Sab 16 Novembre, 2024

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Dal Web Developer al Software Engineer: le professioni “nerd” sono le meglio pagate

Dagli ultimi dati su stipendi e occupazione è emerso che alcune professioni considerate da molti “nerd” o da “smanettoni” risultano essere quelle meglio retribuite in Italia. Dato che gli stipendi dei lavori entry level aumentano sempre più con l’esperienza, il margine di miglioramento di chi riveste questi ruoli – in azienda o da freelance – è davvero ampio.

Di seguito un elenco delle professioni in questione.

Web developer
Figura professionale molto richiesta oggigiorno, che si occupa di sviluppare applicazioni web per conto di un’azienda o in qualità di freelance. Figura chiave del mondo dell’informatica, il suo stipendio è generalmente compreso tra i 35.000 e i 45.000 euro lordi all’anno.

Software engineer
Colui che ha il compito di mettere a punto sistemi operativi e programmi informatici. In particolare, analizza i bisogni dell’azienda per cui lavora, modella e progetta il software richiesto, lo rende disponibile per chi ci deve lavorare, e cura infine la sua manutenzione e il suo aggiornamento. Lo stipendio per questo lavoro è di circa 38.000 euro annui, con punte più alte (fino a 70.000 euro) per i senior.

Programmatore Java
Figura professionale atta alla creazione e sviluppo di siti, app e videogiochi. Conosce ovviamente molto bene il linguaggio Java, il più diffuso per sviluppare siti web, videogiochi e applicazioni mobile. Il suo guadagno annuale va dai 30.000 ai 60.000 euro.

Ingegnere
Molto ricercato nel mondo del lavoro. In questo settore c’è un’ampia variabilità negli stipendi, a seconda del campo di specializzazione e degli anni di esperienza, ma in media un ingegnere ha uno stipendio di circa 40.000 euro lordi all’anno, cifra che può sfiorare gli 81.000 in caso di figura senior.

Acquisire le giuste competenze

Specialisti del web, sviluppatori ma non solo: queste professioni così richieste devono la loro fortuna all’alto tasso di specializzazione, all’ampia domanda da parte delle aziende e al basso numero di professionisti per ora disponibili.
Per svolgere al meglio questi lavori, però, sono richieste le giuste competenze.

Questi professionisti possiedono di solito una laurea in Ingegneria Informatica, ma non sempre è necessario. Grazie a corsi e certificazioni professionali, il più delle volte è possibile svolgere questo lavoro anche se non si è laureati in Ingegneria. Online si trovano molte piattaforme di web learning, oltre che siti e blog che approfondiscono tali tematiche. Questi tipi di corsi solitamente sono più brevi e pratici rispetto ai corsi di laurea e permettono di mettere subito “le mani in pasta”, ma naturalmente non possono essere completi come lo è un percorso di formazione accademica.

Ingegneria Informatica: il percorso più completo per le professioni “nerd”

La formazione accademica più consigliata in questi casi è la facoltà di Ingegneria Informatica, che offre un quadro completo di tutte le nozioni di base su analisi dei dati, statistica e programmazione. Come già detto, anche se non tutti i professionisti di questo settore sono laureati, la formazione accademica è il percorso migliore da scegliere, poiché offre una formazione teorica e pratica completa.
A tal proposito è bene sapere che è possibile iscriversi anche a un corso di laurea online in Ingegneria Informatica. Alcune risorse sul web presentano nel dettaglio tutti i corsi disponibili per laurearsi a distanza, e aiutano nella scelta dell’ateneo più adatto a ogni esigenza. Studiare a distanza permetterà di seguire le lezioni quando e dove si vuole, gestendo autonomamente il carico di lavoro.

Come riportato da Almalaurea, non a caso al primo posto come tasso di occupazione si trovano proprio i laureati in Informatica (97,1%), seguiti dai laureati in Ingegneria Industriale e dell’Informazione (96,4%), da quelli in Medicina/Infermeria (93,4%) e da quelli in Economia (91,5%). All’ultimo posto vi sono invece i laureati in Psicologia (27,8%).

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