Gio 14 Novembre, 2024

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Independence Day: Rigenerazione – Meritiamo l’occupazione aliena?

Independence Day: Rigenerazione – Recensione

Quando Independence Day uscรฌ nel 1996, le cose erano diverse. La CGI era nel suo periodo fiorente, e le pellicole hollywoodiane stupivanoย con effetti speciali che, con poco,ย sapevano lasciartiย a bocca aperta. Ma la riuscita di un film non si misuravaย solo grazie allaย computer grafica. All’epoca si era ancora legatiย alle “buone sceneggiature anni ’80”, quelle che esploravano i rapporti tra i personaggi e che ti facevano immedesimareย nella storia che si stava raccontando sul grande schermo.

Il mix riuscito di questi due cardini del cinema statunitenseย resero grande la pellicola diย Roland Emmerich che, con il suo Stargate uscito due anni prima, aveva giร  conquistato tutto il mio rispetto.

Quest’anno il regista ha voluto riprovarci, buttandomi sotto il naso Independence Day: Rigenerazione; l’ennesimo sequel che, sfruttando un nome importante, ha cercatoย di farmi innamorare nuovamente.

O almeno questo รจ quello che mi sarei aspettato da Emmerich, pur sentendo puzza di alieno bruciato dall’altra parte del pianeta…

Una guerra spoiler free non necessaria, e non solo per gli alieni

Sofferente per i numerosi sequel / reboot che nel corso degli ultimi anni hanno letteralmente violentato i film della mia infanzia, ieri sera mi sono recato al cinema; confidando che il mio amico Roland sarebbe riuscito lร , dove gli altri avevano fallito.

Non mi aspettavo di provare le emozioni sperimentate con il primoย Independence Day, questo รจ chiaro. Mi aspettavo semplicemente un buon filmย eย nulla di piรน.

La mia speranza era quella diย ritrovare i personaggi che avevo abbandonato negli anni ’90,ย forse rammaricato per l’assenza di Will Smith certo, ma contento di potermi godere una buona “americanata”. Tutto quello che chiedevo erano ancora un paio d’ore in loro compagnia, “spaccando il culo ad E.T.”

Forse era chiedere troppo.

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Independence Day: Rigenerazioneย ha una durata di un paio d’ore e spiccioli, che corrono velocemente verso il finale che non c’รจ. Troppo velocemente.ย Durante tutto il film ho avuto la sensazione che si volesse arrivare aย tutti i costi alย centro dell’azione,ย mostrando al pubblico quanto รจ cambiato in 20 anni il cinema, la CGI e le sceneggiature. E alla fine l’ho capito quanto รจ cambiato, solo che non รจ tutto cambiato in meglio.

Durante tutta la pellicola appareย evidente cheย Independence Day: Rigenerazione siaย un titolo ad alto budget, ma questo giร  lo sapevamo. Visivamente il film รจ ottimo, anche se in alcuni punti pecca di ingenuitร  (vogliamo parlare dei primi 60 secondiย del film?! No. Ho promesso che non avrei spoilerato nulla…).

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Ho capito perรฒ anche che iย rapporti umani non hanno piรน spazio nei blockbuster americani, e cheย i personaggi sono semplici pedine di un gioco piรน grande chiamato brand awareness;ย sacrificabili senza troppi complimenti.

In Independence Day: Rigenerazione ci saranno una decinaย di protagonistiย ma, uscito dalla sala, non posso dire di aver conosciutoย nessuno di loro veramente. E non ho riconosciuto nemmeno quelli che ho imparato ad amare con il primo film, ridotti qui, nel sequel, a mere comparseย private della loro personalitร .ย I vecchi eroi sono stati infattiย rimpiazzatiย da “supereroi”, tanto robotici quanto improbabili, che tutto giร  sanno e tutto possono fare.

Il risultatoย รจ semplicemente poco credibile, anche per gli standard dei film di fantascienza. Certo si spara, ci sono tante esplosioni come nel ’96 e molti sono i richiami alla pellicola originale (forse anche troppi),ย ma la pellicola ha venduto il suo nome e la sua anima, in cambio di qualche alienoย digitale di troppo.

Alieni depressi che ti fanno “lo spiegone”, e alieni che sono semplicemente sproporzionati nelle dimensioni, non sono quello che i fan di Independence Day avrebbero voluto vedere. La tramaย salta ย in continuazione a destra e a sinistra, lasciandosi alle spalle storie poco credibili, storie mal sceneggiate e storie che non credo si possano definireย nemmeno delle “storie”.

Perรฒ ci sono i fuochi d’artificio del 4 luglio, e ad Hollywood, ora, รจ questo quello che interessa.

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