Sab 16 Novembre, 2024

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Designated Survivor 2×07: Legami di famiglia – Recensione

Designated Survivor mette a dura prova la famiglia Kirkman, coinvolgendo il giovane Leo in una complicata macchinazione

Se pensate che sia dura essere il Presidente della piรน grande nazione del mondo, provate ad immaginare come debba pesare essere il figlio dell’uomo che guida gli Stati Uniti. Questo interrogativo deve aver stuzzicato gli sceneggiatori di Designated Survivor, che hanno deciso di mettere a dura prova anche Leo Kirkman, il first son del serial di Netflix. Personaggio poco sfruttato, Leo รจ l’ago della bilancia di un complicato passaggio politico dell’amministrazione Kirkman. Fin dai primi episodi, Leo si รจ dimostrato abbastanza ribelle, poco incline a seguire i dettami dei genitori, incarnando al meglio i complicati passaggi dell’etร  adolescenziale.

In Legami di famiglia, il primo amore da first son di Leo sembra esser la tematica secondaria della puntata, che si focalizza su una tensione diplomatica con la Turchia. Il paese mediorientale sta attraversando una complicata situazione interna, in cui un fallito colpe contro il regime dispostico del presidente Turan ha reso difficili i rapporti con gli USA, rei, secondo il governo turco, di aver dato asilo politico ad uno dei fomentatori del tentato golpe.

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Questa problematica si inserisce all’interno dell’attualitร  con cui Designated Survivor tenta di attrarre lo spettatore. Specialmente in questa seconda stagione, dopo che la story line del complotto รจ stata messa in secondo piano, gli sceneggiatori cercano sovente di ispirarsi a fatti reali, dall’immigrazione clandestina alle tensioni razziali, tentando di dare spessore alla serie appoggiandosi a eventi rilevanti quotidiani, concreti. Il regime turco negli ultimi anni รจ stato spesso protagonista di rivolte e biasimo da parte della comunitร  internazionale, e questo espediente viene sfruttato in Legami di famiglia.

Il povero Leo diventa una pedina di una macchinazione ordita dal presidente Turan, un piano che definire machiavellico รจ ancora poco. Quella che inizialmente sembra una tensione credibile, legato all’utilizzo di basi militari NATO e alla sfera di influenza russa in espansione, viene perรฒ minimizzata proprio a causa di questa farsa inscenata sfruttando Leo. Inserito all’interno della narrazione, questo piano turco per mettere in difficoltร  gli Stati Uniti sembra credibile, ma come finisce l’episodio e siamo fuori dalla frenesia con cui veniamo stimolati dalla narrazione, iniziano degli interrogativi che ci fanno rivalutare questo espediente.

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La spiegazione della macchinazione turca in Legami di famiglia ha potuto mostrare un minimo di soliditร  solo per la recitazione convincente di Sutherland, del suo modo di porsi come Presidente e come padre, ma privata di questa base crolla. Designated Survivor sembra perdere lentamente quella credibilitร  politica che ha cercato di rendere la sua colonna portante in questa seconda stagione, arco narrativo prioritario rispetta all’indagine cospiratoria.

Il paragone che viene quasi spontaneo fare non รจ con House of Cards, ma con West Wing, in cui l’aspetto politico era visto in modo piรน netto, per quanto comunque romanzato. La sensazione di questi ultimi episodi di Designated Survivor รจ che come si esce dall’atmosfera spionistica, quando si abbandona l’intrigante indagine sulla cospirazione che ora coinvolge direttamente la famiglia Kirkman, il serial perda di intensitร , manchi di carisma.

Quando l’indagine dell’FBI sulla famiglia della fist lady entra in scena, ecco che Designated Survivor sembra aver un guizzo, come ritrovasse la giusta spinta per mostrare la capacitร  degli sceneggiatori di emozionare e stuzzicare la nostra curiositร . L’atmosfera di duplicitร , il senso dell’inganno e la sorpresa si sposano alla perfezione, intrecciati con un’indagine che coinvolge l’ex presidente ora mentore di Kirkman, facendoci pensare ad un suo tradimento, salvo poi stupirci con un ribaltamento finale credibile e d’effetto. Perchรฉ allora rovinare tutto con questo testardaggine sulla morale politica?

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Questa voglia di attualitร  avrebbe potuto essere un ottimo spunto narrativo per Designated Survivor, ma ora si sta rivelando un freno per la potenzialitร  del serial. Forse gli sceneggiatori dovrebbero privilegiare l’aspetto della spy story, l’origine stessa della serie, lasciando la politica e gli affari internazionali ad altri prodotti, sicuramente piรน preparati a riguardo

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