Dopo aver letto Il giorno degli eroi, il numero di luglio di Dragonero, si ottiene il diritto di potersi godere al meglio il quinto speciale dedicato allo scout erondariano, La muraglia dei troll.
Se questa affermazione pare eccessiva, potete vederla più come un consiglio, visto che lo speciale e il numero citato sono profondamente legati.
La continuità nella saga di Dragonero è un elemento che non viene mai lasciato al caso, ma anzi gli autori utilizzano ogni possibile strumento per arricchire il mondo e la storia di Dragonero. In questo caso, il finale de Il giorno degli eroi rischia di perdere parte del proprio fascino se letto dopo lo speciale.
Il quinto speciale di Dragonero, La muraglia dei troll, è una lettura ideale da accompagnare al numero di luglio della serie regolare
In modo particolare potrebbe venire meno l’intensa emozione che traspare sul volto di Gmor (opera di Gianluca Pagliarani) nel vedere la carica dei possenti nemici. Non è un caso che sia l’orco ad avere un ruolo fondamentale all’interno dello speciale: la voce narrante.
La missione al centro dello speciale vede Ian, Gmor e Sera recarsi a Raghnar, dopo che l’impero riceve una richiesta d’aiuto per fronteggiare un’inquietante minaccia legata ai troll. Le feroci creature, infatti, sembrano deviare dal solito comportamento, divenendo un pericolo ancora più manifesto del solito.
Ad accogliere i nostri eroi è la loro compagna scout Yannha, originaria di questa fredda terra dell’Erondar. Sarà lei, assieme ad alcuni uomini di Raghnar, ad affiancare gli scout imperiali nella loro missione, un incarico pericoloso che rivelerà nuovamente un tassello essenziale della Saga delle Regine Nere.
Stefano Vietti, dopo avere firmato la storia di Il giorno degli eroi, realizza anche la trama de La muraglia dei troll. Non è un caso che i due albi siano così profondamente legati, non solo per la presenza delle violente creature, ma per gli spunti narrativi che nello Speciale sembrano essere i punti di partenza di un’evoluzione di alcuni personaggi.
La difficoltà di Sera di sentirsi parte del suo gruppo, quel senso di inutilità che se inizialmente era quasi un divertente siparietto con Gmor col tempo è diventata un peso per l’animo della giovane elfa, diventa marcato in questo albo. Per tutta la Saga delle Regine Nere ho seguito con un certo trasporto la sua evoluzione, il suo ribellarsi alla stessa cultura della sua gente, e La muraglia dei troll, a mio avviso, è una tappa fondamentale di questa sua evoluzione.
Se poi consideriamo cosa accade in Il giorno degli eroi e quale possa essere l’evolversi della sua vita, la lettura della parte centrale di La muraglia di troll assume un ruolo ancora più importante.
Vietti, come suo solito, riesce ad inserire nella trama riferimenti e approfondimenti che donano al lettore una conoscenza che, specialmente in questa fase della serie di Dragonero, sono particolarmente graditi. Dalla caratterizzazione di Yannah e il suo spirito guerriero al bel riepilogo sui diversi alleati dell’Erondar, la narrazione riesce a mescolare al meglio ogni componente, senza risultare una voce da enciclopedia piazzata a spezzare il ritmo del racconto, ma anzi venendo inserita con naturalezza all’interno dei dialoghi.
E per dare risalto a questo forte contesto emotivo, ci si è rivolti all’estro di Gianluca Gugliotta ai disegni e alla sempre emozionante colorazione di Piky Hamilton.
Gugliotta brilla nelle scene più concitate, dove la necessaria dinamicità diventa dirompente, grazie ad una vitalità dei personaggi particolarmente suggestiva. Nel conferire il movimento ai mostri, soprattutto, Gugliotta ha trovato la perfetta sintesi della tensione muscolare e della violenza necessaria, riuscendo a privare i troll, ad esempio, di una staticità dovuta alla loro massa e dotandoli di una forza che scaturisce dalle pagine. La battaglia finale è un qualcosa di unico, andando ad aumentare l’alta qualità che Dragonero questo mese ha portato in edicola.
Una qualità magnificata dalla Hamilton, che per tutto l’albo riesce a colorare l’albo con un tocco unico, ricreando illuminazioni che sappiano esaltare le scene, avvalendosi anche di luci particolari, come una fiaccola o la magia. Semplicemente strepitosa nel conferire ulteriore drammaticità nello scontro finale, dove la tempesta sembra volersi scatenare oltre i confini della pagina.
Non da meno sono stati Gianluca e Raul Cestaro nel realizzare la copertina dell’albo, che racchiude una promessa di epicità, grazie ad una felice scelta del punto di vista e alla tensione di Ian e Yannah che meritatamente troneggiano al centro della tavola, pronti a lottare.
Il finale dell’albo è l’anello di congiunzione ideale a Il giorno degli eroi, grazie alle didascalie in cui assistiamo ai pensieri di Gmor, fumettati da Omar Tuis. Questo passaggio è stato ben studiato, rendendo La muraglia dei troll un flashback suggestivo, quasi assistessimo ad un ricordo di Gmor che origini dalla tremenda sorpresa vista sul finale dell’albo della serie regolare.
Dopo queste due intense letture, l’appuntamento con Dragonero è ora per il 10 agosto con il numero 63, Ceneri di un impero, il momento culmine della Saga delle Regine Nere: se decidono le sorti dell’Impero Erondariano!