La bellezza del mondo dei videogiochi attuale è che al fianco dei blasonati titoli Tripla A stanno emergendo da tempo anche piccole realtà, capaci di farsi onore grazie ad alcuni aspetti che le grandi software house sembrano aver dimenticato, come nel caso di Train Station Simulator.
In questi giorni mi sono ritrovato ad adorare l’atmosfera di Depth of Extinction, titolo indie di HOF Studios, capace di mostrare come la grafica all’ultimo grido non sia l’elemento essenziale di un videogioco avvincente.
Depth of Extinction, su Steam diventiamo l’ultima speranza dell’umanità
La scena indie, inizialmente poco valorizzata, sta mostrando un carisma crescente, presentando titoli che sanno offrire un divertimento che mi ricorda quello dei videogiochi di un tempo, quando la grafica era semplice e tutto si giocava su profondità e carisma. Depth of Extinction mi ha ricordato i primi titoli della serie X-Com, non solo per la grafica pixelosa old school, ma per l’impostazione di gioco.
Ambientato in un futuro violento in cui le macchine hanno preso il sopravvento sulla popolazione umana, Depth of Extinction ci vede al comando di una compagine di soldati di una delle ultime enclavi umane. Il nostro compito è quello di guidare i nostri uomini in una serie di missioni che ci consentano di non soccombere alle macchine, affrontando delle sfide in mappe generate casualmente e altrettanto casualmente popolate di nemici.
Il gameplay di Depth of Extinction ricorda, come detto, i videogiochi tattici a turni del passato, tornati in questi ultimi tempi di moda. Il titolo di HOF Studios ha il merito di aver una struttura che valorizza al meglio gli aspetti tipici di questa tipologia di giochi, con una cura ed una personalizzazione affascinante dell’elemento essenziale: la nostra squadra.
Grazie alla presenza di differenti classi di soldati, potremo personalizzare il nostro drappello, creando un team che si adatti il più possibile al nostro stile di gioco. Nelle mie prime esplorazioni ho puntato sulla forza bruta, ma rapidamente Depth of Extinction mi ha mostrato come fosse necessario una certa varietà nell’approccio agli scontri.
Alcuni nemici sono più letali da vicino, quindi utilizzare un cecchino che li neutralizzi da lontano è un ottimo modo per evitare che i maledetti si avvicinino troppo. A questo, si aggiunge anche la possibilità di accedere ad un arsenale di tutto rispetto, che consente di affidare ad ogni tipologia di soldato l’arma più indicata.
Prima di ogni missione, avremo modo di selezionare l’equipaggiamento, che non si limita alle sole armi, ma anche a corazze ed altri elementi. Fornire il giusto equipment è essenziale, visto che in Depth of Extinction lasciarci le penne è piuttosto semplice, ma sopratutto è presente il permadeath, ossia la morte definitiva. Senza contare che potendo far livellare i nostri omini, perdere un valido elemento dopo che si è fatto le ossa con onore comporta una notevole frustrazione (non potete immaginare quanta, credetemi!). Se da un lato questa caratteristica sembra esser un tocco di realismo e aggiunge difficoltà a Depth of Extinction, dall’altro ci spinge ad essere più cauti.
Particolare non da poco è la possibilità di arruolare dei mercenari che diano manforte ai nostri soldati. Depth of Extincition cerca di offrirci una serie di possibilità di azione sempre innovativa, cosa che ci consente di sperimentare e poter coprire le eventuali mancanze della nostra squadra, prima di lanciarci nella mischia. In diverse missioni, ho voluto salvaguardare i miei soldati sacrificando qualche soldo per mettere a rischio un mercenario, una scelta che mi ha consentito di comprendere meglio quali fossero le mancanze del mio team. Questo passaggio è stato essenziale, soprattutto considerando che i nostri soldati, acquisendo esperienza, potranno spendere questa risorsa in nuove abilità e caratteristiche, che li rendono ancora più letali negli scontri.
La fase di preparazione è una delle sezioni meglio riuscite di Depth of Extinction. Sarebbe riduttivo dire che qualsiasi scelta abbia senso, visto che il percorso dei nostri sopravvissuti è pieno di possibilità e di sfide complesse. Anche il viaggio ha una sua importanza, tanto che HOF Studios ci consente di scegliere quale tipo di sommergibile utilizzare come veicolo per raggiungere la destinazione. Ogni vascello ha una serie di caratteristiche che influenzano direttamente la nostra reattività nella missione, e questi vantaggi sono ottenibili solo a costo di aver sufficienti fondi per noleggiare il sommergibile dei nostri sogni.
Negli scontri, la tattica diventa essenziale. Meglio non correre verso l’obiettivo, ma preferire un approccio cauto, sfruttando al meglio le coperture e valorizzando i ruoli dei nostri soldati. In diverse occasioni, fare una mossa in meno in favore dello studio del terreno di scontro si è rivelato vincente,
HOF Studios ha pensato bene di permetterci anche di decidere il nostro itinerario, offrendoci la possibilità di selezionare quali missioni compiere, ognuna con una propria ricompensa ed un ruolo all’interno della trama. Questa personalizzazione consente di crearci la nostra avventura, una caratteristica ammirevole e che coinvolge anche narrativamente il giocatore.
Personalmente, ho anche apprezzato al grafica in pixel di Depth of Extinction, che riesce a trasmettere al meglio lo spirito di semplice avventura del titolo di HOF Studios. Si tratta di una scelta stilistica coraggiosa, ma che viene realizzata con precisione e stile. Animazione semplici ma fluide, una buona personalizzazione dei modelli (nei limiti dello stile, sia chiaro) che fanno comprendere come Depth of Extinction sia stato premiato dai giocatori che lo hanno votato all’interno del programma Greenlight di Steam.
Depth of Extinction ha il fascino di un titolo vecchio stile, con una buona caratterizzazione del gameplay e dell’interazione con il giocatore, che può vivere la propria avventura in modo completo e personalizzabile. Se avete voglia di affrontare una storia fantascientifica in cui tattica e azione siano all’ordine del giorno, non vi resta che volare sulla pagina Steam di Depth of Extinction e salvare l’umanità!