Heavy Metal Machines, motori, armi e musica d’atmosfera per prendersi a sportellate come non ci fosse un domani
Nella mia adolescenza videoludica ci sono stati due titoli automobilistici che mi hanno fatto letteralmente andare fuori di boccia: Carmageddon e Demolition Derby. Nessun simulazione, niente tattiche di box o simili, storia semplice se non assente. Che rimane? Il gameplay, il sano divertimento, con una giusta dose di sarcasmo e quel pizzico di violenza. Sono passati anni, e un’eco di queste sensazioni le ho ripescate, quasi casualmente, in un giochino free-to-play: Heavy Metal Machine.
Arrivato da un po’ di tempo su Steam, il titolo F2P di Hoplon si prefigge di metterci al volante di mezzi attrezzati per affrontarsi in brutali scontri in cui ogni mossa è concessa, non ci sono scorrettezze ma solo colpi vincenti. E più nemici si eliminano nel frattempo, meglio è!
La base del gameplay è un ‘cattura la bandiera‘, con una bomba messa al centro della mappa di gioco, ordigno che va recuperato e , tramite un tortuoso percorso, portato nella base nemica per farla saltare in aria. Ovviamente, i nostri nemici hanno lo stesso obiettivo, e se non arriveranno prima di noi alla bomba, potete star tranquilli che faranno di tutto per ostacolarci!
Se nei classici cattura la bandiera l’oggetto del contendere è una preziosa reliquia da proteggere ad ogni costo, in Heavy Metal Machine anche quest’ultima è utilizzabile come un’arma, non solo per distruggere la base nemica! Lanciandola contro i nostri avversari, la bomba causerà una massiccia dose di danni, rimanendo poi sul terreno di gioco per venire prontamente recuperata e portata alla sua meritata destinazione!
Heavy Metal Machines ha questo concept apparentemente semplice per un semplice motivo: punta tutto sul dinamismo. E fa dannatamente bene. Il vero cuore di questo videogioco è la sportellata vincente, il combattimento on the road che incarna pienamente lo spirito del titolo. Ogni giocatore si troverà a selezionare un mezzo appartenente ad un categoria (Supporto, Intercettore, Trasporto) con il quale fare il suo sporco lavoro in sostegno del proprio team.
Ogni mezzo ha a disposizione tre attacchi, di cui uno dalla potenza devastante e dalla lenta ricarica. Il perfetto utilizzo di queste armi è la chiave della vittoria, specialmente per la categoria Supporto, che è il vero ago della bilancia della battaglia. Dato l’ingente quantitativo di violenza (e conseguenti danni) avere un aiuto sottoforma di penalità inferte all’avversario (come rallentamenti o danni cumulabili nel tempo) e cure alla bisogna diventa essenziale!
Man mano che si gioca, Heavy Metal Machines permette di potenziare il nostro mezzo grazie ai rottami che acquisiamo combattendo. Questa moneta in-game può essere utilizzato per migliorare le armi, rendere più resistente il nostro mezzo o entrare in possesso di booster. L’aspetto interessante è questi upgrade verranno fatti anche in game, specialmente all’inizio di ognuna delle tre manche di gioco di una partita.
È innegabile l’approccio da MOBA di Heavy Metal Machine, ma contrariamente ad altri prodotti, il titolo di Hoplon offre al giocatore una scarica di adrenalina continua, oltre un design decisamente accattivante. Il look dei mezzi risente pesantemente dell’influenza di Mad Max, con delle evidenti ispirazioni a decorazioni e chassis usati; se a questo uniamo anche una linea cartoonesca nella grafica, con l’aggiunta di colori sgargianti che vengono ulteriormente valorizzati nelle esplosioni, si ottiene un giochino semplice ma dal forte tasso di divertimento.
All’inizio, giocare a Heavy Metal Machines è stato un po’ ostico per i comandi, almeno per me abituato al classico sistema WASD; per sopravvivere alle battaglie dovremo capire in fretta che acceleratore e freno sono i due tasti del mouse, e che la direzione la daremo puntando il nostro mouse. I tasti Q,W ed R semineranno dolore e distruzione, la E serve per il turbo e la spacebar viene utilizzata per la bomba. Una volta imparati questi quattro comandi, si inizia a fare sul serio e ci si diverte da morire!
Va premiato anche lo sforzo di Hoplot di aver dato a Heavy Metal Machines uno spirito F2P vero, limitando le transazioni economiche al solo aspetto cosmetico, in modo da mantenere equilibrato lo scontro, senza favorire chi vuole investire denaro nel titolo. Heavy Metal Machines è una nuova dimostrazione di come sia possibile trovare titoli interessanti (abbiamo già visto proposte come Dreadnought o Ghost in the shell: Stand alone complex) che garantiscano divertimento a costo pari a zero, rendendo possibile godersi un buon videogioco ad ogni tasca!
