La nostra esperienza (e quindi anche la nostra recensione) con Gotham Knights parte da una terribile notizia. Batman è morto e ora tocca ai quattro membri della Bat-famiglia: Nightwing, Batgirl, Cappuccio Rosso e Robin, pattugliare la città e combattere il crimine portando avanti il suo lavoro.
Tutto parte con il lungo filmato di apertura, in cui ci viene proposto l’ultimo combattimento di Batman contro il temibile Ra’s al Ghul, uno dei nemici che più a lungo hanno tormentato l’uomo pipistrello più famoso dei fumetti, e che si conclude con l’eroico sacrificio dell’alterego di Bruce Wayne, che decide di porre fine alla sua vita e a quella dell’odiato nemico per il bene della città e del mondo intero.
Ora tutto è nelle mani dei quattro protetti di Batman che, dopo il funerale del nostro eroe, devono riprendere da dove tutto si è interrotto, combattendo il crimine e indagando sulla malavita di Gotham. Ma i nostri nuovi eroi si saranno rivelati all’altezza? Scopriamolo insieme in questa recensione di Gotham Knights.
La recensione di Gotham Knights: il videogioco che ha ucciso Batman
Non vogliamo spoileravi troppo della storia, per cui proveremo a concentrarci sugli altri aspetti del gioco, dell’ambientazione e dei personaggi.
Potrete come di consueto navigare nelle varie sezioni cliccando sull’indice che vi proponiamo qui sotto.
- La storia (senza spoiler) di Gotham Knights
- Quale personaggio scegliere?
- Le conclusioni alla nostra recensione di Gotham Knights
La storia (senza spoiler) di Gotham Knights
Gotham Knights è un videogioco open world d’azione pieno zeppo di combattimenti uno contro molti (ingredienti che ovviamente ci aspettiamo da un titolo ambientato nell’universo di Batman). Il gioco è stato sviluppato da Warner Bros Montreal e pubblicato da 2K Games. Tutte le versioni per PC, Playstation 5 e Xbox sono disponibili dal 21 0ttobre.
Si tratta di un videogame che non è strettamente collegato al caro vecchio Arkham Knight, non rappresentandone di fatto il sequel. Nelle nostre prime ore di gioco ci troveremo ad affrontare sfide ed indagini che ci condurranno a capire al meglio come comportarci e come giocare di lì in poi. Il primo impatto è quindi assolutamente positivo in quanto questo rende il videogame davvero abbordabile e facile da imparare.
Man mano che il gioco prosegue e che la storia si intreccia ci troveremo ben presto a combattere contro un numero sempre più grande di fazioni pronte a contendersi il dominio di Gotham. Fra i primi che incontreremo ci saranno i Freaks guidati da Harley Quinn, ma ci saranno anche poliziotti corrotti e molte altre fazioni che via via incroceranno la nostra strada.
Il filo conduttore di Gotham Knights segue le vicende relative all’ultima indagine del cavaliere oscuro e ci condurrà sulle tracce di coloro che sono davvero coinvolti nella morte del Pipistrello. Nella storia fa presto (ma non immediatamente) la sua comparsa la Corte dei Gufi l’organizzazione criminale che sarà l’antagonista principale della Bat-famiglia. Da qui in poi ci saranno tutta una serie di risvolti narrativi che lasciamo a voi il piacere di scoprire.
Su questo filone principale si innestano poi tutte le side quest tipiche di un buon open world. Mentre conduciamo le nostre indagini potremo anche decidere di compiere i nostri pattugliamenti notturni. Questi saranno utili per migliorare le caratteristiche e gli equipaggiamenti dei personaggi, ma presto potrebbero cominciare a sembrarci un pochino troppo ripetitivi e ridondanti, cosa che potrebbe indurci a lasciarli da parte per proseguire con le missioni principali, che già di per sé sono più che sufficienti per riempire a sufficienza il tempo che decideremo di dedicare al videogame di Warner Bros Montreal.
Quale personaggio scegliere?
Il personaggio migliore in realtà non esiste. Tutto dipende essenzialmente dal nostro stile di gioco. Sappiamo che la risposta che vi stiamo dando in questa recensione di Gotham Knights potrebbe sembrare banale, ma non lo è.
Infatti, molti di noi si aspettavano di trovarsi di fronte a dei personaggi con caratteristiche molto meno equilibrate fra loro. Ci saremmo aspettati di trovarci a dover scegliere quasi forzatamente un eroe piuttosto che un altro a seconda delle situazioni e delle missioni, invece non è esattamente così.
In linea di massima, seppur qualche personaggio sia più indicato di altri in certe situazioni, si possono tranquillamente compiere le diverse sfide grossomodo sempre con lo stesso personaggio.
Detto ciò, il personaggio con cui siamo partiti noi nel gioco, rivelatosi equilibrato e versatile, è stato Robin/Tim Drake. La sua miglior dote è la furtività, che gli permette di muoversi silenziosamente per eliminare i nemici senza che nessuno se ne accorga. E quando non ci riesce poco male, perché gli viene in aiuto il suo bastone che gli permette di tenere a bada diversi nemici nel combattimento corpo a corpo. Infine è anche in grado di rendersi invisibile per 10 secondi e di creare distrazioni per i nemici.
La nostra seconda scelta è poi ricaduta su Cappuccio Rosso/Jason Todd. Qui l’equilibrio dei valori si sposta sicuramente sull’aggressività. Dotato di armi a distanza e poco propenso alle comparse silenziose, Cappuccio Rosso è un ottimo picchiatore, che se la cava egregiamente con i gruppi alternando l’uso delle mani a quello delle armi, compresa una speciale torretta che tiene a bada chiunque si avvicini mentre sta pestando nemici a grappoli. Se vi divertite a scaraventare nemici qua e là per lo schermo potrebbe essere la scelta che fa per voi.
È stata poi la volta dell’intelligentissima, leggiadra, elegante e letale Batgirl. Barbara Gordon è un personaggio che punta sulla velocità e sulla sua innata capacità di hackerare telecamere ed altri oggetti elettronici. È in grado di fare esplodere congegni nemici a distanza, di scivolare nelle vie di Gotham con una destrezza pari a quella del suo maestro e di autorigenerare la propria salute. Cosa che le permette di combattere a lungo anche nelle situazioni più difficili e nei combattimenti più cruenti. Può anche potenziare le sue statistiche di combattimento per aumentare la probabilità di infliggere danni critici.
Infine è stata la volta di Nightwing/Dick Grayson, altro personaggio abbastanza equilibrato che, probabilmente, risulta il meno divertente fra tutti da giocare in solitario ma che è invece un ottimo supporto se si gioca in cooperativo in quanto è in grado di rianimare gli alleati. Agilissimo e con doti circensi, il suo punto di forza sono i combattimenti ravvicinati con molti nemici. In queste situazioni si destreggia egregiamente passando con rapidità da un obiettivo all’altro concatenando le abilità.
Le conclusioni alla nostra recensione di Gotham Knights
Dopo avervi spiegato rapidamente e senza troppi spoiler gli ingredienti principali di Gotham Knights è il momento di chiudere la nostra recensione con i nostri commenti sugli aspetti più “tecnici”.
Partiamo subito con il dirvi che il titolo è completamente doppiato in italiano da esperti del calibro di Federico Viola e Perla Liberatori. Decisamente un punto a favore del gioco.
A livello di gameplay, il gioco è fluido e comprende una miriade di missioni primarie, utili per avanzare nella trama principale, e secondarie, saggiamente divise tra crimini giornalieri ideati da feccia quasi improvvisata e di bassa lega e crimini premeditati. Tutti questi sono generati casualmente, ma dipendono dagli indizi rinvenuti durante l’avventura principale. Ovviamente le attività criminali variano di notte in notte e questo è un elemento che: da un lato assicura una discreta varietà ai pattugliamenti, dall’altro che potrebbe indurci a non mollare nessuna sfida prima di rientrare alla base per evitare di perdere opportunità di potenziamento o indizi.
Questo succede in realtà solo per le prime tre o quattro notti. Poi ci renderemo conto che molte informazioni vengono rilasciate automaticamente col procedere della Campagna o affrontando le side quest proposte, ragion per cui ci troveremo presto a svolgere in maniera sporadica le attività più ricorrenti.
La storia è fluida ma al contempo potrebbe risultare anche un po’ debole per i fan più accaniti dell’universo DC, visto che se da un lato ci sbalza qua e là per Gotham intrecciando le nostre indagini in maniera godibile, al contempo non brilla per imprevedibilità. I personaggi sono comunque molto ben caratterizzati. Troviamo ad esempio una Barbara Gordon che da un lato mostra la sua fragilità non riuscendo a superare a pieno le diverse fasi del lutto, mentre dall’altro è una spietata spina nel fianco dei nemici quando combatte, oppure Jason Todd che è in eterna lotta con il suo caratteraccio instabile ma cerca di ambientarsi in questo gruppo di eroi per il bene della città. Un po’ come fa anche Tim Drake, in cerca di un identità e di approvazione, il tutto mentre Dick Grayson è quasi ossessionato dalla necessità di seguire le orme di Batman e diventare la guida esperta del gruppo.
In estrema sintesi possiamo concludere la nostra recensione di Gotham Knights affermando che il videogioco di WB Montreal pur non brillando per originalità nelle meccaniche è un titolo decisamente godibile, che punta tutto sulla quantità (di personaggi, sfide e missioni) e che ci coinvolgerà in lunghe indagini ed estenuanti pattugliamenti notturni alla ricerca della verità. Un titolo sul quale gli appassionati del genere potranno passare davvero molte ore divertendosi e dilettandosi a visitare gli angoli più oscuri di Gotham.
L’eredità di Batman è ora in mano vostra!