Prima di partire con la nostra recensione di Don’t Look Up, diciamo che si tratta di un film ha colpito nel segno.
Arrivato in pochi cinema all’inizio del mese, per poi approdare in streaming su Netflix il giorno della Vigilia di Natale, รจ stato soprattutto con quest’ultima uscita che il film ha acceso l’interesse del pubblico e della critica.
Se dovessi provare a immaginare la reazione del regista Adam McKay o del protagonista Leo DiCaprio (di cui รจ noto l’impegno a favore dell’ambiente) all’ottimo riscontro di pubblico della pellicola, direi che i due si stanno fregando le mani: non solo per il successo (o il cachet percepito) ma soprattutto perchรฉ, nel bene o nel male, se ne parla.
Perchรฉ Don’t Look Up รจ proprio di questo che tratta: grandi temi โ o grandi problemi, se preferite โ presi sottogamba. Da tutti. Da noi.
La nostra recensione di Don’t Look Up
In breve, senza spoiler, la trama di Don’t Look Up.
Due astronomi statunitensi scoprono, durante una seduta di osservazione al telescopio, un gigantesco asteroide in rotta di collisione con la Terra: senza un’azione decisa e immediata, la vita sul nostro pianeta รจ destinata a finire in poco piรน di sei mesi.
Decisi a portare la notizia alla Presidentessa degli Stati Uniti, restano sconvolti dal fatto che l’amministrazione in carica si interessi poco alla notizia, non dando loro ascolto e prendendo la questione decisamente sotto gamba.
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Sfidando quindi le direttive del Governo, i due astronomi decidono di rendere pubblica la notizia, ma scopriranno ben presto che anche la gente comune non รจ interessata alla cosa e soprattutto, il loro ruolo di scienziati non viene preso sul serio, con la maggior parte dell’attenzione che la questione meriterebbe assorbita dalla fine del fidanzamento di una pop star.
Da qui in poi, lascio a voi scoprire il resto. Ma posso garantirvi che si tratterร di due ore abbondanti di puro intrattenimento.
Il cast di Don’t Look Up
Del cast di Don’t Look Up si รจ discusso molto: รจ infatti una delle liste di attrici e attori piรน incredibili degli ultimi anni. Non รจ la prima esperienza di Adam McKay dietro alla macchina da presa con cosรฌ tanti e cosรฌ bravi attori, pensiamo ad esempio a La Grande Scommessa.
Ma in questo caso ci troviamo davvero di fronte a una sfilata di stelle da far impallidire persino l’asteroide. Non li citerรฒ tutti per brevitร , ma anche solo pensare di vedere probabilmente le tre migliori attrici di tre differenti generazioni (parlo di Jennifer Lawrence, Cate Blanchett e Meryl Streep) insieme, beh, รจ davvero impressionante.
E infatti, se c’รจ una cosa che รจ davvero di altissimo livello in Don’t Look Up รจ la performance dell’intero cast, J-Law sopra a tutti, e non solo perchรฉ รจ il personaggio con cui รจ piรน facile identificarsi.
Anche grazie alla vena grottesca cosรฌ presente nella pellicola, i personaggi sono davvero ben caratterizzati, divenendo spesso memorabili indipendentemente dallo screen time. Possiamo persino perdonare l’eccessiva caricaturalitร del personaggio interpretato da Mark Rylance, il tycoon della Bash ricco di richiami a molti megamiliardari contemporanei, grazie alla messa in scena della Presidentessa Orlean della Streep.
Cam, un personaggio di Modern Family, una volta disse “Meryl Streep potrebbe interpretare Batman e sarebbe (comunque) la scelta giusta”. Da Bruce Wayne a Donald Trump il passo รจ stato breve (e la scelta comunque giusta).
Bravo il regista a saper gestire tutte queste personalitร sullo schermo, prendendo tutto il possibile anche da coloro che ci vengono narrati solo per breve tempo, come Chalamet o Perlman. Perchรฉ se รจ senz’altro facile mettere tanti grossi nomi su di una locandina; tuttavia, unirli insieme, senza sgomitarsi, in una narrazione coerente e riservando a tutti il giusto spazio, e non di piรน, รจ da apprezzare.
I temi trattati, un tanto al chilo
La sceneggiatura รจ stata scritta dallo stesso regista. Nonostante molte critiche gli siano state rivolte in merito alla mostruosa quantitร di temi che ha voluto affrontare, potendoli quindi tratteggiare solo superficialmente, la narrazione che si รจ venuta a creare ci risulta coerente e soprattutto familiare, perchรฉ cosรฌ bene descrive la nostra realtร . Serve spiegare cosa sia il negazionismo? L’irritante frivolezza dell’infotainment televisivo? L’ossessione per il gossip? Non all’homo sapiens del 2021.
In realtร , Don’t Look Up non risparmia nessuno, mettendo in dubbio, se non l’integritร morale, almeno la condotta anche di coloro che si trovano “dalla parte giusta”. L’arco narrativo che vive il personaggio di DiCaprio, infatti, fa uno spaccato di come anche molti puri si trovino a fare i conti con il fascino del sistema che tanto criticano.
L’elefante nella stanza, il grande problema, peraltro mai citato nel film, di cui questo racconto si fa metafora รจ naturalmente il cambiamento climatico.
Nel gustarci la pellicola abbiamo tutti, credo, pensato numerose volte alla situazione pandemica che affrontiamo da quasi due anni. Ebbene, nonostante i numerosi punti di contatto tra la realtร piรน recente e la storia narrata, Don’t Look Up non parla della pandemia. Il grande asteroide “ammazza pianeti” in rotta di collisione con la Terra non รจ il piccolo virus, bensรฌ l’ancora piรน subdolo dramma del riscaldamento globale antropogenico.
E tuttavia, non abbiamo di fronte un film sulla falsa riga di Armageddon o Deep Impact.
Don’t Look Up vuole farsi specchio di come noi, inteso come esseri umani in generale e collettivamente, ci confrontiamo con questo problema e con molti altri, a dire il vero. In questo senso, il titolo del film รจ profetico: se cerchiamo la vera natura del problema, non รจ all’asteroide in cielo che dobbiamo guardare, ma all’umanitร sulla Terra.
Tanti temi, per un unico grande tema: questi noi siamo, e cosรฌ stiamo affrontando la piรน grande sfida che l’umanitร si sia mai trovata di fronte. Siamo sicuri di voler continuare in questa maniera?
La realtร non ha bisogno di effetti speciali
Nonostante il motore narrativo sia un grande asteroide che punta verso noi, come abbiamo detto non abbiamo di fronte un kolossal apocalittico. Don’t Look Up fa un uso molto centellinato di CGI e effetti speciali, ma sono assolutamente ben realizzati, quando presenti, anche perchรฉ (soprattutto nel finale) non hanno la pretesa di eccessivo e fedele realismo.
Una buona fotografia e un montaggio frizzante e dinamico fanno da sfondo non invasivo alla commedia umana, ciรฒ che interessa davvero farci vedere sullo schermo.
Non serve spendere altro tempo sugli aspetti tecnici del film, che fanno bene il loro dovere senza aggiungere (nรฉ distrarre).
Conclusioni
Non รจ stato facile scrivere la recensione di Don’t Look Up ricordandosi che, in fondo, si tratta solo di un film, e non di uno sguardo sul presente e sul futuro. Perchรฉ c’รจ dentro davvero tanto di noi.
L’impressione di ciascuno sul film non puรฒ che essere influenzata dal proprio pensiero quotidiano, da come ci rapportiamo a temi come l’ambiente, la politica, la vita sociale online e la fiducia nella scienza. Ci puรฒ far incazzare, sentire superiori, gridare al buonismo o al catastrofismo. E forse sono tutte sensazioni legittime.
Ma se, come il buon Leo ci spiega nel video che potete vedere qui sopra, Don’t Look Up aspira soprattutto a essere uno specchio della nostra societร , ci riesce proprio perchรฉ รจ cosรฌ facile ritrovare tanti tratti di somiglianza con la situazione pandemica. Abbiamo vissuto in due anni, per il COVID, quello che da decenni si verifica per il cambiamento climatico: negazione, disinteresse, superficialitร condita da una buona dose di “andrร tutto bene” senza che noi si faccia alcunchรฉ.
La pellicola scorre bene, anche grazie a un buon ritmo senza tempi morti nรฉ pause nella narrazione. Ci sono un paio di passaggi che mi hanno fatto storcere un po’ il naso, momenti in cui forse si รจ spinto davvero troppo sul pedale del “messaggio”. Senza svelare troppo, parlo della canzone e del montaggio sul finale, quando si mostra un orso polare.
Don’t Look Up non รจ un film perfetto, ma รจ un film perfetto per i nostri tempi. Porta un messaggio chiaro e importante (anche se non sembra che proprio tutti tutti l’abbiano inteso in maniera corretta) che serviva, serve, servirร . Ma rappresenta, seppur in maniera caricaturale, cosรฌ bene la nostra realtร da non aggiungere quasi nulla al nostro vissuto. Il che, naturalmente, รจ un problema per un’opera cinematografica che non sia di natura documentaristica. Ma ci ha fatto ridere e riflettere, e forse tanto basta.
Se avrร fatto aprire gli occhi su una situazione climatica drammatica, nonchรฉ sulla superficialitร a cui ci approcciamo ad essa, ad almeno una persona, ne sarร valsa la pena. O almeno, cosรฌ la penso io: ognuno, in cuor suo, deve trovare la propria risposta.
Ma soprattutto, la risposta alla domanda piรน importante di tutte: perchรฉ un generale USA ha fatto pagare 10 dollari degli snack che erano gratis?