Si chiama Fugaku ed è un supercomputer giapponese che ha conquistato la vetta della classifica biennale riguardante i 500 computer più veloci del mondo.
Scopriamo Fugaku, il computer più veloce al mondo capace di eseguire più di 415 milioni di miliardi di calcoli al secondo
Il “cervellone”, che si trova presso il RIKEN Center for Computational Science di Kobe, e che attualmente è utilizzato anche per la ricerca sul COVID-19, ha avuto la meglio sui computer statunitensi e cinesi che solitamente si alternano in cima a questa speciale classifica, con Fugaku che è riuscito a interrompere il loro predominio per la prima volta dal 2011.
The #fugaku #supercomputer will be used in collaboration with other supercomputers around the world to help stem the #Covid_19 #pandemic. @RIKEN_RCCShttps://t.co/SjjvFQaC5d
— RIKEN (@riken_en) June 25, 2020
Fugaku, ottenendo un punteggio di 415,53 petaflops, ha scalzato dalla vetta Summit, un supercomputer sviluppato da IBM installato presso l’Oak Ridge National Laboratory nel Tennessee, e i suoi 266,93 petaflop.
Per avere un’idea della potenza del supercomputer nipponico, bisogna innanzitutto sapere che un computer della velocità di petaflop può effettuare 1.000.000.000.000.000 operazioni in virgola mobile al secondo (peta è il prefisso che significa 10 elevato alla 15, cioè 1.000.000.000.000.000.), quindi 1 petaflop corrisponde a un milione di miliardi di istruzioni/calcoli al secondo. Rapportando questi numeri su “scala umana”, una persona per arrivare a un petaflop, dovrebbe eseguire un calcolo ogni secondo per 31.688.765 anni, almeno stando alle misurazione effettuate dall’Università dell’Indiana. Quindi, per “confrontarsi” con Fugaku, moltiplicando questo valore per 415,53, otteniamo un calcolo al secondo per 13,2 miliardi di anni.
La rivincita dei processori ARM
Ma la cosa più importante, a parte la mera e bruta dimostrazione di potenza, risiede nel fatto che le prestazioni del supercomputer giapponese segnano la “prima volta” che una macchina con architettura ARM (Advanced Reduced istruzioni Computing Machine) conquista la prima posizione della classifica, visto che questo tipo di processori (utilizzati soprattutto dai device mobili come smartphone, tablet o piccoli laptop) sono più economici, consumano meno energia e producono meno calore rispetto alla concorrenza.
L’aver surclassato gli avversari utilizzando un’architettura ARM è un motivo di vanto sia per Fugaku sia per la Arm Holding, come sottolineato da Rene Haas, presidente del settore IP della società britannica di Cambridge:
Per Arm, questo risultato mostra l’efficienza energetica, le prestazioni e la scalabilità della nostra piattaforma di elaborazione, che si estende dagli smartphone al supercomputer più veloce del mondo.
Wondering about the technology behind the technology of the Fugaku Supercomputer? It’s all #MadePossibleByArm.@Fujitsu_Global @FujitsuHPC @riken_en @RIKEN_JP pic.twitter.com/ZVn9G3SecF
— Arm (@Arm) June 25, 2020
Per la cronaca, particolare che dà anche a noi italiani orgoglio e soddisfazione, la classifica del 10 computer più veloci al mondo oltre a Fugaku include quattro supercomputer statunitensi, due italiani, due cinesi e uno svizzero.
Al centro RIKEN Fugaku è a disposizione, fin dal 2014, di circa 3000 ricercatori che lo usano per gli studi dui farmaci, la medicina preventiva, la simulazione di catastrofi naturali, lo studio delle leggi fondamentali dell’universo e, ultimamente, su base sperimentale, anche per gli studi sul Coronavirus.
Ovviamente la domanda che tutti ci stiamo facendo al momento è se il nome del super computer abbia qualcosa a che fare con Fugaku Uchiha di Naruto, jonin del Villaggio della Foglia e capo del Clan Uchiha, nonché sfortunato padre di Itachi e Sasuke Uchiha.
Voi cosa ne pensate a riguardo? Fatecelo sapere con un commento qui sotto!
Fonte: Popularmechanics