Gio 26 Dicembre, 2024

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Far Cry 5: la società vista da Ubisoft

Far Cry 5 si presenta con un’ambientazione inquietantemente realistico

La società contemporanea si sta rendendo sempre più protagonista delle ambientazioni del mondo videoludivo. Giusto ieri abbiamo parlato dell’imminente arrivo su Steam dell’Early Acces del controverso Riot: Civil Unrest, ed oggi gettiamo uno sguardo su quella che sarà l’ambientazione del futuro titolo di Ubisoft, Far Cry 5.

Il nuovo capitolo della saga di Ubisoft lascia intendere che ci sia qualcosa di sfuggevole nel mondo, ma lasciandoci la sensazione che non tutto giri nel modo corretto. Far Cry 5 non ha timore di tirare in ballo alcuni degli spunti sociali più dibattuti ultimamente, dal controllo della armi all’estremismo religioso, fino al culto della personalità. Durante lo sviluppo, iniziato nel 2014, i programmatori non avevano contemplato questo influsso delle tematiche attuali, ma ora la storia si presenta come la narrazione di un gruppo estremista di cultisti della fine dei tempi che si abbatte con una furia religiosa ispirata all’Antico Testamento sulla tranquilla cittadina di Hope County, in Montana. E non si può negare che questa trama abbia una forta assonanza con alcune notize da telegiornale.

Quando abbiamo iniziato lo sviluppo del gioco tre anni fa” confessa il direttore di Far Cry 5 Dan Haynon avremmo mai immaginato di creare un eco del mondo reale. Onestamente, non avremmo nemmeno voluto ottenere questo risultato!”

Al centro del marketing di Far Cry 5 abbiamo un fondamentalista radicale della supremazia dell’uomo bianco, circondato da casse di munizioni e fucili semi-automatici. Tutte cose che possono essere facilmente trovate nella società americana contemporanea, spunti di riflessione che richiamano ad alcune delle più recenti stragi occorse sul territorio USA, come Unite the right, la sparatoria di Las Vegas o la mattanza nella chiesa di Sutherland Springs.

“A volte stai lavorando ad un gioco con draghi o robot, ed esci per prenderti un pezzo di pizza, o per una pausa per una birra, e tante delle conversazioni che senti sono quasi tutte diverse da ciò che stai facendo. Ecco non è il caso di Far Cry 5. Con questo titolo, capita che quando usciamo per la famosa pizza sentiamo gente che parla di aspetti su cui noi stiamo quotidianamente lavorando. La sensazione è strana, ed ecco perché abbiamo cercato di costruire questa separazione, quantomeno perché cerchiamo di farlo, perché è un lavoro di finzione”

Far Cry è sempre stata una serie con una forte componente di realismo mescolata con ambientazione esotiche e scenari fantastici che si uniscono a trame sufficientemente credibili. Lo spostamento in Montana di Far Cry 5 è la più vicina ai territori di casa, come racconta Hay.

“Nessuno si aspettava il Montana come ambientazione. Ricordo vagamente un meeting in cui qualcuno ha proposto l’idea del Montana e la rispsota è stata ‘Beh, nessuno sa niente del Montana, non conosco nessuno che che sia anche solo stato’. Lì ho capito che era un’idea promettente, è uno stato piccolo, sperduto, una frontiere, non ho mai sentito nulla di importante legato al Montana”

“Così abbiamo preso un aereo e ci siamo andati. Come siamo arrivati abbiamo capito che era l’ambientazione giusta, un posto in cui la gente va per star sola, dove non vogliono problemi. Suonava bene per Far Cry, così lo abbiamo fatto nostro”

Nonostante le influenze reali di Far Cry 5, Hope County è completamente costruita.

“Non potete cercare questo posto nel mondo reale. Serve per creare un certo distacco da questa forte componente di realismo, e credo sia una buona cosa. Consente di lasciarci liberi di vivere al meglio quest’esprienza, facendoci sentire parte di uno spazio credibile, ma non necessariamente una versione iper-realistica del quotidiano”

La stessa cosa vale peil Progetto a Eden’s Gate, il culto da giorno del giudizio che affligge gli abitanti di Hope County nel tentativo di salvare quante più anime possibili prima del disastro finale. Il loro leadr, Joseph Seed è un enigmatico megalomane che comanda con violenza e coercizione. Visivamente ricorda molto David Koresh, il leader del Branco Davidiano che morì assieme a quasi cento dei suoi seguaci durante l’assedio di Waco nel 1993. Seed condivide con Koresh anche la sua ossessione per le armi.

“Penso che il punto focale per noi fosse di esser sicuri di ricordare che stavamo costruendo un gioco, un intrattenimento. Abbiamo creato un culto nostro, il nostro leader e non si possono incontrare queste persone nel mondo reale. Abbiamo cercato di catturare il magnetismo di alcune di queste tremende figure, come Manson e Koresh, e trasporlo in Seed”

L’obiettivo di Hay con Far Cry 5 è di attraci in Eden’s Gate, non solo nel mondo di gioco, ma facendoci capire quanto sia facile per le persone venire plagiate da questi culti della personalità . Non solo dal punto di vista di altre persone, ma proprio noi stessi. Si tratta di uno dei punti fondamentali di Far Cry 5.

Come risultato, ci troviamo ad avere questo punto di vista esterno in cui sembra impossibile che la gente venga attratta da simili personalità, senza immaginare che anche potremmo cambiare la nostra vita,rinunciare alla nostra esistenza e credere in qualcuno del genere”

Con l’ottima reputazione di Far Cry nel creare antagonisti magnetici e di spessore, Hay voleva fare un ulteriore passo avanti con Padre Seed.

“Per me era importante l’idea di creare un villain credibile, che potesse trasmettere quella magia che mi faccia temere che se mi siedo cinque minuti a parlare con lui, sia in grado di convincermi a seguirlo. A riuscirci è stato Greg Byrk (attore canadese, NdR), che mi ha mostrato la sua performance ed in cinque minuti avevo i brividi lungo la spina dorsale, lo ho guardato e ho capito che se questo tipo avesse creato un culto, ci sarebbero state ottime possibilità che potesse convertirmi in una settimana. Era da brividi”

La barriera che separe finzione e realtà è fondamentale per titoli come Far Cry 5. Elementi di tensione del mondo reale sono stati essenziali nel contribuire a creare location e personaggi, ma non solo

“Questi sono aspetti che servono come base del gioco. Ma se il giocatore si perde ad analizzare tutti gli aneddoti offerti e sceglie quale parte del gioco vuole sentire maggiormente, alla fine sarà autore della propria esperienza”

Far Cry 5,con queste premesse, promette di essere un titolo abbastanza complesso non tanto nel gameplay, quanto nella gestione dell’ambientazione e degli spunti narrativi. Sarà interessante vedere l’accoglienza del titolo come arriverà sugli scaffali!

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