Dopo tre mesi di attesa, finalmente lโavventura di Dragonero iniziata con Lโinvasione delle tenebre รจ giunta alla sua conclusione con Il tempio perduto. Per quanto sia stato duro attendere di poter leggere nella sua completezza questo racconto estivo, bisogna riconoscere a Stefano Vietti di premiato i lettori pazienti con una storia che apre a successivi sviluppi, capaci di dare una nuova carica al mondo di Dragonero.
Il tempio perduto nasconde l’ultima speranza per Ian e i suoi compagni per fermare l’avanzata degli Abomini
Come anticipa Luca Barbieri nelle sue Cronache dellโErondar, in autunno arriveranno nuovi sconvolgimenti nel modo dellโErondar. Annuncio che รจ stato anche rilanciato da una presenza sulle pagine social dei membri del tema Dragonero, che hanno stuzzicato la curiositร dei lettori con unโimmagine criptica ma piรน che sufficiente per far drizzare le antenne ai lettori. Ennesima dimostrazione, come se ce ne fosse bisogno, di come lโimpostazione narrativa di Dragonero sia particolarmente scandita e curata, senza lasciare nulla al caso.
Il tempio perduto, assieme a Lโinvasione delle tenebre e Prigioniero delle ombre, potrebbe rivelarsi in futuro un punto focale dei passaggi che stanno nuovamente sconvolgendo lโErondar. Giร con la Saga delle Regine Nere era stato mostrata una costruzione dellโevento non fine a sรฉ stesso, ma dipanata allโinterno del racconto complessivo di Dragonero. Scelta ottima, che non solo avvince il lettore alle avventure dei protagonisti, ma che ha permesso agli autori di creare un mondo vivo e profondo.
Come รจ ormai evidente, dopo la Saga delle Regine Nere, lโErondar รจ profondamente cambiato, ed i mutamenti non sono ancora terminati. Anzi, dal tono degli ultimi episodi, รจ divenuto chiaro come la fine della guerra che ha sconvolto lโErondar non sia stata ancora pienamente esplorata nelle sue reali conseguenze.
Storie come quella che unisce Il tempio perduto, Prigioniero delle ombre e Lโinvasione delle tenebre vanno lette con molta attenzione, perchรฉ contengono i piccoli dettagli che, in seguito, esploderanno nelle menti dei lettori quando avranno pieno compimento.
Il tempio perduto ha tutte queste potenzialitร , riuscendo nellโintento principale di portare a compimento questa trilogia estiva. Vietti riesce a creare una sinergia perfetta tra la trama orizzontale e quella verticale di Dragonero, unendola tramite un aspetto essenziale: lo spirito dei personaggi.
Le conseguenze del crollo dellโImpero Erondariano hanno avuto inevitabili ripercussioni per Ian e compagni. Osservando le loro azioni e facendo attenzione ai dialoghi, si assiste ad una sorta di perdita dellโinnocenza da parte dei protagonisti. Dopo averci abituati a veder Ian, Gmor e Sera come eroi ideali, capaci di sopportare sfide ed avversitร rimanendo fedeli al loro animo profondamente buono, ora ci viene mostrato con un certo realismo come le ferite accumulate dai loro animi stiano presentando il conto.
Lโinvasione degli abomini non รจ solamente una minaccia di oscuritร che incombe sullโErondar, ma รจ anche una personificazione del mutamento dei personaggi, costretti ad accettare che per affrontare certe sfide sia necessario lasciarsi alle spalle lโidealismo dellโeroe, e riconoscere che certe situazioni possono venire affrontate solamente cambiando le regole di ingaggio.
La scelta di utilizzare un necromante come Esiax per fermare gli abomini รจ dettata dalla necessitร del momento, ma viene da chiedersi se in precedenza i nostri eroi avrebbero mai accettato di utilizzare certe armi. Eppure, in questo nuovo Erondar, piagato e in assestamento, le vecchie regole sono crollate e serve adeguarsi alle nuove minacce se si vuole dare una speranza. Come direbbe King, โil mondo รจ andato avantiโ, e ora tocca a Ian. Gmor e agli altri dimostrare di aver compreso come muoversi in questo nuovo mondo.
Leggendo il numero di agosto di Dragonero, sembra che la lezione sia stata duramente appresa. Onestamente, da Ian, dopo il suo passato nelle schiere della banda di Senzanima, mi aspettavo che ad un certo punto accettasse di dover scendere a compromessi, ma veder una reticenza mai del tutto doma รจ appassionante, ribadisce quel suo aspetto di eroe che accetta malvolentieri nuove esigenze, senza voler rinunciare del tutto al suo spirito piรน puro.
Chi invece mi ha sorpreso รจ stato Gmor. Lโorco, nonostante il suo aspetto bellicoso, si รจ sempre rivelato uno spirito poetico e piรน incline alla comprensione che alla violenza. Vedendolo in Il tempio perduto accettare un certo evento senza battere ciglio, anzi sostenendo una decisione discutibile, mi ha lasciato con una certa inquietudine, la prova tangibile che la situazione nellโErondar sta prendendo una china oscura, se persino gli animi piรน buoni iniziano ad accettare certe scelte difficili.
Questo non significa che Vietti ed Enoch stiano tradendo il cuore dei personaggi, ma che stanno inserendo un ulteriore elemento di evoluzione per questi eroi, con un pizzico di realismo. La familiaritร con un personaggio non deve trasformarsi in staticitร , bisogno consentire ad ambientazioni e protagonisti di evolversi, di reagire alle sollecitazioni che si innescano con le storie. Dragonero, sotto questo aspetto, รจ da sempre ben saldo su questo principio, con piccoli meccanismi che vengono costruiti e messi in moto al fine di mostrare il loro impatto al momento giusto.
Soprattutto, non bisogna lasciare nessun personaggio nel ruolo di intoccabile. Il tempio perduto dovrebbe esser riletto piรน volte per cogliere alcune sfumature dei dialoghi dei personaggi. Esiax รจ nominalmente il villain, il male necessario per vincere questa battaglia, ma nelle sue parole si insinua una lezione preziosa: non tutto รจ come sembra. Se Ian e Gmor dubitano di lui per via delle indicazioni di Alben, รจ altrettanto vero quanto detto dal necromante: tutti hanno un lato oscuro di cui non parlano. E se anche Alben non fosse cosรฌ positivo come ci viene fatto credere?
Secondo Vietti ed Enoch, anche il Luresindo ha i suoi segreti da custodire, i suoi scheletri dellโarmadi. Se riusciremo mai a vederli dipende come il duo di autori vorrร sviluppare ulteriormente il comparto di maghi di Dragonero. Di sicuro, Aura sta giร mostrando ampiamente il suo ruolo di elemento di rottura con la tradizione magica dei Luresindi, assumendo la forma di una nuova interpretazione della magia che sia in linea con il nuovo Erondar.
E magari questo autunno sarร il momento in cui verranno rivelati questi nuovi interrogativi. Per ora possiamo gustarci quanto di buono giร in moto, tramite storie come questa lunga avventura estiva.
Per farlo, come sempre, uno strumento essenziale sono i disegni di un team artistico strepitoso.
Giuseppe De Luca, autore della maggior parte delle tavole di Il tempio perduto. Il suo tratto interpreta la carica emotiva della storia di Vietti con precisione ed empatia, valorizzando le espressioni dei volti con incredibile empatia. Lโutilizzo delle ombre sui visi dei protagonisti, specialmente di Exias, รจ perfetto. Una bravura, quella di de Luca, che si estende anche alle ambientazioni, specialmente quando si tratta di ritrarre lโavamposto umano ai confini della foresta. Fermatevi a guastarvi ogni singolo dettaglio di questa tavola, Perchรฉ รจ di una maestria unica, fa respirare lโumido della foresta promettendo grandi avventure.
Piรน nervoso e dinamico il contributo di Fabrizio Galliccia, autore delle tavole del combattimento centrale per lโintera vicenda. Galliccia mostra una buona padronanza del dinamismo dei corpi e delle tensioni muscolari, realizzando tavole appassionanti e cinetiche, in cui la disperazione e la determinazione di Ian passano dalla punta della sua spada sino al suo volto.
Giuseppe Matteoni realizza una copertina magnifica, che incarna al meglio lo spirito avventuroso di questo capitolo finale della trilogia estiva di Dragonero. Lo scorcio di foresta ritratto, i guerrieri in agguato e Ian teso verso una minaccia inattesa fuoricampo sono il modo ideale per spingere un lettore a sfogliare lโalbo.
La lettura di Il tempio perduto รจ anticipata, come sempre, da Luca Barbieri, puntuale nel darci le indicazioni necessarie per gorderci al meglio lโalbo, compreso quale storia precedente recuperare per comprendere al meglio i passaggi essenziali di questa trilogia.ย Immancabile la presenza di Marina Sanfelice, con la sua delicata ma onnipresente arte, che dona โvoceโ ai protagonisti.
Concluso questa lunga avventura estiva, lโappuntamento con Dragonero รจ ora per il 10 settembre, con lโuscita di La dama delle lacrime.
E ricordate: Diverso รจ il passo, uguale รจ il cuore.