Mer 18 Dicembre, 2024

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Ecco il commovente spot di Apple, diretto da Taika Waititi, per la funzione iPhone pensata per le persone con disabilità vocali

In vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre, Apple ha pubblicato un commovente spot che mette in evidenza le funzioni di accessibilità dei suoi dispositivi pensate per le persone con disabilità vocali.

The Lost Voice, diretto da Taika Waititi, regista di Thor: Love and Thunder e Jojo Rabbit, mette infatti in primo piano la funzione Personal Voice e racconta la storia di una bambina e del suo amico gigante rosa e gentile alla ricerca della sua voce scomparsa.

Ma alla fine della storia c’è un colpo di scena. Quando gli spettatori si ritrovano nella stanza della bambina dove il papà, costretto sulla sedia a rotelle, le legge una storia della buonanotte, si scopre che quest’ultimo non le sta parlando. Il lavoro viene invece svolto su un iPhone tramite Live Speech, mentre Personal Voice viene utilizzato durante la narrazione della creatura.

Potete dare uno sguardo allo spot, preparando i fazzoletti, qui sotto:

Cos’è Personal Voice, la funzione iPhone pensata per le persone con disabilità vocali mostrato nello spot Apple diretto da Taika Waititi

Personal Voice è stato recentemente rilasciato come parte dell’aggiornamento iOS 17 e utilizza l’intelligenza artificiale per creare una replica della voce dell’utente e memorizzarla sul telefono. In sostanza, genera una voce sintetizzata che assomiglia a quella dell’utente e può essere utilizzata per connettersi con gli altri attraverso gli altoparlanti dell’iPhone, FaceTime e le app di terze parti supportate.

Lo strumento è pensato per le persone che perdono la capacità di parlare a causa di malattie degenerative come la SLA, più nota come morbo di Lou Gehrig. Ecco come funziona: leggendo una serie di messaggi di testo ad alta voce per circa 20 minuti sull’iPhone o sull’iPad, viene creata una voce personale. La funzione viene poi integrata con il Live Speech, che consente agli utenti di digitare ciò che vogliono dire e di farlo leggere alla voce personale.

È quello che ha fatto il dottor Tristram Ingham, la voce narrante del cortometraggio, per addestrare la sua voce personale. Il professore dell’Università di Otago, Wellington, in Nuova Zelanda, è affetto da distrofia muscolare facioscapulo-omerale (FSHD), che causa una progressiva degenerazione dei muscoli del viso, delle spalle e delle braccia e può portare all’incapacità di parlare.

Lo spot è un modo efficace per attirare l’attenzione sul suo utilizzo, soprattutto ora che sempre più utenti riconoscono la necessità e l’importanza dell’accessibilità. La voce personale è memorizzata in locale per impostazione predefinita, ma può essere condivisa su un massimo di tre dispositivi con iCloud.

The Lost Voice è disponibile anche come eBook su Apple Books.

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