Dom 6 Aprile, 2025

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Da grandeโ€ฆ visto quando sei grande

Cโ€™รจ un film uscito nel lontano 1987 a cui sono particolarmente legato e che, in qualche maniera, si รจ casualmente intrecciato con la mia vita: sto parlando di Da grande, commedia italiana dalle sfumature comiche e drammatiche, scritta e diretta da Franco Amurri, con Renato Pozzetto, Ottavia Piccolo, Alessandro Haber e Ioska Versari, questโ€™ultimo รจ lโ€™attore che interpreta Marco, il bambino che diventa grande, ed รจ uno degli elementi del suddetto intreccio.

Viaggio nei ricordi e nelle emozioni di un film che per tanti รจ un simbolo di spensieratezza, quel โ€œDa grandeโ€ con Renato Pozzetto che ispirerร  il ben piรน noto โ€œBigโ€ con Tom Hanks

Il film racconta la storia di Marco, un bambino di otto anni che si sente trascurato dai genitori e che vivrร  una grandissima delusione il giorno del suo compleanno, nessuno infatti si รจ preoccupato di comprargli il regaloโ€ฆ il tanto agognato โ€œLego grandeโ€ esposto nella vetrina di un negozio del quartiere.

I problemi con la pipรฌ a letto, lโ€™amore non corrisposto della maestra Francesca, le grida del papร  e una madre sullโ€™orlo dellโ€™esaurimento lo portano a pensare che se potesse subito diventare grande, tutto risulterebbe piรน semplice. Ma basterร  ripetere โ€œVoglio diventare grande, voglio diventare grande, voglio diventare grande!โ€ perchรฉ ciรฒ accada? Grazie alla magia del cinema basterร , e Marco si ritroverร  adulto e con lโ€™aspetto di Renato Pozzetto.

Da lรฌ in poi, si susseguiranno gag e scene che evidenzieranno le problematiche legate al disagio di avere 8 anni e lโ€™aspetto di un quarantenne.

Da grande a Big il passo รจ breve

Unโ€™idea originalissima per i tempi, e che vi farร  venire subito in mente Big, film ben piรน noto a livello mondiale, con Tom Hanks,  diretto da Penny Marshall e tranquillamente definibile come โ€œremakeโ€, mai dichiarato ufficialmente, proprio di Da grande. Uscito 6 mesi dopo il film italiano, presenta infatti un soggetto pressochรฉ identico. Coincidenza? Io non credo.

Infatti Franco Amurri, regista del film, dichiarรฒ in unโ€™ intervista rilasciata a Cinefacts.it, di aver inviato qualche anno prima lโ€™uscita del film una bozza dal titolo Kidman al suo amico Bob Balaba (sceneggiatore) per presentarla a Steven Spielberg che lโ€™avrebbe esaminata per introdurre nuove idee per la serie TV fantasy โ€œAmazing Storiesโ€. La sceneggiatura non venne usata ma rimase alla Amblin, casa di produzione fondata da Steven Spielberg, dove la sorella Anne Spielberg allโ€™epoca si occupava della cernita del materiale.

โ€œBigโ€ uscรฌ qualche mese dopo โ€œDa grandeโ€ e ne firmarono la sceneggiatura proprio Anne Spielberg e Gary Ross, a voi il compito di tirare le somme. La sceneggiatura di Big, palese rivisitazione del soggetto di Amurri, fu addirittura candidata agli Oscar, una cosa non da poco che attirรฒ immediatamente lโ€™attenzione dei produttori americani, che avendo intuito da dove venisse la brillante idea, affidarono al regista italiano due grosse produzioni cinematografiche: Flashback un action-comedy con Dennis Hopper, Kiefer Sutherland e il mio amico Zampalesta con  Harvey Keitel.

A onor del vero perรฒ, bisogna ricordare che entrambi i film sono arrivati dopo unโ€™altra pellicola americana del 1953, dove nella storia un bambino magicamente diventa grande dal titolo Storia di tre amori e diretto da Vincente Minnelli (sรฌ, il padre di Lisa Minelli e regista di Un americano a Parigi) e Gottfried Reinhardt.

Renato Pozzetto e Ioska Versari in Da Grande

Un film che รจ anche un pezzo di cuore

Fatta questa dovuta premessa, cosa che dimostra che al cinema italiano quello che non รจ mai mancato sono le idee, e che Hollywood spesso viene a pescarle proprio nel nostro Bel Paese, veniamo ai motivi per cui sono affezionato e legato al film Da Grande.

Cominciamo dal fatto che Renato Pozzetto allโ€™epoca era un comico affermatissimo e molto apprezzato dal pubblico italiano, e che io appena 11enne vedevo in lui una ideologica figura paterna della quale ho sempre sentito lโ€™assenza. In quel periodo andare al cinema rappresentava un raro e prezioso momento di condivisione con mia madre, periodo nel quale la scelta del film ricadeva sempre su un film con Pozzetto, uomo che lei sorprendentemente trovava affascinante e io speravo che la sposasse.

Allโ€™epoca spopolavano pellicole come โ€œ7 chili in 7 giorniโ€, โ€œNoi uomini duriโ€, โ€œLui รจ peggioโ€, e anche se di dubbia valenza artistica e intellettuale, sapevano divertire quel ceto medio colmo di speranza che si riconosceva facilmente in questi film e nei suoi protagonisti. Anche Da grande non si salva da un giudizio complessivamente negativo, nonostante la presenza nel cast di Giorgio Haber e Ottavia Piccolo che alzano non di poco il livello recitativo della pellicola. Infatti, il film non spicca per la qualitร , ma grazie allโ€™arguta idea alla base, condita di scene comiche riuscite, diventa facilmente fruibile e conquista nel tempo lโ€™affetto del pubblico italiano piรน nostalgico.

Mara Maionchi con Ioska Versari a X Factor

Lโ€™incontro (da grande) con un amico

Ma perchรฉ ho deciso di parlarvi di questa pellicola trentโ€™anni dopo la sua uscita? Semplice: sono stato spronato dallโ€™annuncio dellโ€™uscita lโ€™8 febbraio su Sky Cinema e Now tv di โ€œLei mi parla ancoraโ€, nuovo film scritto e diretto da Pupi Avati (regista che tra lโ€™altro adoro per la mia passione per lโ€™horror)  interpretato proprio da Giorgio Haber e Renato Pozzetto.

Inoltre, perchรฉ per una serie di fortuiti eventi, ho avuto modo di conoscere e diventare amico di Ioska Versari, allโ€™epoca attore bambino protagonista della pellicola, e in seguito musicista e coach musicale accanto al giudice Mara Maionchi nelle ultime edizioni di X-Factor, nonchรฉ tuttโ€™ora produttore musicale con la sua casa di produzione Flebo.

Nel 1986 io e Ioska eravamo due bambini, divisi dallo schermo di una sala cinematografica, uno spettatore, lโ€™altro attore. Oggi siamo amici e genitori che cercano di affrontare le dure sfide che questo ruolo comporta.

Prima eravamo entrambi Marco, il bambino che voleva diventare grande, e oggi siamo Claudio, il papร  che cerca di fare del suo meglio nel rapporto con suo figlio. In questo miscuglio meta-cinematografico e di meta-vita, non posso che ritrovare la conferma di ciรฒ che ho sempre pensato e che cerco di trasmettere quando scrivo di cinema: questโ€™arte, un poโ€™ come tutte le altre, รจ lo specchio della nostra esistenza, un riflesso in cui ci riconosciamo e ci immergiamo perdendoci sospesi nellโ€™incredulitร .

I film diventano parte di noi, si trasformano in ricordi e diventano parte della nostra crescita, che siano capolavori riconosciuti o cult imperfetti come questo che sanno toccare il cuore delle persone comuni. Se anche voi siete โ€œdiventati grandiโ€ con i film di Renato Pozzetto e i cult italiani anni โ€™80, o se siete piccini e volete sbirciare il mondo โ€œdei grandiโ€, vi consiglio la visione di Da Grande, che trovate nellโ€™edizione DVD curata da Mustang e disponibile nello store di CG Enterteinment, per diventare grandi ancora una volta.