Edoardo Boncinelli scrive su โLa Letturaโ lโarticolo โContro il fantasyโ. Ma รจ proprio vero che la fantasia ha immerso le nuove generazioni in un mondo di magia e superstizione?
Uno dei principali vantaggi del web รจ quello di arrivare alla fruizione di una vasta e variegata quantitร di informazioni restando comodamente seduti a casa.
Al contrario, uno dei piรน grandi svantaggi del web รจ che in tanti si sentono in “diritto” di scrivere e formulare la propria opinione (opinabile o meno) su qualsiasi argomento, alcune volte cercando il clamore mediatico piuttosto che un’approfondita dissertazione o la semplice voglia di confronto. Spesso, infatti, questo “diritto” a manifestare apertamente la propria opinione viene confuso con un “obbligo” nel dover attaccare, armati delle proprie (a volte immutabili) convinzioni questo o quell’altro argomento, nella speranza provocatoria di innescare un acceso dibattito che porti non ad una discussione costruttiva ma semplicemente all’accumulo di commenti e like.
Personalmente, con tutto il dovuto rispetto e la profonda umiltร di cui mi faccio carico, cercando di chetare i facili impulsi polemici da fan appassionata, vorrei dare una personale risposta allโarticolo “Contro il Fantasy” del genetista italiano Edoardo Boncinelli,ย uscito il 25 giugno nell’inserto “La Lettura” del Corriere della Sera.
Non mi dilungherรฒ (anche perchรฉ al momento umilmente non mi arrogo il titolo per farlo) nel commentare lโarticolo dello studioso, eminente fisico, evidentemente, a mio parere, non altrettanto eminente nel campo della letteratura fantasy.
Il mio disappunto, sia chiaro non doveroso e nemmeno obbligato ma semplicemente nato dal mio restare perplessa dopo aver letto il pezzo del professor Boncinelli, รจ dato dalla natura non scientifica del suo articolo che si limita a elencare una serie di luoghi comuni sul genere fantasy non confermati da nessun dato discreto, nessuna fonte e nessuno studio, oltre a una serie di imprecisioni come per esempio quella relativa al periodo di nascita del genere letterario in questione.
Non ci sono statistiche che giustifichino un collegamento tra la lettura di testi fantasy e lโaumento delle persone che fanno ricorso alle medicine alternative, mentre, a differenza di quanto affermato nellโarticolo, ci sono numerose ricerche che hanno messo in rilievo lโaumento di giovani lettori “forti” che si accostano ai libri proprio grazie allaย letteratura fantastica per poi aprirsi ad altri generi.
Basti pensare al fenomeno mondiale di Harry Potter, che ha compiuto da poco ventโanni e che ha creato una vera e propria nuovaย generazione di giovani lettori che forse non avrebbe mai mostratoย interesse verso i libri se non ci fosse stata l’opera di J.K Rowling e di tantissimi altri autori.
I soliti luoghi comuni, quelli che non scompariranno mai!
ย Quello che mi ha davvero perplesso, come dicevo poc’anzi, รจ invece il permanere ancora oggi di pregiudizi molto forti nei confronti del mondo del fantasy, della fantascienza, dei gioco di ruolo, dei programmi e serie TV ad ambientazione fantastica, che vengono etichettati come โinverosimiliโ, โirrealiโ e โderesponsabilizzantiโ e che invece costituiscono uno dei tanti aspetti caratterizzanti di quel fenomeno socio-culturale che รจ la cultura pop.
Questi temi, pur molto diversi tra loro, con caratteristiche e storie completamente differenti che confluiscono e viaggiano in parallelo in un mainstream molto piรน ampio e complesso, sono accomunati in un unico grande calderone nellโarticolo di Boncinelli il quale sembra voler “salvare” la sola fantascienza poichรฉ, a suo parere, “rispetta sempre un filo di coerenza tecnico-scientifica”: insomma Asimov sรฌ, Tolkien nemmeno per sogno!
I vecchi amanti del genere si ricorderanno sicuramente un importante passaggio che รจ quello che avviene verso i 10/11 anni. Se leggere letteratura fantastica alle elementari era considerato assolutamente normale, non lo รจ piรน alle scuole medie, in cui, nel caso ci si palesi fan di Harry Potter o della serie di Shannara si viene tacciati di essere strani, sempre con la testa fra le nuvole, sognatori e poco attenti alla realtร .
Chi l’ha detto che la la letteratura debba per forza scientificamente e coerentemente rispettare la realtร ?
Possiamo leggere Camilleri,ย Faletti o Licia Troisiย (per citare solo autori italiani), ma anche le vicende dei loro romanzi non sono vere. La letteratura mette sempre in scena dei racconti che sono filtrati dalla mente e dalla mano dellโautore e sono poi rielaborati dal lettore.
La letteratura si basa sul principio di verosimiglianza e non perchรฉ racconti di fatti veri, ma perchรฉ viene proposto qualcosa che ha lโapparenza del vero in un determinato contesto e sotto specifiche regole.
Leggere Montalbano e Le Cronache del Mondo Emerso รจ quindi, in sostanza, la medesima cosa: lโautore crea un mondo verosimile e il lettore accetta il patto con lโautore per immergersi nella storia.
Anche per il fantasy e la fantascienza quindi dobbiamo parlare di verosimiglianza.
Infatti, non importa che le vicende siano ambientate in un mondo parallelo inventato, ma la cosa fondamentale รจ che le azioni, i personaggi, gli scenari, appaiano veri nel contesto creato dallโautore.
Se lo scrittore ambienta il suo racconto in un mondo dove gli uomini hanno le ali, allora รจ verosimile che la protagonista del romanzo sia una donna con delle bellissime e gigantesche ali bianche capace di eleganti evoluzioni aeree.
Quello che succede viene definito sospensione dellโincredulitร : il lettore si comporta come se gli eventi narrati nella finzione letteraria fossero veri, in modo da provare emozioni durante lโesperienza letteraria.
I lettori di fantasy sanno benissimo che il mondo del quale leggono non รจ la realtร e, nonostante il parere del professor Boncinelli che si stupisce che nei programmi per bambini i protagonisti facciano uso di magia, anche i bambini sanno che la storia di Cappuccetto Rosso รจ una storia inventata e che i burattini non possono trasformarsi in bambini.
Viaggiare con la fantasia รจ fondamentale nello sviluppo della vita umana
Ecco cosa dice Aldo Nemesio, Ricercatore di Studi Umanisticiย dellโUniversitร di Torino:
Esistono forme di allontanamento dalla realtร che sono fondamentali nello sviluppo della vita umana. Ne esiste traccia in tutta la storia dell’uomo. La letteratura (insieme all’arte in generale) ha una funzione importante nell’evoluzione dell’uomo perchรฉ, coinvolgendo fortemente lโuomo in mondi possibili che sono lontani dalle sue abitudini e dalle sue certezze, lo rende piรน preparato ad affrontare i mutamenti del suo ambiente.
Sempre perplessa mi accorgo che, nel 2017, incappiamo ancora nellโerrore di confondere lโespressione di un sacrosanto parere personale, come ad esempio โnon mi piace il genere fantasyโ, con la formulazione di una veritร assoluta che solo per il fatto di essere una ferrea convinzione personale debba assurgere ad incontestabile validitร scientifica.
Credo sia lo stesso principio dal quale partono le ortodosse ed irremovibili convinzioni anti-vacciniste e complottiste in voga negli ultimi ย tempi, ma lascerรฒ la mia affermazione dubitativa e volontariamente allusiva, cosรฌ come il giornalismo contemporaneo ci insegna, con la consapevolezza che anche questo mio articolo non farร che generare quei commenti e quel “traffico di like” tanto cari a qui vuole a tutti i costi diventare, anche per poco, un star del web.
Tutti i generi sono buoni, tranne il genere noioso โ Voltaire
Fonte: LaLettura