La pandemia Covid-19 ha colpito duramente tutte quelle attrazioni che, in situazioni normali, sono meta di centinaia di migliaia di visitatori come il famoso Museo Ghibli.
Costretto a una lunga sosta da ormai un anno, il museo nato per celebrare le opere e l’immaginario creato dallo Studio Ghibli non solo ha visto le sue entrate economiche praticamente azzerarsi, ma necessita anche di alcuni interventi manutentivi al fine di preservare la struttura in cui ha sede e salvaguardando anche la prosecuzione dei lavori per il Ghibli Park.
Dalla città di Mitaka arriva un piano economico per aiutare il Museo Ghibli
Mitaka, la città della prefettura di Tokyo che ospita il Museo Ghibli, ha annunciato il suo piano di aiuti a favore del museo al fine di contrastare gli effetti negativi dovuti alla chiusura a causa del coronavirus.
Nel corso della seconda riunione generale del consiglio comunale della città non solo è stato varato un pacchetto di aiuti economici, ma si sta cercando di raccogliere fondi per circa 10 milioni di yen (circa 75.000 euro) tramite il programma Furusato Nozei del governo centrale giapponese, noto anche come “sistema fiscale a sostegno della città natale”.
Con il Furusato Nozei, infatti, l’amministrazione pubblica nipponica permette ai cittadini di donare delle somme a favore di qualsiasi regione giapponese, con la possibilità di ricevere in cambio beni o produzioni artigianali tipiche di quella zona, potendo contare anche su una tassazione agevolata sull’acquisto di questi prodotti.
Furusato Nozei pro Museo Ghibli
Di queste speciali agevolazioni fiscali ne avevamo parlato in precedenza nell’articolo riguardante il busto di Ken il Guerriero da 1200 euro che era possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi.
A tutti coloro che effettueranno una donazione a favore dello Studio Ghibli, la città Mitaka City invierà un esclusivo biglietto di ringraziamento, anche se non è da escludere che i benefattori possano ricevere dei nuovi prodotti del merchandise ufficiale del museo che saranno disponibili a partire da questo mese.
Siamo certi che i giapponesi, e non solo, saranno lieti di aiutare Totoro e compagni, a prescindere dalle agevolazioni fiscali.