Termina la battaglia legale durata 5 anni tra Warner Bros. e gli eredi di Tolkien, incentrata sullo sfruttamento digitale della saga de Il Signore degli Anelli
La grande battaglia del nostro tempo, infine, è terminata.
Queste sono le parole che avrebbe usato Gandalf per descrivere la fine della battaglia legale, che imperversa ormai da 5 anni, tra Warner Bros. e gli eredi di J.R.R. Tolkien, legata allo sfruttamento dei diritti digitali de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli.
Dopo una causa da 80 milioni di dollari, intentata nel 2012 ai danni di Warner Bros. e alla New Line Cinema dalla Tolkien Estate e dalla casa editrice HarperCollins, l’Hollywood Reporter ha diffuso online nella giornata di ieri le dichiarazioni di un portavoce della Warner, che sembrano concludere definitivamente la questione:
Le parti coinvolte sono felici di aver raggiunto un accordo amichevolmente e sperano di continuare a lavorare insieme in futuro.
La lotta per lo sfruttamento dei diritti era nata poiché, secondo gli eredi dello scrittore, l’accordo tra le parti prevedeva solamente lo sfruttamento delle opere per prodotti tangibili e merchandise vario, e non attraverso lo sfruttamento digitale di prodotti come, ad esempio, i videogiochi basati sulla saga, ritenuti dalla famiglia “estremamente offensivi“.
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Fonte: Hollywood Reporter
