Ven 27 Dicembre, 2024

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House of the Dragon: la quarta stagione sarà anche l’ultima per la serie di HBO

House of the Dragon si concluderà con la quarta stagione, dopo un mix di attesa e malcontento per il mite finale della seconda stagione. Il co-creatore e showrunner Ryan Condal ha condiviso questi dettagli durante una conferenza stampa, come riportato da The Hollywood Reporter, in cui ha risposto alle domande sulla direzione dello show.

Condal ha chiarito che la serie, che ha debuttato con otto episodi nella seconda stagione, probabilmente si concluderà dopo quattro stagioni, contraddicendo le precedenti speculazioni su una durata di cinque stagioni. Ha sottolineato che l’intera trama è stata pianificata dopo la prima stagione e che l’inizio della produzione della terza stagione è previsto per l’inizio del prossimo anno.

Parlando del finale di House of the Dragon 2, Condal ha spiegato che la decisione di rimandare alla terza stagione l’attesissima “Battaglia del Condotto” è stata in gran parte dovuta a problemi logistici, affermando: “Una delle sfide del fare televisione a qualsiasi livello è che nessuno ha tempo e risorse infinite. Quando si cerca di montare lo show, che richiede un’enorme quantità di risorse, costruzioni, armature, costumi, effetti visivi… stiamo cercando di dare a The Gullet (Il Condotto) – che è probabilmente è il secondo evento d’azione più atteso di Fuoco e Sangue – il tempo e lo spazio che merita”.

E ha continuato: “Stiamo costruendo l’evento che avverrà a breve in termini di narrazione, e dovrebbe essere la cosa più grande che abbiamo realizzato finora. Volevamo solo avere il tempo e lo spazio per farlo a un livello tale da emozionare e soddisfare i fan nel modo in cui meritava. Volevamo anche creare una certa attesa. Quindi mi scuso per l’attesa, ma… con il team che abbiamo messo insieme, riusciremo a ottenere una grande vittoria con La battaglia del Condotto”.

house of the dragon 2

House of the Dragon si fermerà con la quarta stagione, ma non sarà la fine per Game of Thrones

La serie, prequel di Game of Thrones, mira a mantenere un legame con il suo successore attraverso i fili narrativi e la tradizione condivisa, concentrandosi in particolare sull’ascesa e la caduta della dinastia Targaryen. L’inclusione di Daenerys nel finale serve a creare un ponte tra le due narrazioni, illustrando la natura ciclica della profezia all’interno della stirpe Targaryen.

Condal ha anche toccato i temi più ampi della serie, riflettendo sull’interpretazione della profezia e sul suo impatto su chi detiene il potere. House of the Dragon, ha sottolineato, continua la tradizione del suo predecessore nell’esplorare i pericoli del potere assoluto e gli esiti complessi e spesso tragici delle promesse messianiche.

“La cosa che ci interessa molto come narratori è l’idea di come la profezia e questi ideali messianici che vediamo sempre in storie come questa – in Harry Potter, in Star Wars – (c’è un) ‘Prescelto’ che ci salverà da tutto. Il Portatore di Luce, il Principe Promesso, il modo in cui queste idee vengono interpretate nel mondo di George – che tutti conosciamo grazie alla sua narrazione che ci ha portato fino ad oggi – è che queste cose sono molto raramente in bianco e nero, o una cosa o l’altra, e spesso possono essere un ammonimento su come idee come queste vengono interpretate dalle persone al potere”, ha spiegato Condal.

Con la produzione in corso, la serie intende offrire una conclusione soddisfacente alla sua esplorazione del potere, della profezia e del peso storico del regno dei Targaryen. Mentre House of the Dragon procede verso la quarta stagione, che sarà quindi anche la stagione finale, i fan potranno presto ammirare anche il nuovo spin-off di Game of Thrones, mostrato per la prima volta in video in queste ore.

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