Esplorazione spaziale e intelligenza artificiali sono destinati ad essere sempre piรน legati secondo gli esperti della NASA
L’importanza delle I.A. nella nostra vita continua ad essere sempre piรน presente nella nostra vita, ma l’apporto delle intelligenze artificiale anche in ambiti piรน specifici potrebbe aprire a nuove interessanti prospettive. Nonostante alcuni voci che mostrano una certa ritrosia vero il largo impiego delle I.A. e il loro potenziale impatto sulla societร (come quella del geniale Elon Musk, anche lui impegnato nello spazio con SpaceX), l’utilizzo delle I.A. รจ stato attentamente valutato dalla NASA, che le vede come un fondamentale supporto per l’esplorazione spaziale.
Finora l’umanitร ha da sempre studiato il cosmo dal nostro pianeta, avvalendosi per l’esplorazione piรน profonda di sonde e rover. Questi dispositivi necessitano ora di una maggiore autonomia, dovendo spingere il nostro sapere lร dove nessun uomo รจ mai giunto prima. ย A questo riguardo,ย Steve Chien e Kiri Wagstaff del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno commentato:
“Potendo compiere le propri scelte in materia di esplorazione, i dispositivi robotici possono condurre le investigazione scientifiche tradizionali con maggior efficienza e compiere osservazioni altrimenti impossibili, come reagire ad una breve chioma di una cometa a milioni di miglia dalla Terra”
La necessitร di una IA che aiuti l’esplorazione spaziale viene ribadita anche dall’ingegnere della NASA Hiro Ono, attualmente al lavoro per migliorare l’AutoNAv, il dispositivo di navigazione automatica dei Mars Rover, e sulย ย Resilient Spacecraft Executive (RSE):
“Stiamo creando una macchina intelligente che possa prendere decisioni flessibili in situazioni incerte, e che sia in grado di continuare la missione anche in caso di parziali disfunzioni dell’hardware adattandosi rapidamente alle nuove condizioni. RSE รจ ancora ad una fase iniziale dello sviluppo, servirร ancora parecchio tempo perchรฉ sia operativa. Come ho detto, a causa dell’enorme costo in caso di fallimento, l’esplorazione spaziale รจ incredibilmente rischiosa e di conseguenza piuttosto restia ad adottare nuove tecnologie. Tuttavia, tutti dovrebbero concordare che l’innovazione tecnologica รจ necessaria per arrivare lร dove nessun uomo รจ mai giunto prima!“
Per meglio comprendere le necessitร della futura esplorazione spaziale, alla NASA stanno considerando tre problematiche particolari che potrebbero beneficiare di una reazione immediata in loco.
- “Houston, mi sentite?Houston, ci siete?” Una mancata comunicazione tra sonda e controllo missione potrebbe rendere il tutto un fallimento. Con l’aumentare delle distanze, la possibilitร dell’interruzione delle comunicazioni aumenta,ย rendendo necessaria un’autonomia decisionale della sonda, che dovrร stabilire quali dati siano di interesse e soprattutto trasmetterli al controllo missione.
- “Ma dove siamo finiti?” L’esplorazione spaziali si spingeranno in territori inesplorati, aspetto che un I.A. potrebbe affrontare stabilendo nuovi parametri di navigazione e reagendo ai nuovi scenari in cui la sonda si muoverร (ad esempio, fenomeni stellari non conosciuti, dalla pioggia di meteore a un asteroide di passaggio)
- “Questo viaggio dura da anni!” Visto le distanze da percorrere e l’attuale potenzialitร dei motori oggigiorno disponibili, le sonde potrebbero viaggiare per decenni prima di arrivare a destinazione, e sulla Terra questo si puรฒ tradurre anche in cambi generazionali al controllo missione. Le sonde quindi saranno sostanzialmente abbandonate a sรจ stesse, molto simili agli esploratori ed i pionieri dei secoli scorsi
Oltre a queste ipotesi, l’importanza delle intelligenza artificiali รจ giร stata dimostrata da alcune delle missioni esplorative effettuate in questi anni.
Abbiamo citato prima l’AutoNav, che รจ stato fondamentale per la navigazione su Marte durante le missioni Spirit ed Opportunity, ma ย anche il sistema AEGIS (Autonomous Exploration for Gathering Increased Science) utilizzato da Curiosity rappresenta una chiara prova della validitร delle intelligenze artificiali, tanto che alla NASA hanno considerato che:
“il sistema (AEGIS, NdR) ha notevolmente ridotto il tempo perduto sulla missione e notevolmente aumentato il ritmo di raccolta dei dati“
Alla NASA sono ormai convinti che il futuro dell’esplorazione spaziale sia intrinseco allo sviluppo di I.A. sempre piรน indipendenti e performanti. L’attuale scienza non consente l’invio di personale umano per programmi di esplorazione a lunga distanza (giร arrivare su Marte richiede un impegno incredibile), quindi i nostri sostituti sintetici dovranno poter decidere quali dato saranno validi e da raccogliere una volta in loco, ma anche valutare indagini ulteriori ed eventuali esplorazioni piรน approfondite.
Questo significa che per un’esplorazione spaziale piรน precisa avremo necessariamente bisogna di un’intelligenza artificiale in grado di agire autonomamente e di funzionare come un controllo missione sul luogo, sperando di non dover mai scoprire di aver messo a capo della missione un Hal-9000!