Mer 2 Aprile, 2025

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Hayao Miyazaki: i 5 migliori film del fondatore dello Studio Ghibli

In attesa dell’uscita della nuova opera di Hayao Miyazaki, ecco qui una piccola guida a quelli che riteniamo i 5 migliori film anime del maestro.

Il regista e mangaka è ormai celebre in tutto il mondo grazie alla magia che scaturisce dalle sue pellicole. Il suo grande successo è testimoniato dal fatto che nei cinema continuano a essere proiettati i suoi capolavori, ottenendo sempre un grandissimo riscontro. Basti pensare alla rassegna “Un mondo di sogni animati ” che ha scandito la scorsa estate italiana e che verrà riproposta anche quest’anno, ovviamente con opere diverse.

La magia dei film anime di Hayao Miyazaki

Oltre a questi capolavori Hayao Miyazaki ha firmato, oltre a vari cortometraggi per il Museo dello Studio Ghibli, anche alcune perle a fumetti. La prima che va sicuramente citata è Shuna no tabi, un’opera composta da 147 tavole a colori che, però, si distacca dal tipico fumetto, avvicinandosi più ad una forma didascalica (inedita nel nostro Paese). L’altro è un vero e proprio manga ed è Nausicaä della Valle del vento, da cui è stato tratto poi l’omonimo film del 1984. La trama narrata nei volumi di quest’opera si presenta molto più complessa di quella del famoso anime, sia per storia, che per temi trattati. I volumi sono stati pubblicati, e da poco ristampati, da Planet Manga (acquistabili da questo link).

Mentre il prossimo 14 luglio esordirà nelle sale giapponesi How Do You Live?, probabilmente l’ultimo lungometraggio dell’ormai 82nne regista, film attorniato da un alone di mistero e attesa dovuto al fatto che lo Studio Ghibli ha deciso di non pubblicizzare in alcun modo la pellicola, andiamo alla (ri)scoperta dei migliori film diretti da Hayao Miyazaki, almeno secondo il nostro personale giudizio.

5- Porco Rosso


Porco Rosso (Kurenai no buta – “Il maiale cremisi”) è un anime uscito nelle sale nel 1992 e liberamente ispirato al manga Hikōtei jidai scritto dallo stesso Miyazaki e pubblicato nel 1989.

La storia parla di Marco Pagot, un esperto aviatore della Regia Aeronautica Italiana che, dopo una battaglia durante la prima guerra mondiale, vive un’esperienza premorte. Miracolosamente sopravvissuto, il militare però ha mutato aspetto, diventando un uomo con la faccia da maiale. Da quel momento, la creatura gira con il idrovolante Savoia S.21 per il Mediterraneo, sgominando intere bande di pirati del cielo.

Marco dovrà quindi affrontare l’asso americano Donald Curtis, assoldato dalla banda “Mamma Aiuto”. Come si può intuire, Porco Rosso narra una vicenda molto strana, sicuramente molto differente da quelle degli altri lungometraggi anime dello Studio Ghibli, presentando tematiche adulte e molto complesse.

Il primo è sicuramente il tema del volo, nel quale il maestro inserisce la sua grandissima passione per le macchine voltanti. Si individua poi il tema della maledizione, anche se la magia come forza esoterica qui non è ben definita. La presenza poi di una protagonista femminile adolescente marca ancora di più l’abbandono di una visione del mondo diviso tra buoni e cattivi (come invece ha lo stesso Marco, sia nei confronti dei pirati, sia nei confronti del neo formato regime fascista). Oltre a tutto ciò, Miyazaki ha conferito alla figura del maiale una forte simbologia e una serie di significati che solo guardando il film potrete comprendere.

4- Principessa Mononoke


Principessa Mononoke (Mononoke-hime – “La principessa spettro”)  è stato realizzato da Miyazaki nel 1997 come suo potenziale ultimo lavoro. Il ritiro dalla carriera ovviamente non è avvenuto (come non è avvenuto con “Si Alza il Vento“), ma grazie a ciò ci è stato donato un film davvero stupendo.

La vicenda è ambientata in un Giappone fantasy del periodo Muromachi (1336 – 1573). Uno spirito cinghiale, completamente corrotto dall’inquinamento dovuto alle produzioni metallurgiche militari umane, attacca un villaggio di Emishi. Nel tentativo di salvare gli abitanti, il principe Ashitaka viene infettato dalla stessa maledizione che aveva lacerato l’animo della bestia. Inizia così viaggio del giovane che, seguendo la scia di distruzione lasciata dalla divinità, raggiungerà la “Città del Ferro” dove donne e uomini producono armi a polvere da sparo.

Ashitaka cerca quindi di fermare la distruzione della foresta iniziata da Eboshi, ma senza successo. Il principe qui si imbatte in Mononoke, una ragazza cresciuta nella foresta insieme e lupi giganti e che ha un profondo legame con la natura.

Oltre ai temi della guerra, dell’inquinamento e della forza della figura femminile (che ritornano nella maggior parte dei film di Miyazaki), qui troviamo come argomento dominante l’inevitabilità della lotta tra uomo e natura, con il primo che per sviluppare la propria civiltà tende a depredare ed esaurire delle risorse naturali.

3- La Città Incantata


Hayao Miyazaki ha diretto La Città Incantata (Sen to Chihiro no kamikakushi – “La sparizione causata dai kami di Sen e Chihiro”) nel 2001, con il film che ha vinto il Premio Oscar come Miglior film d’animazione nel 2003. ancora oggi è considerato uno dei migliori film animati della storia del cinema.

La protagonista è Chihiro, una bambina di 10 anni che, trasferendosi con la propria famiglia durante un trasloco, si perde con i genitori arrivando presso un parco giochi abbandonato. Qui verrà catapultata in un mondo popolato da spiriti, divinità e strane creature. A causa dell’ingordigia, la madre e il padre della giovane vengono trasformano in maiali. Sarà compito della ragazzina rimboccarsi le maniche e lavorare al servizio della Yubaba, l’unica in grado di sciogliere la maledizione che ha colpito i genitori di Chihiro. Nel corso di questa strana avventura Chihiro, però, dovrà cercare di non perdere sé stessa.

Ovviamente La Città Incantata si presenta molto più complesso rispetto a questa breve trama. Tra le tematiche che Miyazaki tratta nel film troviamo sicuramente la crescita personale e il primo approccio con il mondo del lavoro, cosa che innesca un processo di crescita della ragazzina. Oltre a ciò troviamo il tema del nome (o delle parole in generale) e di come il loro significato renda tangibile ogni cosa. Il maestro ha deciso di soffermarsi su questo argomento ispirato dalla saga del Ciclo di Earthsea di Ursula K. Le Guin, sua autrice preferita.

2- Laputa – Il Castello nel Cielo


Film realizzato da Hayao Miyazaki nel 1986 e che fa aperto riferimento a Laputa, l’isola immaginaria creata da Jonathan Swift  e descritta nel romanzo I viaggi di Gulliver.

La protagonista è la giovane Sheeta, principessa della perduta terra di Laputa e custode dei suoi segreti. Per questo motivo è ricercata da pirati del cielo e da una misteriosa organizzazione governativa. Durante una fuga, la ragazza viene soccorsa da Pazu, un ragazzo che sopravvive lavorando in miniera. Nel tentativo di salvarsi, i due partono quindi per un viaggio che li condurrà a scoprire i segreti celati dietro la gravipietra. Ciò li condurrà a scoprire la tecnologia dimenticata utilizzata dalla civiltà perduta di Laputa. Se è vero che i pirati bramano i tesori, cosa vorranno mai i misteriosi uomini in nero che danno la caccia a questa potenza nascosta?

Come in molti film del maestro Miyzaki, in Laputa – Il Castello nel Cielo (Tenkū no shiro Rapyuta) ritorna il tema della guerra e della distruzione che questa porta, accompagnata dall’importanza della preservazione del patrimonio naturale.

1- Il Castello Errante di Howl


Al primo posto tra i migliori film di Hayao Miyazaki, Il castello errante di Howl(Hauru no ugoku shiro) del 2004 è un anime ispirato all’omonima serie di romanzi di Diana Wynne Jones. La presentazione di questo lungometraggio è stata concomitante alla premiazione del maestro con il Leone d’oro alla carriera. Attualmente il maestro rimane l’unico regista di film d’animazione ad aver ricevuto tale onorificenza.

La protagonista è Sophie, una diciottenne che vive tranquilla in una amena cittadina lavorando nel negozio di cappelli di famiglia. Tuttavia, però, l’intero mondo è scosso da un tremendo conflitto, guerra che sta impegnando tutte le forze militari e magiche del paese.

Durante una parata militare la ragazza viene avvicinata dallo stregone Howl, che la salva da dei soldati poco raccomandabili che la stavano infastidendo. Ciò scatena l’ira della Strega delle Lande che lancia verso Sophie una tremenda maledizione facendo invecchiare di colpo la ragazza.

Sophie, rassegnata ormai alla vecchiaia, si ritrova quindi a lavorare come donna delle pulizie nella strana dimora di Howl, un castello che si muove e che se ne va in giro per il mondo. Sophie scoprirà lo strabiliante potere del mago e si innamorerà di lui, con i due che si aiuteranno a vicenda.

Oltre al tema della devastazione della guerra, qui Miyazaki tratta il tema della vecchiaia, della magia e della bellezza della quotidianità.