Dragonero Adventures, le prime avventure di Ian Aranill!
Credo di aver sempre avuto la curiositร di conoscere il passato dei miei eroi preferiti. Il sapere come un personaggio sia diventato ciรฒ che appare in un film o in un fumetto mi ha sempre attirato, lo considero un aspetto essenziale dello spessore caratteriale del protagonista. Certo, adattare il racconto dell’infanzia o dell’adolescenza di un eroe non รจ facile, ma la sfida che Luca Enoch e Stefano Vietti hanno raccolto con Dragonero Adventures vuole dare ai lettori questa profonditร del mondo di Dragonero.
L’inganno delle Dragonero Adventures รจ quello di esser considerato un prodotto esclusivamente per i piรน giovani lettori. L’intento principe รจ sicuramente quello di avvicinare al mondo dei comics una nuova generazione di lettori, idea che si inserisce all’interno di un piรน ampio progetto Bonelli che comprende concept come i Bonelli Kids o 4 Hoods.
I primi passi come avventuriero di Ian raccontati in questo episodio di apertura delle Dragonero Adventures sono la conferma di quanto detto nella recensione di Uccisori di draghi, il numero della serie regolare uscito in contemporanea in edicola. Il contesto narrativo del mondo di Dragonero, oramai vastissimo con l’arrivo anche di Senzanima, รจ arricchito e gestito in modo preciso dai suoi creatori.
I richiami al passato di Ian sono sempre stati presenti all’interno della serie principale, creando una curiositร nei lettori che รจ lentamente cresciuta. L’intelligente gestione della macrotrama di Dragonero ha sempre voluto le matite di Riccardo Crosa a ritrarre questa fase della vita di Ian, portandoci a identificare con questa particolare visione, piรน delicata e leggera rispetto al contesto adulto, il giusto mezzo per raffigurare l’adolescenza del terzetto composto dai fratelli Aranill e da Gmor.
Tre giovani eroi รจ un ingresso spettacolare in questa nuova serie. La narrazione dell’albo รจ coinvolgente, strizza l’occhio ad uno stile meno serio e piรน divertente e fanciullesco, ma riesce ad attirare anche il favore degli adulti facendo leva su un sentimento universale: l’avventura. Vissuta con gli occhi di un ragazzino, anche un semplice gioco in cortile puรฒ essere una missione incredibilmente pericolosa e ricca di adrenalina, un dettaglio che Enoch (autore di soggetto e sceneggiatura) e Crosa hanno ben presente. Con questo principio come linea guida, i due artisti sono riusciti a confezionare un albo che diventa un momento di lettura condivisa tra generazioni, un primo passo per figli che possono conoscere meglio la passione dei padri. Se nomi di cittร come Ur-koo Khan posso divertire i piรน piccoli, sono sicuro che un sorriso lo strapperanno anche ai lettori piรน adulti, una sottile vena di ironia senza etร .
In tutto questo, viene perfettamente rispettato il canone di Dragonero. Lo spirito avventuroso permane inalterato, con la solita cura per le personalitร dei personaggi. Chi pare beneficiare di una maggiore attenzione รจ Myrva Aranill, che fin da questi primi istanti mostra quella passione per la meccanica che la porterร ad essere una tecnocrate di successo. Anche gli altri personaggi secondari, come la nonna o il precettore Meyer, sono giร ben delineati, lasciandoci intendere come nei prossimi albi avremo un parterre di gregari che sarร un perfetto contrasto o supporto allo spirito avventuroso dei tre giovani protagonisti.
Dragonero Adventures giustamente viene proposto in edicola nel mese in cui inizia il ciclo piรน atteso di Dragonero, con Ian che torna alla sua natia Silveridhe. Riccardo Crosa realizza entrambi gli albi, dando vita ad un parallelo che sembra un flashback cinematografico. Leggere entrambi gli albi rafforza il senso di coerenza del mito di Dragonero, grazie alla bravura di Crosa nel mantenere l’aspetto di alcuni personaggi (come la nonna o il padre di Ian) da un albo all’altro, ma soprattutto mostrando un viso ovviamente piรน fanciullesco per i protagonisti. La somiglianza tra Ian e Myrva รจ ben realizzata, riuscendo comunque a dare ad ognuno una propria identitร .
Crosa riesce perรฒ a superarsi nel realizzare tutta l’ambientazione di questo primo numero. In Tre giovani eroi l’Erondar e l’Inframondo sono disegnati alla perfezione, con rispetto per il sempre impeccabile stile grafico della serie. Complice la libertร della gabbia delle tavole, il senso di dinamismo e spirito avventuroso รจ trasmesso in pieno ai lettori, veniamo travolti da questi tre giovani protagonisti!
Ottimo il lavoro di Paolo Francescutto ai colori, una delle caratteristiche di Dragonero Adventures. Sempre attento per tutto l’albo, Paolo si supera nelle fasi piรน concitate durante lo scontro con il Burattinaio, dove giochi di luce e magie hanno impegnato non poco il colorista, che mostra perรฒ tutta la sua bravura.
Immancabile la presenza al lettering diย Marina Sanfelice, ‘zia’ di Ian, sempre partecipe nel progetto grafico delle nostre avventure nell’Erondar.
Dopo questo esordio, le Dragonero Adventures tornano il 9 dicembre, quando ci avventureremo Nella tana dei goblin.