Sab 29 Giugno, 2024

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Furiosa, il ritorno nelle terre desolate di George Miller: la recensione

Dopo quasi 10 anni di distanza, il regista e sceneggiatore George Miller ci riporta nelle terre desolate della saga di Mad Max con Furiosa, prequel del film con Tom Hardy e Charlize Theron.

Con la solita incredibile capacità di messa in scena, Furiosa è un prequel all’altezza di Mad Max: Fury Road, che arricchisce la saga del regista australiano iniziata nel 1979 con Interceptor, che diede il via a sua volta a una trilogia interpretata da un giovane Mel Gibson, proseguita con Interceptor – il guerriero della strada (1981) e Mad Max oltre la Sfera del tuono (1985).

Fortunatamente i titolisti italiani hanno smesso di mettere mano ai titoli della saga.

Mad Max Fury Road Charlize Theron Furiosa

Furiosa a capitoli

Il film è diviso in 5 capitoli, e inizia con la giovane Furiosa strappata dalla sua idilliaca oasi in mezzo alle terre desolate da due motociclisti, per consegnarla al loro signore Dementus.

Quando la madre di Furiosa scopre il rapimento inizia un inseguimento con i motociclisti per salvare la figlia. Da questo rapimento e dal coinvolgimento della madre si innesca tutta la trama del film: Furiosa cresce nella Cittadella capitanata da Immortan Joe (interpretato da Lachy Hulme, dopo la scomparsa di Hugh Keays Byrne, presente già nel primissimo film della saga), mescolandosi fra i meccanici e diventando poi autista della Blindo-cisterna al fianco di Pretoriano Jack (interpretato da Tom Burke), una figura non molto diversa dal Mad Max di Fury Road.

L’obbiettivo di Furiosa è quello di tornare a casa ma, man mano che cresce all’interno del film, la fiamma della vendetta arde sempre di più in lei. La vendetta su Dementus, che le ha portato via tutto, diventa il pensiero dominante di Furiosa ed è quello che la distingue da Max.

Anya Taylor Joy Furiosa Tetsuo Hara

 

Furiosa e Max

Come Max, Furiosa parla poco e agisce tanto, ma se il primo è mosso dall’istinto di sopravvivenza e da un passato oscuro, mostrato con qualche flashback, la seconda è mossa principalmente dalla sete di vendetta.

La differenza sostanziale fra i due film è proprio questa: se Mad Max Fury Road sono 2 ore di pura azione “drittissima”, dove i protagonisti devono andare da un punto A ad un punto B, Furiosa è un film più strutturato, con un trama non intricata ma comunque più sviluppata.

La storia di Furiosa si svolge tra le tre principali roccaforti delle terre desolate, ovvero La Cittadella, Bullet Farm e Gas Town e tra i deserti che separano le tre “oasi”. Furiosa fa avanti e indietro più volte, tornando spesso sui suoi passi, mossa appunto dal desiderio di vendetta nei confronti di chi le ha portato via tutto.

Furiosa Mad Max

Dementus, Omen Nomen

Il villan principale di Furiosa è Dementus, personaggio colto ma stupido, interessato a conoscere la storia dell’umanità, tanto da portarsi dietro un anziano che conosce la lingua e la storia, tatuata sul suo corpo. Quando deve fare grandi discorsi, Dementus usa toni aulici, ma è chiaro come la sua sia una mera facciata: cade facilmente nelle trappole che i suoi nemici tendono e non è in grado di gestire i suoi uomini e i suoi averi. La definizione migliore per il suo personaggio è appunto demente.

Chris Hemsworth sveste i panni di Thor e indossa un finto nasone per interpretare il villain di Furiosa, lavorando in questo caso più con la voce che con il fisico. Una scelta azzeccata quella di Miller: Hemsworth crea un personaggio che entra subito nell’immaginario e che quasi ruba la scena alla Furiosa di Ana Taylor Joy, (quasi).

Da Charlize ad Ana

Se ne piani originali di Miller c’era la possibilità che Charlize Theron tornasse ad interpretare Furiosa, la scelta di affidare il ruolo ad Ana Taylor Joy è azzeccatissima.
L’ex regina degli scacchi mette in scena quella che forse è la sua miglior performance, trasmettendo tutta la sua rabbia più con gli sguardi, che con le parole.

Mad Max Furiosa

La Furiosa di Ana Taylor Joy è loquace ma feroce, impassibile e al contempo furiosa, anche in questo caso, nomen omen. L’attrice incarna l’evoluzione del personaggio da giovane ragazza vulnerabile a formidabile guerriera. Nonostante i dialoghi limitati, la performance espressiva di Taylor-Joy e la presenza imponente sullo schermo risuonano fortemente, allineando la sua interpretazione con l’iconica rappresentazione di Charlize Theron

Furiosa digitale

Dove il film mostra qualche lacuna rispetto a Mad Max:Fury Road è negli effetti speciali. Nel film del 2015 quasi tutto è stato realizzato con effetti pratici dando al film un effetto di realismo incredibile. Anche in Furiosa le scene d’azione memorabili sono realizzate con attori in carne e ossa, ma spesso i fondali sono palesemente realizzarti in computer grafica, come anche alcune scene d’azione meno in primo piano ma che, se notate, mettono in risalto la non perfetta riuscita dell’opera di Miller. È pero probabilmente l’unico difetto ascrivibile al film.

La versione di Furiosa

Un aspetto interessante della pellicola è che la storia ci viene raccontata da l’anziano storico che accompagna Dementus. Il suo racconto sembra essere quello di un mito che viene tramandato da tempo, come era per i miti greci, dichiarata fonte d’ispirazione per Miller. Il narratore però non assiste in prima persona a tutto quello che capita a Furiosa, va da se quindi che quello che vediamo impresso sulla pellicola potrebbe anche non corrispondere alla “realtà”. Tutto questo ci porta al geniale finale di Furiosa: ovviamente niente spoiler, ma è quanto di più anti epico si possa immaginare, e per una saga che ha fatto dell’epicità il suo punto di forza, questa scelta controcorrente di Miller dimostra quanto questo autore non fosse interessato a realizzare una copia carbone del precedente film, ma che piuttosto volesse fare ancora qualcosa di nuovo.

Furiosa A Mad Max Saga Anya Taylor Joy

Il meglio deve ancora venire?

A 79 anni George Miller dimostra con Furiosa di essere uno dei migliori registi d’azione in circolazione, proprio come aveva fatto quasi 10 anni fa con Mad Max: Fury Road. Il futuro delle terre desolate sembra possa avere altri capitoli, probabilmente con il ritorno di Tom Hardy e quindi di Max. Siamo pronti a scommettere che ancora una volta Miller tirerà fuori dal cilindro qualcosa di nuovo e sorprendente.

Ad avercene di sequel o prequel così.

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