Il telescopio spaziale James Webb, che la comunità scientifica mondiale considera il successore di Hubble, è stato lanciato con successo nella giornata di ieri dal Kourou Space Center, lo spazioporto dell’ESA nella Guyana francese.
Trasportato in orbita dal razzo Ariane 5, il telescopio frutto della collaborazione tra NASA, ESA e Agenzia Spaziale Canadese si è separato dal vettore dopo circa 26 minuti dal lancio iniziando la sua missione la sua missione alla scoperta delle origini e dei segreti dell’Universo.
Il lancio del rivoluzionario telescopio spaziale James Webb
Come specificato dalla scienziata italiana Antonella Nota, associate director per la European Space Agency dello Space telescope science institute, ovvero colei che ha seguito e coordinato le operazioni per conto dell’Agenzia Spaziale Europea, tra circa un mese il telescopio spaziale James Webb raggiungerà uno dei cinque punti di Lagrange distante circa 1,5 milioni di km dalla Terra. Si tratta di punti nello spazio dove le forze gravitazionali di due oggetti celesti si bilanciano e permettono a un corpo di piccola massa di mantenere una posizione fissa rispetto agli altri due (che in questo caso sono il Sole e la Terra).
Fra tre giorni lo scudo termico del telescopio inizierà a dispiegarsi, mentre l’undicesimo lo specchio secondario inizierà il suo posizionamento finale. Infine, tra il 13° e il 14° giorno dal lancio avverrà l’assemblaggio dello specchio primario, struttura di 6,5 metri di diametro composto da 18 esagoni.
Il rilascio di #Webb in orbita da parte di #Ariane5 – Questa la spettacolare Immagine Astronomica del Giorno @apod https://t.co/gxn4XkAcEI@esa @ESA_Webb @esascience @NASA @csa_asc @CNES @ASI_spazio https://t.co/4arvBmcCKm
— ESA_Italia (@ESA_Italia) December 26, 2021
Sempre dalle parole scienziata veneziane, che ha lavorato per molto tempo con Hubble, apprendiamo che il nuovo telescopio spaziale è qualcosa di rivoluzionario per l’astronomia e per la comprensione dell’Universo:
Webb sarà una rivoluzione. Hubble, con uno specchio di 2,4 metri di diametro, ha fotografato galassie appena 400 milioni di anni dopo il Big Bang. Ora Webb, che ha uno specchio di sei metri e mezzo ed è 100 volte più potente, vedrà galassie fino a 100 milioni di anni dopo il Big Bang.
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— Antonella Nota (@NotaAntonella) December 25, 2021