Dopo il successo di film acclamati dalla critica come The Witch, The Lighthouse e Nosferatu, Robert Eggers è stato ora confermato per scrivere e dirigere il sequel del film cult di Jim Henson del 1986, Labyrinth, per la TriStar Pictures, come riportato da Deadline.
L’originale Labyrinth aveva come protagonista Jennifer Connelly nel ruolo di Sarah, un’adolescente che viaggiava in un labirinto magico per salvare il fratello rapito da Jareth, il Re dei Goblin, interpretato da David Bowie. Sebbene il film non abbia avuto successo al botteghino, guadagnando solamente 34 milioni di dollari a fronte di un budget di 25 milioni, il suo fascino duraturo è cresciuto nel corso dei decenni attraverso l’home video e le trasmissioni televisive. È diventato un amato classico di culto, che ha spinto i fan a chiedere ormai da molti anni un sequel.
Nonostante i numerosi tentativi passati di rivisitare il mondo di Labyrinth, i progetti precedenti, compresi quelli guidati da Fede Álvarez e Scott Derrickson, non si sono concretizzati. Ora, però, le cose stanno cambiando.
Dopo il successo di Nosferatu, Robert Eggers scriverà e dirigerà il sequel di Labyrinth, il film cult del 1986
Eggers co-scriverà il sequel con il poeta islandese Sjón, suo collaboratore in The Northman e nel prossimo Werwulf. I dettagli sulla trama sono stati tenuti strettamente nascosti, anche se è stato confermato che il nuovo film sarà un sequel e non un remake. Le speculazioni riguardano il modo in cui Eggers gestirà l’eredità del film di Henson, in particolare per quanto riguarda la sua miscela di bizzarria e oscurità di fondo. L’adattamento di Labyrinth pone infatti sfide uniche. L’iconica interpretazione di Bowie nel ruolo di Jareth sarà impossibile da replicare, poiché il leggendario artista è scomparso nel 2016. Henson, creatore del film e altra figura fondamentale, è morto invece nel 1990.
Tuttavia, Eggers sembra avere una posizione unica per portare avanti l’eredità del film. I suoi film si rifanno spesso al folklore europeo, una fonte che si allinea alle radici mitiche del Labyrinth originale. Il suo impegno a privilegiare gli effetti pratici rispetto alla CGI potrebbe anche migliorare l’autenticità visiva della pellicola, rimanendo fedele all’approccio di Henson.
Con l’inizio della produzione, cresce l’attesa per il modo in cui Eggers porterà la sua visione a uno dei film fantasy più iconici degli anni ’80. I fan dell’originale terranno indubbiamente d’occhio il modo in cui Eggers reimmaginerà questo mondo mantenendo il suo fascino distinto.