Sembra pazzesco pensarci oggi ma c’è stato un tempo in cui Tommy Lee Jones, protagonista insieme ad Harrison Ford nel film anni ’90 de Il Fuggitivo, sulla carta avrebbe dovuto essere il cattivo.
Il Fuggitivo è arrivato per la prima volta sugli schermi con la serie televisiva del 1963, con David Janssen nei panni di Richard Kimble, un medico molto rispettato che è stato arrestato per l’omicidio della moglie senza aver commesso il crimine. Il dottor Kimble sfugge alla custodia e si dà alla fuga alla ricerca del vero assassino, sperando di vendicare la moglie e di dimostrare la propria innocenza. Tutto ciò che sa è che l’assassino ha un braccio solo. Nel frattempo, il tenente Philip Gerard (Barry Morse) viene incaricato di catturare il presunto medico criminale e di riportarlo in carcere per essere accusato. È una storia che funziona e che è diventata un grande film di successo nel 1993, con Harrison Ford nel ruolo del dottor Kimble e Tommy Lee Jones nel ruolo del ribattezzato Sam Gerard, un U.S. Marshal.
Il film, diretto da Andrew Davis e scritto da David Twohy e Jeb Stuart, fu candidato a sette premi Oscar, tra cui quello per il miglior film. Jones vinse come miglior attore non protagonista e furono soprattutto il suo carisma e l’intesa sullo schermo con il protagonista ferito e addolorato a far sì che il film passasse da un semplicemente buono ad avvincente. Ma la sceneggiatura originale prevedeva una svolta assurda che avrebbe reso il Sam Gerard di Jones molto meno simpatico.
Secondo quanto riportato dall’ultimo numero di Empire Magazine, in occasione del 30° anniversario del film, il regista Andrew Davis è stato assunto per dirigere il film e ha dichiarato che la sceneggiatura che gli è stata consegnata includeva uno strano colpo di scena:
“Gerard aveva assunto l’uomo con un braccio solo per uccidere Kimble, dopo che quest’ultimo aveva sbagliato un’operazione sulla moglie di Gerard. Non aveva senso, ma Harrison si era impegnato nel film e il suo punto di vista era: ‘Ehi, aggiusteremo la sceneggiatura’”.
Davis odiava l’idea che questo colpo di scena facesse ricadere la colpa sul personaggio del dottor Kimble, e voleva che la storia lo mantenesse innocente. Così il regista chiamò sua sorella Josie, un’infermiera, e lei suggerì il tema del film. Davis ha ricordato che:
“Ho detto: “Josie, cosa potrebbe fare un medico che lo metterebbe in un mare di guai?”. Lei parlò con un giovane e brillante specializzando del suo ospedale, che disse: “E se ci fosse un nuovo farmaco pericoloso sul mercato e il medico dicesse che questo farmaco è una cazzata?”. Così, quella è diventata la trama”.
È stato un ottimo modo di affrontare la storia, che l’ha resa attuale e pertinente, mantenendola avvincente ed emozionante per il pubblico.
Forse è il caso di rivedere il Fuggitivo un’altra volta sperando che Tommy Lee Jones, nel frattempo, abbia mantenuto la sua parte da bravo ragazzo.