Il produttore Jerry Bruckheimer (Pirati dei Caraibi) sta lavorato ora allo sviluppo de Il Mistero dei Templari 3 (National Treasure 3) per la Disney, e ha svelato in una recente intervista che, in questo momento, la produzione si sta sta occupando della sceneggiatura che presto verrà consegnata a Nicolas Cage.
Nonostante il progetto non abbia ancora ricevuto luce verde, Bruckheimer spera che il sequel venga realizzato. “Stiamo lavorando alla sceneggiatura in questo momento. Speriamo che a (Cage) piaccia, ma è davvero buona” ha dichiarato lo storico produttore. “Quindi penso che glielo consegneremo a breve”.
Questo progetto è separato dalla serie TV in fase di sviluppo per Disney+ ambientata nel franchise popolato dalla famiglia Gates e dai tanti tesori mai scoperti della tradizione americana. Il sequel si concentrerebbe ovviamente sul personaggio di Cage, Benjamin Franklin Gates, ma non abbiamo informazioni riguardo alla storia del terzo film.
All’inizio di quest’anno, all’attore era stato chiesto se ci sarebbe stato un Mistero dei Templari 3 durante una sessione di domande e risposte su Reddit. Cage ha risposto: “No, la priorità era trasformarlo in uno show televisivo, quindi direi probabilmente di no”.
E quando all’attore, in precedenza, era stata fatta la stessa domanda in un’intervista con GQ, Cage aveva detto: “Il telefono ha smesso di squillare. Era come, ‘Cosa vuoi dire che non stiamo facendo National Treasure 3? Sono passati 14 anni, perché no.’ Bene, l’Apprendista stregone non funziona e Ghost Rider non vendeva davvero i biglietti e Drive Angry era così così”.
Da allora le cose sono molto cambiate e nel corso degli ultimi mesi si è parlato davvero tanto de Il Mistero dei Templari 3, con Cage che riceverà ovviamente presto quella telefonata. Ma non solo.
I creatori della serie Disney+ sperano ancora di poter far apparire Cage nello show, con la co-creatrice Marianne Wibberley che ha spiegato: “Pregheremo, imploreremo e faremo qualsiasi altra cosa. Lo avremo per due secondi. È il nostro attore preferito tra tutti. Lo avremmo voluto come Ben Gates prima che diventasse Ben Gates. Era la nostra prima scelta”.