Arriva in Italia la traduzione I am a hero in Nagasaki e riprende la (solita) battaglia contro gli zombie
J-POPย porta in Italia un nuovo spin-off del manga psico-thriller zombie I am a hero di Kengo Hanazaw.
Questa volta lโapocalisse zombie si sposta a Nagasaki, dove conosciamo Yamada, ragazzo in fuga tanto dagli zombie quanto da se stesso, e Aya Nirei, una sua compagna di scuola e membro del club di kyudo, il tiro collโarco tradizionale giapponese.
Mentre le notizie del contagio batteriologico di Tokyo iniziano ad arrivare anche nella cittร di Nagasaki, incontriamo Yamada, un giovane ragazzo appassionato di fotografia e amante della solitudine.
Dietro a questo desiderio di solitudine si nasconde perรฒ un forte senso di sfiducia verso il prossimo che si manifesta in visioni che perseguitano Yamada facendogli vedere le altre persone come dei mostri.
Inizia cosรฌ un viaggio quasi onirico dove le visioni di Yamada si alternano e si fondono coi segni dei primi focolai dellโepidemia.
Sarร la forte e determinata Nirei ad aiutareย Yamadaย ad affrontare le sue paure e a mettersi in salvo dagli zombie che ormai infestano anche la cittร di Nagasaki ma, per riuscirci,ย Yamada dovrร imparare di nuovo a fidersi mentre Nirei dovrร superare i suoi sensi di colpa.
Insieme i due ragazzi attraverseranno la cittร per imbarcarsi alla volta di unโisola ritenuta disabitata. Qui scopriranno a loro spese che non solo lโisola non รจ disabitata ma che dovranno difendersi tanto dagli zombie quanto dagli altri esseri umani.
Una classica storia zombie
I am a hero in Nagasaki, conferma sicuramente lโinteresse del pubblico giapponese verso il tema dei non morti e si pone nel piรน classico e ormai affollato dei filoni zombie, ย racchiudendo nei suoi otto capitoli gli elementi piรน tradizionale di questo tipo soggetto narrativo.
Lโincredulitรก delle persone alle prime notizie del contagio, la disperazione nel vedere i propri amici trasformati in mostri famelici e la deriva etica e sociale che colpisce i sopravvissuti, sono tutte situazioni che Kensuke Nishida, che cura storia e disegni di questo volume, evidentemente ben conosce e che ricrea in chiave manga, dando vita a situazioni tanto bizzarre quanto eccessive, ma forse neanche troppo assurde per descrivere unโapocalisse zombie in chiave nipponica.
Questi elementi fanno poi da sfondo al viaggio interiore che i protagonistiย devono affrontare, che resta sicuramente lโaspetto principale della trama.
Tanto la sfiducia di Yamada verso gli altri per le delusioni subite da chi si fidava, quanto il senso di colpa di Nirei per non esser stata lโeroina che voleva essere, anche se non rappresentano temi molto originali, dominano infatti il racconto, delle volte anche in maniera eccessiva, penalizzando in parte il flusso della narrazione.
Se dal punto di vista della storia Nishida mostra quindi qualche opportunitร sia dal punto di vista dellโoriginalitร che della scorrevolezza del racconto, i disegni restano sicuramente il punto di forza di I am a hero in Nagasaki, rendendo alla perfezione tutte le situazioni affrontate durante lo svolgersi degli eventi. Un’ulteriore nota di merito va poi alle belle tavole a doppia pagina.
In conclusione I am a hero in Nagasaki รจ un manga che ben racconta, nuovamente, l’oramai stereotipata apocalisse zombie e che s’inserisce alla perfezione sia per lโambientazione che per la resa grafica, nel filone di I am a hero.
Resta solo il dubbio di quanto, questo tipo di narrazione, arricchisca e diverta il lettore con una storia per molto versi giร sentita.