Sarò onesto, l’ultimo film dedicato della saga di Star Wars dedicata a Han Solo non mi ha minimamente convinto.
Mentre tutti sono cresciuti inneggiando a Luke, io sono sempre stato un fan sfegatato del contrabbandiere corelliano, per me Star Wars è Han Solo. E fortunatamente la delusione per Solo: A Star Wars Story è stata curata al meglio da Han Solo e Chewbacca, il nuovo volume di Oscar Ink Mondadori dedicato al personaggio reso immortale da Harrison Ford.
Già prendendo in mano il volume, si può respirare lo spirito del contrabbandiere che spara per primo. La copertina realizzata da Giuseppe Camuncoli, infatti, ritrae al meglio quelli che sono i punti fermi del mito di Solo, la sua figura e i due suoi compagni di mille avventure: Chewbacca e il Millennium Falcon.
Oscar Ink inaugura il suo viaggio nel mondo di Star Wars con Han Solo e Chewbacca!
Le storie che leggeremo in questo volume sono delle raccolte di run pubblicate in precedenza sui mensili di Star Wars, come avviene per le storie contenute nel secondo volume di Oscar Ink dedicato all’universo di George Lucas, Le Avventure di Luke Skywalker .
Inserite all’interno del nuovo canon voluto da Disney, le due storie di Han Solo e Chewbacca sono ambientate in un periodo compreso tra i primi due episodi della Trilogia Classica.
Ovviamente il nome di maggior richiamo rimane quello dello spericolato pilota corelliano, protagonista della prima storia, ovviamente affiancato dal fedele Wookie.
Nuovamente arruolato suo malgrado dalla Ribellione, il nostro Han viene coinvolto in una delle più pericolose e leggendarie gare della galassia, il Vuoto del Dragone. Naturalmente non tutto è come sembra, visto che la gara nasconde un piano più complesso per recuperare delle importanti risorse nella lotta all’Impero.
Ad avermi conquistato non è solo la storia in sè, quanto il modo in cui l’autrice Marjorie Liu abbia saputo ritrarre al meglio Han Solo. La figura di di Han Solo è una delle più complesse di Star Wars, e fuori dai film che ben conosciamo ci sono stati momenti in cui il carattere e la vita dei personaggi è andata avanti, si è sviluppata. La nuova realtà in cui son entrati Han, Leia e Luke ha inevitabilmente messo in discussione le loro certezze e il loro stile di vita. Se nei film seguiamo principalmente l’evoluzione di Luke, l’idea di un universo espanso è ideale per curare questo approfondimento.
La prima storia di Han Solo e Chewbacca è uno di questi momenti. Han ci viene presentato in una fase in cui la sua vita sembra essere messa in crisi dai recenti eventi, quasi che il tumulto nell’Impero si ripercuota nella sua vita. La sua bussola morale (ne ha una anche lui, che credete?) è messa in bilico dagli eventi di Una nuova Speranza, e la Liu ha saputo interpretare al meglio questo ingarbugliato maelstrom che anima lo spirito di Han.
La bellezza di questa storia è anche a presenza di personaggi sconosciuti che diventano punti di riflessione. Leggere la parole della pilota Loo Re Anno è stato emozionante, soprattutto quando il suo ruolo sembra esser quello di guida per Han, con un finale che ha un tocco poetico davvero suggestivo.
A rendere ancora più appassionante il primo racconto di Han Solo e Chewbacca sono i disegni di Mark Brooks (con i colori i Matt Milla e Sonia Oback). La frenesia della gara nel Vuoto del Dragone viene resa magnificamente, grazie ad una liberà della gabbia che consente a Brooks di lanciare il Millennium Falcon e le altre astronavi in mirabolanti acrobazie, con un utilizzo quasi cinematografico della sfocatura per imprimere dinamismo.
Se la prima storia di Han Solo e Chewbacca merita da sola l’acquisto del volume, di altra levatura è quella dedicata la peloso compagno di avventure di Han.
Gerry Duggan coinvolge Chewbacca in un’insolita missione di salvataggio, affiancato da una giovanissima schiava che cerca di sottrarsi ad una gang criminale in combutta con un poco amichevole ufficiale imperiale.
Divertente come storia, ma dopo avere letto della gara del Vuoto del Dragone questa avventura del Wookie ha un tono più leggero che solo sul finale riesce a dare una scossa emotiva intensa che dia alla lettura una certa rilevanza.
Phil Noto firma il comparto grafico, con una visione dell’avventura di Chewbacca avvincente e che sappia cogliere la vena ironica e divertente della missione di liberazione. La piccola compagna di avventura di Chewbe viene ritratta con la naturalezza di una ragazzina, con una serie di espressioni esilaranti esaltate da inquadrature particolarmente felici.
Han Solo e Chewbacca fa parte della nuova linea di volumi a fumetti che vanno ad arricchire la già interessante proposta di Oscar Ink. Dopo volumi come March o American Gods, avere un po’ di Forza nelle nostre librerie non può che esser positivo!