Ven 18 Aprile, 2025

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George R.R. Martin dichiara guerra a OpenAI

Lo scrittore statunitense George R.R. Martin, conosciuto principalmente per aver dato vita all’universo del pluripremiato Il Trono di Spade, all’età di settantacinque anni ha impugnato le armi e fatto causa a OpenAI.

In questa “nobile” crociata in difesa dei diritti degli scrittori, Martin non è solo a portare avanti questa battaglia, dato che a lui si sono uniti molti altri autori in cerca di giustizia. Insieme all’autore de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco ci sono infatti almeno una dozzina di colleghi dell’Authors Guild schierati contro OpenAI. Tra questi impavidi combattenti figurano nomi come John Grisham, Jodi Picoult e David Baldacci.

Il motivo di questa presa di posizione così dura nei confronti della compagnia dietro alla più celebra applicazione dell’Intelligenza Artificiale è dovuto all’utilizzo incontrollato di ChatGPT. Secondo molti autori, i guadagni derivanti dalla propria professione sono colati a picco dopo l’uscita dell’IA di OpenAI. L’impiego di questa intelligenza artificiale rappresenta senza dubbio una delle innovazioni più importanti degli ultimi anni ma non è stato privo di conseguenze, considerando che sembrano esserci le prove di un uso improprio di alcuni testi protetti da copyright per addestrare l’IA di chatGPT.

george rr martin game of thrones

L’Authors Guild si è sempre battuta per i diritti degli autori e anche stavolta non si tirerà indietro. L’organizzazione è disposta a schierarsi al fianco di George Martin e gli altri scrittori con un gruppo di avvocati esperti e molto agguerriti.

I libri generati dall’IA, inoltre, stanno sempre più prendendo piede e sono in molti a voler diventare degli scrittori di fama internazionale utilizzando le potenzialità di chatGPT. Il problema più serio, però, è che con l’immissione nel mercato di centinaia di libri generati proceduralmente si continua a sovrappopolare con materiale di dubbia qualità un’editoria già satura e in difficoltà per il calo generalizzato del numero di lettori di libri.

Riuscirà la crociata legale guidata da George Martin ad avere la meglio su OpenAI?

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