Gio 19 Dicembre, 2024

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Era: il Medioevo, è nato il “roll and build”!

Era: il Medioevo è l’ultimo nato di un percorso cominciato nel 2008, con Roll Through the Ages: The Bronze Age, e seguito nel 2014 da Roll Through the Ages: The Iron Age. Ma se questi ultimi sono ancora evoluzioni dei roll and write, Era: il Medioevo propone una meccanica completamente nuova: il roll and build. Lanciate i dadi, raccogliete le risorse, sfamate i vostri lavoratori, gestite i disastri, costruite edifici e rubate agli avversari le risorse migliori!

La recensione di Era: il Medioevo

Era: il Medioevo è per 1-4 giocatori dai 10 anni, 45 minuti di durata media, l’autore è Matt Leacock (i vari Pandemic sono roba sua…), prodotto da Eggert Spiele e distribuito in Italia da Cranio Creations (Santorini, Blackout Hong Kong).

Due piani di componenti di alto livello!

La scatola è piuttosto grossa e si noterà immediatamente sui vostri scaffali. All’interno due piani di contenitori di plastica sono pieni di dadi e palazzi:

  • 71 edifici;
  • 36 dadi;
  • 5 gettoni;
  • 25 segnalini;
  • 4 plance giocatore;
  • 4 schermi;
  • 1 blocco segnapunti
  • 1 regolamento.

Gli edifici sono di plastica molto resistente, scolpiti molto bene e ricchi di particolari. Sono divisi per colore in base alle funzioni e hanno sotto la base gli agganci per incastrarsi facilmente alla plancia del giocatore. Inoltre sono già divisi in pratici sacchettini numerati per essere riordinati più velocemente alla fine de gioco.

La plancia è anch’essa di plastica, l’unica leggera stonatura, se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo, è che sono stati messi degli adesivi per coprire gli indicatori di gioco “scolpiti” sulla plastica. Un po’ come a rimediare a un’errore di design che rende quasi impossibile leggere i livelli delle varie produzioni visto che sono giallo su giallo.

I dadi sono di ottima fattura, e i simboli incisi sono facilmente leggibili e non creano dubbi sull’interpretazione. I gettoni ottimi, mentre i segnalini essendo piccoli richiedono un po’ di riguardo quando vengono spostati sugli indicatori della plancia.

Gli schermi sono di carta spessa e all’interno sono presenti in maniera molto semplice e intuitiva tutti i riassunti del gioco. Il segnapunti è chiarissimo e molto facile da utilizzare, avete 50 pagine.

Infine il regolamento è scritto molto bene, con tanti esempi di gioco e molte figure chiarificatrici, niente dubbi o ricerche di FAQ su BGG.

In Era: il Medioevo dobbiamo costruire il nostro dominio

Ogni giocatore prende una plancia, uno schermo, un set di 6 segnalini, un set di 4 dadi composto da 3 dadi gialli e 1 dado grigio, e un set di edifici composto da una fortezza da mettere subito al centro del dominio, 3 muri, 1 fattoria e tre capanne.

All’inizio della partita tutti partono con lo stesso livello di risorse, ossia: 0 beni commerciali, 1 pietra, 2 legno, 3 grano, 0 cultura e 0 disastri.

Posizionate sulla vostra plancia gli edifici come più vi aggrada. Scegliete il primo giocatore che prende il segnalino nero e lo mette nel primo spazio delle azioni. Mettete i gettoni fine partita sul lato bianco (5 per 4 giocatori, 3 per 3 o 2 giocatori).

Il gioco avviene quasi in contemporanea per tutti i giocatori visto che le 6 azioni sono consequenziali e uguali per tutti:

  • lancio;
  • raccolta;
  • nutrimento;
  • disastri;
  • costruzione;
  • estorsione.

Lancio: lanciate i vostri dadi dietro allo schermo per evitare che gli altri giocatori vedano i risultati (soprattutto del dado grigio), potete rilanciare i dadi altre due volte tenendo presente che non potete più rilanciare i dadi che hanno come risultato un teschio.

Raccolta: aggiungete ai tracciati delle risorse la quantità di materiali o cultura presenti sui dadi ed eventualmente ottenuti dalle fattorie o dalle segherie presenti nel vostro dominio.

Nutrimento: togliete tanto grano quanti sono i vostri dadi, se non avete abbastanza grano aumentate i disastri di un punto per ogni dado non nutrito.

Disastri: contate i teschi presenti nel vostro lancio e gestite il relativo disastro. Alcuni disastri interessano il vostro dominio, altri il dominio degli avversari.

Costruzione: potete mettere tante costruzioni in base a quanti martelli avete sui vostri dadi. Consumate le risorse richieste, posizionate gli edifici nel dominio e ottenete le eventuali ricompense.

Estorsione: va valutata in base ai dadi grigi, più alto è il numero di spade più si possono rubare risorse agli avversari mentre gli scudi vi proteggono. Se un giocatore non può o non vuole dare il richiesto deve aumentare i disastri di due spazi.

Dopo l’ultima azione il primo giocatore passa il segnalino contatore al giocatore successivo e si ricomincia. La gestione della sequenzialità dei giocatori è necessaria ad esempio nella costruzione, nella gestione dei disastri o nell’estorsione.

Quando si prende l’ultimo edificio di un tipo, dovete girare un gettone fine partita sul lato con la X. Quando tutti i gettoni sono girati si finisce il round di gioco e la partita termina.

Si procede al conteggio dei punti e il giocatore col risultato più alto è il vincitore.

Ecco il nostro tutorial di Era: il Medioevo, che chiarirà ogni vostro dubbio:

Conclusioni

Era: il Medioevo è stata una piacevolissima scoperta!

Il gioco è molto fluido e senza intoppi, decisamente semplice da spiegare, adatto ai neofiti, ma ottimo anche per i giocatori più sgamati: vi permette dei piccoli accorgimenti tattici sorprendenti per un gioco tutto sommato legato alla fortuna. Non possiamo negare che ci sia un bel po’ di alea. Vero è che ci sono un paio di edifici che vi danno una mano a ridurla quel tanto che basta per riuscire a fare quello che ci si è prefissati a inizio turno.

Il downtime è praticamente inesistente e se proprio vogliamo parlarne emerge solamente in fase di costruzione quando una leggera paralisi da analisi potrebbe freezare qualche giocatore nella scelta dell’edificio migliore da piazzare. Ma tutto sommato è del tutto gestibile e trascurabile.

L’interazione c’è sia diretta che indiretta: si sente nella fase dei disastri quando gli avversari rivelano i teschi che interessano i vostri possedimenti oppure nell’estorsione.

Un piccolo appunto lo si potrebbe legare alla fin troppo facile possibilità di barare durante il lancio dei dadi dietro allo schermo: io sono fermamente convinto che barare durante un qualsiasi gioco da tavolo sia deplorevole e per nulla divertente, come usare i cheat nei videogiochi. Pertanto, se sapete che al vostro tavolo si siede qualcuno che invece apprezza questa “sottile arte”, non fatelo giocare a Era: il Medioevo! Volendo si potrebbe decidere di lanciare solo i dadi grigi dietro allo schermo mentre gli altri vengono lanciati alla vista di tutti. A voi la scelta.

In definitiva a noi Era: il Medioevo è piaciuto molto proprio grazie alle sue caratteristiche di semplicità di regole e fluidità di gioco, non troppo complicato ma comunque profondo e interessante, con varie tattiche da esplorare e la possibilità di puntare alla vittoria seguendo diverse strade!

Era: il Medioevo
Era: il Medioevo è un gioco molto interessante e primo del suo genere! Se i roll and write vi stavano stretti per la poca interazione e la sensazione di solitario, ora potete ampliare i vostri orizzonti!
Il vostro voto0 Votes
0
Pro
Semplice da spiegare
Componentistica ottima
Contro
Alea presente ma gestibile
Possibilità di barare
7.7
Voto Finale
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