Tra i tanti ospiti presenti a Lucca Comics and Games 2019 c’è anche lo scrittore polacco Andrzej Sapkowski, autore della saga fantasy di The Witcher che ha ispirato la serie di videogame di CD Projekt Red e anche l’attesa serie TV Netflix che si è mostrata con il nuovo trailer italiano proprio in occasione della kermesse toscana.
Abbiamo chiesto a Andrzej Sapkowski, autore di The Witcher, quale fosse il suo pensiero su Henry Cavill nei panni di Geral di Rivia
Nel corso di un incontro con la stampa abbiamo avuto modo di rivolgere qualche domanda allo scrittore che, con molta simpatia e affabilità, ci ha permesso di scoprire qualcosa in più sulla sua opera e sul suo rapporto con la nuova produzione televisiva con protagonista Geralt di Rivia.
In particolare, alla domanda circa il suo pensiero su Henry Cavill come interprete dello Strigo e se l’attore britannico rispondesse all’idea del personaggio che risiede nella mente dell’autore, Sapkowski ci ha così risposto:
Sì, mi piace, perché no? Io però, in pratica, non ho mai idealizzato il personaggio di Geralt. Io metto solo delle lettere nel giusto ordine, scrivo soltanto. Henry Cavill? Sì, va bene.
Successivamente, abbiamo chiesto a Sapkowski se la sua opera, oltre alle influenze derivanti dalla letteratura fantasy classica come quella di J. R. R. Tolkien, Ursula Le Guin, Jack Vance, Stephen R. Donaldson e altri autori, avesse attinto anche a racconti folkloristici tradizionali polacchi e storie che gli venivano raccontate da bambino:
Ogni cultura ha le sue storie di mostri e personaggi fantastici. Da qualche parte c’è sempre un mostro che attacca un villaggio mettendo in pericolo la vita dei suoi abitanti. E praticamente certo che un calzolaio di quel villaggio non potrebbe mai combattere e fronteggiare tali minacce, quindi c’è bisogno di un vero professionista che sia capace di farlo.