Cโรจ un film uscito nel lontano 1987 a cui sono particolarmente legato e che, in qualche maniera, si รจ casualmente intrecciato con la mia vita: sto parlando di Da grande, commedia italiana dalle sfumature comiche e drammatiche, scritta e diretta da Franco Amurri, con Renato Pozzetto, Ottavia Piccolo, Alessandro Haber e Ioska Versari, questโultimo รจ lโattore che interpreta Marco, il bambino che diventa grande, ed รจ uno degli elementi del suddetto intreccio.
Viaggio nei ricordi e nelle emozioni di un film che per tanti รจ un simbolo di spensieratezza, quel โDa grandeโ con Renato Pozzetto che ispirerร il ben piรน noto โBigโ con Tom Hanks
Il film racconta la storia di Marco, un bambino di otto anni che si sente trascurato dai genitori e che vivrร una grandissima delusione il giorno del suo compleanno, nessuno infatti si รจ preoccupato di comprargli il regaloโฆ il tanto agognato โLego grandeโ esposto nella vetrina di un negozio del quartiere.
I problemi con la pipรฌ a letto, lโamore non corrisposto della maestra Francesca, le grida del papร e una madre sullโorlo dellโesaurimento lo portano a pensare che se potesse subito diventare grande, tutto risulterebbe piรน semplice. Ma basterร ripetere โVoglio diventare grande, voglio diventare grande, voglio diventare grande!โ perchรฉ ciรฒ accada? Grazie alla magia del cinema basterร , e Marco si ritroverร adulto e con lโaspetto di Renato Pozzetto.
Da lรฌ in poi, si susseguiranno gag e scene che evidenzieranno le problematiche legate al disagio di avere 8 anni e lโaspetto di un quarantenne.
Da grande a Big il passo รจ breve
Unโidea originalissima per i tempi, e che vi farร venire subito in mente Big, film ben piรน noto a livello mondiale, con Tom Hanks, diretto da Penny Marshall e tranquillamente definibile come โremakeโ, mai dichiarato ufficialmente, proprio di Da grande. Uscito 6 mesi dopo il film italiano, presenta infatti un soggetto pressochรฉ identico. Coincidenza? Io non credo.
Infatti Franco Amurri, regista del film, dichiarรฒ in unโ intervista rilasciata a Cinefacts.it, di aver inviato qualche anno prima lโuscita del film una bozza dal titolo Kidman al suo amico Bob Balaba (sceneggiatore) per presentarla a Steven Spielberg che lโavrebbe esaminata per introdurre nuove idee per la serie TV fantasy โAmazing Storiesโ. La sceneggiatura non venne usata ma rimase alla Amblin, casa di produzione fondata da Steven Spielberg, dove la sorella Anne Spielberg allโepoca si occupava della cernita del materiale.
โBigโ uscรฌ qualche mese dopo โDa grandeโ e ne firmarono la sceneggiatura proprio Anne Spielberg e Gary Ross, a voi il compito di tirare le somme. La sceneggiatura di Big, palese rivisitazione del soggetto di Amurri, fu addirittura candidata agli Oscar, una cosa non da poco che attirรฒ immediatamente lโattenzione dei produttori americani, che avendo intuito da dove venisse la brillante idea, affidarono al regista italiano due grosse produzioni cinematografiche: Flashback un action-comedy con Dennis Hopper, Kiefer Sutherland e il mio amico Zampalesta con Harvey Keitel.
A onor del vero perรฒ, bisogna ricordare che entrambi i film sono arrivati dopo unโaltra pellicola americana del 1953, dove nella storia un bambino magicamente diventa grande dal titolo Storia di tre amori e diretto da Vincente Minnelli (sรฌ, il padre di Lisa Minelli e regista di Un americano a Parigi) e Gottfried Reinhardt.
Un film che รจ anche un pezzo di cuore
Fatta questa dovuta premessa, cosa che dimostra che al cinema italiano quello che non รจ mai mancato sono le idee, e che Hollywood spesso viene a pescarle proprio nel nostro Bel Paese, veniamo ai motivi per cui sono affezionato e legato al film Da Grande.
Cominciamo dal fatto che Renato Pozzetto allโepoca era un comico affermatissimo e molto apprezzato dal pubblico italiano, e che io appena 11enne vedevo in lui una ideologica figura paterna della quale ho sempre sentito lโassenza. In quel periodo andare al cinema rappresentava un raro e prezioso momento di condivisione con mia madre, periodo nel quale la scelta del film ricadeva sempre su un film con Pozzetto, uomo che lei sorprendentemente trovava affascinante e io speravo che la sposasse.
Allโepoca spopolavano pellicole come โ7 chili in 7 giorniโ, โNoi uomini duriโ, โLui รจ peggioโ, e anche se di dubbia valenza artistica e intellettuale, sapevano divertire quel ceto medio colmo di speranza che si riconosceva facilmente in questi film e nei suoi protagonisti. Anche Da grande non si salva da un giudizio complessivamente negativo, nonostante la presenza nel cast di Giorgio Haber e Ottavia Piccolo che alzano non di poco il livello recitativo della pellicola. Infatti, il film non spicca per la qualitร , ma grazie allโarguta idea alla base, condita di scene comiche riuscite, diventa facilmente fruibile e conquista nel tempo lโaffetto del pubblico italiano piรน nostalgico.
Lโincontro (da grande) con un amico
Ma perchรฉ ho deciso di parlarvi di questa pellicola trentโanni dopo la sua uscita? Semplice: sono stato spronato dallโannuncio dellโuscita lโ8 febbraio su Sky Cinema e Now tv di โLei mi parla ancoraโ, nuovo film scritto e diretto da Pupi Avati (regista che tra lโaltro adoro per la mia passione per lโhorror) interpretato proprio da Giorgio Haber e Renato Pozzetto.
Inoltre, perchรฉ per una serie di fortuiti eventi, ho avuto modo di conoscere e diventare amico di Ioska Versari, allโepoca attore bambino protagonista della pellicola, e in seguito musicista e coach musicale accanto al giudice Mara Maionchi nelle ultime edizioni di X-Factor, nonchรฉ tuttโora produttore musicale con la sua casa di produzione Flebo.
Nel 1986 io e Ioska eravamo due bambini, divisi dallo schermo di una sala cinematografica, uno spettatore, lโaltro attore. Oggi siamo amici e genitori che cercano di affrontare le dure sfide che questo ruolo comporta.
Prima eravamo entrambi Marco, il bambino che voleva diventare grande, e oggi siamo Claudio, il papร che cerca di fare del suo meglio nel rapporto con suo figlio. In questo miscuglio meta-cinematografico e di meta-vita, non posso che ritrovare la conferma di ciรฒ che ho sempre pensato e che cerco di trasmettere quando scrivo di cinema: questโarte, un poโ come tutte le altre, รจ lo specchio della nostra esistenza, un riflesso in cui ci riconosciamo e ci immergiamo perdendoci sospesi nellโincredulitร .
I film diventano parte di noi, si trasformano in ricordi e diventano parte della nostra crescita, che siano capolavori riconosciuti o cult imperfetti come questo che sanno toccare il cuore delle persone comuni. Se anche voi siete โdiventati grandiโ con i film di Renato Pozzetto e i cult italiani anni โ80, o se siete piccini e volete sbirciare il mondo โdei grandiโ, vi consiglio la visione di Da Grande, che trovate nellโedizione DVD curata da Mustang e disponibile nello store di CG Enterteinment, per diventare grandi ancora una volta.