzione che avrebbero voluto prendere.

Questo fino ad oggi e fino aย Close to the Sun,ย titolo nato da una software house italiana, laย Storm in a Teacup, giร  autrice di titoli come N.E.R.O. e Lantern.

La nostra recensione di Close to the Sun, l’horror adventure made in Italy che ci mette di fronte ad un mistero da svelare nei panni di una giornalista

Si tratta di un progetto incredibilmente ambizioso che cerca di attirare l’attenzione grazie al suo design che richiama a gran voce Bioshock,ย ma che se ne vuole discostare il piรน possibile; questo risulta chiaro non appena il gioco prende piede ed entra nella sua fase principale.

A differenza del fortunatissimo titolo di 2K, Close to the Sun non รจ un FPS ma un vero e proprio survival horror, genere diventato famoso grazie a giochi come Outlast.

Il titolo (per PC Windows) non presenta neanche una vera e propria interfaccia di gioco o HUD, facendo subito capire quale sarร  il focus dellโ€™intera avventura: lโ€™immersione totale nella storia della nostra โ€œeroinaโ€ Rose Archer.

La trama รจ tanto semplice quando ben scritta: Rose si sta dirigendo alla Helios, nave ideata da Nikola Tesla, per cercare sua sorella Ada.

La Helios, che farร  da cornice per lโ€™avventura, รจ in realtร  un ritrovo di scienziati che, grazie alla guida del piรน famoso Tesla, si sono posti lโ€™obbiettivo di migliorare il mondo grazie alle loro idee e invenzioni.

Nella nave, ovviamente, non tutto sta andando come dovrebbe andare e tra colpi di scena scontati e altri un poโ€™ meno, dovremo riuscire a capire cosa sta succedendo, anche grazie a una marea di file e collezionabili sparsi per la nave con i quali riusciremo ad approfondire la trama e scoprire cosa รจ andato storto e, soprattutto, capire chi vuole far sรฌ che la nostra ricerca non vada a buon fine.

Tutto qui? Tutto qui.

Troppo o troppo poco sarete voi a deciderlo anche perchรฉ il gioco ha un focus decisamente piรน mirato, lโ€™immersione del giocatore nellโ€™ambiente circostante.

La Helios รจ un vero e proprio capolavoro e, per quanto possa ricordare molto le piรน famose Rapture e Columbia, si discosta molto da queste offrendo degli scorci incredibili e alcuni ai limiti del fotorealismo, i ponti superiori, il teatro e alcuni uffici saranno pregni di particolari e, una volta entrati, vi sembrerร  di essere li, con i piedi sulla nave grazie anche a un Unreal Engine 4 sfruttato al meglio e spesso ai limiti attuali del suo utilizzo.

Cosรฌ come per gli ambienti dettagliati, abbiamo altre location un poโ€™ piรน spoglie che sembrano essere state ultimate forse con un poโ€™ di fretta.ย Asset riutilizzati e texture leggermente stretchate vanno in forte contrasto con gli altri ambienti meglio definiti.

Assenza di tempo o solo distrazione? Non lo sappiamo e, se non sarete meticolosi nellโ€™andare a cercarli con il lanternino, probabilmente neanche ve ne accorgerete perchรฉ immersi in un contesto molto piรน maestoso.

Un’avventura che ha tra i suoi punti forti un comparto audio coinvolgente di tutto rispetto

Un altro aspetto da non sottovalutare in questo titolo, e in altri simili, รจ il comparto audio perchรฉ Close to the Sun offre una colonna sonora incredibile.

Sin dalle prime fasi di gioco si nota come il team italiano volesse immergere il giocatore in unโ€™altra epoca non solo graficamente ma anche grazie al sonoro. Le musiche di sottofondo richiamo a gran voce la musica di un tempo e vanno in netta contrapposizione con la OST dei momenti piรน concitati, contrasto che alimenta le ansie e ci fa sentire con il fiato sul collo, pronti a scappare verso la salvezza.

Anche il doppiaggio รจ degno di nota. Dallโ€™audio che riceviamo in cuffia, ai monologhi interiori del personaggio fino ai discorsi di Tesla, tutto รจ โ€œdoppiatoโ€ con cura e ricerca dei dettagli, un poโ€™ meno lโ€™audio ambientale che spesso sarร  quasi piรน di disturbo che di accompagnamento.

Un ritmo altalenante che non aiuta un gameplay poco fluido

Perรฒ non รจ tutto ‘Rose’ e fiori. Battute a parte il punto debole di Close to the Sun รจ il gameplay.

Il gioco risulta altalenante, alternando fasi di ricerca con fasi di โ€œfugaโ€ non riuscendo quasi mai ad amalgamare con fluiditร  le due cose.

Questo risulta frustrante per chi la Helios vorrebbe girarla in lungo e in largo, mentre sarร  percepito con noia dai classici giocatori di questo genere di survival, che si ritroveranno spesso โ€œrallentatiโ€ dai momenti in cui non saremo braccati o in pericolo di morte certa.

La fuga inoltre, risulta quasi sempre un vero e proprio semplice corridoio a bivi da seguire con il rischio di perdere la partita e dover ricominciare quella sezione di gioco.

Qualcuno ha parlato di enigmi? Gli enigmi ci sono ma molto spesso poco articolati e piazzati esclusivamente per aumentare leggermente la longevitร .

Ma le ombre di Close to the Sun non inficiano il fatto che sia un titolo da provare con convinzione.ย Questo gioco รจ un piccolo gioiellino non perfetto ma da avere assolutamente, da giocare e da non dimenticare.

Storm in a Teacup dimostra di avere le potenzialitร  per andare oltre ai pregiudizi sui giochi made inย Italyย e cosรฌ come in passato con il team 34BigThings e il suo fortunato Redout siamo sicuri che il loro talento verrร  riconosciuto anche a livello internazionale e, grazie agli errori commessi e al esperienza accumulata, riusciranno in futuro a regalarci cose incredibili.

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