ร approdato in Italia da pochi giorni, grazie a Ghenos Games, Escape the Dark Castle, il gioco da tavolo di Alex Crispin (Escape the Dark Sector), edito da Themeborne grazie ad una campagna Kickstarter di successo finanziata nel 2017.
Il gioco, una sorta di avventura di gruppo narrativa collaborativa, porta da 1 a 4 giocatori nelle segrete di un “Oscuro Castello”, dalle quali dovremo tentare di scappare affrontando mostruositร di ogni tipo; dai demoni delle profonditร piรน profonde, alle guardie piรน brutte che potreste incontrare in un’ambientazione fantasy, passando per tante trappole, creature e tizi poco raccomandabili di cui non vi parlerรฒ, per evitare spoiler che rovinerebbero la sorpresa.
Fortunatamente, nel nostro tentativo di fuga potremo contare sulla compagnia delle persone sedute attorno al nostro tavolo, che ad ogni capitolo della storia ci aiuteranno a dare mazzate (a suon di dadi) e ci permetteranno, forse, di giungere piรน o meno indenni al boss finale che si nasconderร dietro l’ultima porta dell’Oscuro Castello.
Siete pronti per affrontare Escape the Dark Castle? Ecco la nostra recensione.
All’interno dell’Oscuro Castello di Escape the Dark Castle (e della scatola di gioco)
Partiamo come sempre dalla scatola di gioco e dalle sue componenti, che salteranno subito all’occhio poichรฉ completamente in bianco e nero! Tutto, dalla scatola ai dadi e alle numerose carte di mostri e personaggi si presentano infatti rigorosamente in bianco e nero, contribuendo con questo piccolo stratagemma ad incupire un’ambientazione dark che sarร anche parte integrante del gioco stesso.
Se a questo aggiungiamo il fatto che le 45 carte capitolo, le 6 carte personaggio, le 5 carte boss, la carta di partenza e le 35 carte oggetto incluse in questa scatola base (sรฌ, perchรฉ esistono giร delle espansioni) sono disegnate come fossero le vecchie illustrazioni tipiche dei libri-game degli anni ’80, beh, credetemi se vi dico che la sensazione sarร proprio quella di trovarvi in un Oscuro Castello di qualche racconto medievale.
A tutto questo si aggiungono 9 dadi capitolo e 6 dadi personaggio (anch’essi in bianco e nero), che ci accompagneranno nel corso di tutta l’avventura insieme a 4 piccole matite e un blocchetto segna punti vita; che terminerete dopo poche avventure se utilizzato come consigliato dall’ideatore di Escape the Dark Castle (d’altronde si sa, la carta era un bene prezioso nei secoli bui).
Qui sotto potete trovare il nostro breve unboxing del gioco, che vi aiuterร a capire meglio tutto quello di cui vi ho parlato qui sopra (e al quale avrei dovuto mettere una musichetta piรน dark, ma in quel momento non sapevo ancora cosa avrei dovuto affrontare!):
Tentando di evadere da Escape the Dark Castle
Ma veniamo ora al funzionamento del gioco, che vi spiegherรฒ molto brevemente e, come detto precedentemente, tentando di non spoilerare le 50 che andranno a comporre le nostre avventure.
Ogni fuga dal castello sarร infatti segnata da un setup iniziale molto veloce (cose davvero di un paio di minuti), in cui dovremo scegliere il nostro personaggio tra i 6 disponibili, ognuno dotato di caratteristiche di Possanza, Astuzia e Sapienza differenti e un dado unico. Al centro del tavolo, invece, posizioneremo un mazzo coperto composto da una carta di partenza (uguale per tutte le avventure), 15 carte pescate a caso dalle carte capitolo, e una carta boss finale da collocare in fondo al mazzo.
I giocatori partiranno con un numero di punti vita differente a seconda del numero di persone rinchiuse con noi nell’angusta cella. Si tratta di punti che dovremo tener controllati costantemente, poichรฉ, non appena un giocatore scenderร a zero punti vita, la partita sarร persa per tutto il party.
Ma come si scappa dal castello?
Ad ogni turno un giocatore (che dev’essere deciso in anticipo) girerร la carta in cima al mazzo, leggendone il breve testo legato alla storia e che, solitamente, รจ seguito dalla descrizione di cosa accadrร in termini di gioco a quel particolare giocatore o all’intero gruppo. Ad esempio, potremmo essere inciampati su una trappola potenzialmente letale, per la quale dovremo tirare il nostro dado ottenendo un risultato a noi favorevole, o, peggio, incontrare un mostro che vorrร divorarci per il solo gusto di farlo.
In quest’ultimo caso, i giocatori prenderanno parte ad un vero e proprio combattimento in cui, in vari round, dovremo tentare di replicare il risultato dei dadi capitolo presenti sulla carta (la costituzione del mostro) con i dadi giocatore a nostra disposizione. Su ogni dado sono infatti impressi diversi risultati di Possanza, Astuzia e Sapienza, distribuiti sulle sei facce del dado rispecchiando le caratteristiche del nostro PG.
Ad ogni risultato uguale a quello presente sul dado dell’avversario rimuoveremo lo stesso dado, mentre con “un doppio” potremo eliminarne due e, allo stesso tempo, parare il contrattacco del nemico. Sรฌ perchรฉ se alla fine di ogni round, se il mostro non sarร sconfitto, lo stesso infliggerร a tutti i giocatori un numero di danni pari al valore di danno riportato sulla carta. Abilitร speciali, regole particolari ed eventi di vario tipo, aiuteranno a variare il gioco carta dopo carta, rendendo i combattimenti sempre diversi uno dall’altro.
Durante il combattimento, inoltre, potremo decidere di riposare per recuperare 1 Punto Vita per ogni round, a patto che qualche altro giocatore si sacrifichi per combattere (e prendere gli eventuali danni arrecati).
Sconfitto il nostro avversario potremo raccogliere un oggetto dal relativo mini-mazzo, nel quale potremo trovare pozioni, armi e reliquie, che potremo equipaggiare in una delle nostre due mani (quante pensavate che fossero?) e utilizzare al momento opportuno durante la nostra avventura.
Giunti all’ultima stanza affronteremo un boss, una creatura con regole speciali e, ovviamente, piรน forte del solito, che sarร anche l’ultimo ostacolo tra noi e la libertร (e la vittoria dell’intero party).
Ah! Aria fresca!
Fuggiti dall’Oscuro Castello di Escape the Dark Castle รจ tempo di trarre qualche conclusione.
Partiamo subito con il dire che sรฌ, se avete intuito come si svolge un turno di gioco, il titolo di Alex Crispinย sfrutta delle meccaniche semplici applicandole ad un’idea che, se proprio vogliamo dirla tutta, parrebbe anche piuttosto banale… ma che funziona!
Con poche regole ed un setup super rapido, Escape the Dark Castle potrebbe tranquillamente essere una delle migliori opzioni oggi sul mercato per la categoria dei filler collaborativi, non portandoci via piรน di 20-45 minuti a sessione (ma anche meno, se vi ritroverete a giocare con un party che consce giร quanta umiditร ci sia nelle segrete dell’Oscuro Castello), e garantendo sempre un’esperienza coinvolgente per tutti quelli seduti attorno al tavolo.
Niente tempi morti (solo tanti morti) e tante discussioni attorno al tavolo permettono infatti di creare un gruppo affiatato anche tra giocatori scafati, tra quelli alle prime armi o che solitamente non amano sedersi attorno ad un tavolo per questo genere di giochi; cosa davvero rara di questi tempi.
Ovviamente (?) Escape the Dark Castle non รจ comunque esente da difetti e, tra questi, non รจ possibile non segnalare il costo. Il prezzo di listino รจ di 39,95โฌ che, nonostante non si tratti di una cifra irragionevole, si parla comunque di qualche euro di troppo per poco meno di un centinaio di carte e qualche dado (nonostante la bellissima grafica vintage e le quattro matite IKEA da veri goth).
Parlando del gioco in sรฉ, invece, le 45 carte capitolo offrono una rigiocabilitร variabile che, tuttavia, non รจ chiaramente infinita. Dopo qualche partita (diciamo 5), potreste potenzialmente aver giร visto tutte le carte capitolo e i boss presenti in questa scatola base, togliendo quel brivido fondamentale all’apertura di ogni porta, avvertendo cosรฌ presto la necessitร di un mazzo espansione che ne possa ampliare l’esperienza complessiva.
Anche la scalabilitร รจ un mezzo problema poichรฉ, se รจ vero che in 3 o 4 giocatori il divertimento raddoppia, sarร invece molto piรน semplice portare a termine la nostra avventura; cosa che invece non accade con 1 o 2 giocatori, che per fuggire dall’Oscuro Castello spesso dovranno sudare sangue. I punti vita assegnati non sono infatti esattamente proporzionali al numero di giocatori, e con 4 giocatori sarร molto piรน semplice trovare il tempo per un riposino pomeridiano mentre gli altri compagni faranno il lavoro sporco al posto nostro.
Eppure tutto questo conta poco davanti all’evidenza che Escape the Dark Castle sa divertire, coinvolgere e appassionare come pochi altri giochi da tavolo di questo genere. La sua semplicitร e la sua crudeltร sono infatti un mix davvero riuscito, che vi farร chiedere a gran voce di esser rinchiusi nell’Oscuro Castello per poter fuggire ancora una volta dalle sue segrete.