Gio 26 Dicembre, 2024

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Intelligenza Artificiale, James Cameron è drastico: “Vi ho avvertito con Terminator ma non mi avete ascoltato”

In una recente intervista il premio Oscar James Cameron, regista di film che hanno fatto la storia del cinema come Terminator, Titanic, Avatar, ha parlato dell’Intelligenza Artificiale esprimendo le sue preoccupazioni riguardo alla minaccia che l’IA potrebbe rappresentare per l’umanità.

“Ragazzi vi ho avvertito nel 1984, ma non mi avete ascoltato” ha detto senza mezzi termini il maestro riferendosi al suo Terminator (1984), film in cui il regista affrontava proprio l’argomento dei computer e delle macchine che si ribellano all’uomo, con la celebre IA Skynet che decide di distruggere il genere umano scatenando una guerra senza quartiere tra uomini e robot.

Terminator

Proprio sul pericolo che il rapidissimo progresso dell’IA possa portare qualcuno a utilizzarla in ambito militare il regista canadese si è soffermato in maniera drastica: “Penso che armare l’IA sia il pericolo più grande. Credo che ci troveremo in una situazione simile a una corsa agli armamenti nucleari con l’IA e se non saremo noi a farlo, sicuramente lo faranno altri e così assisteremo a una escalation. Immaginate un’IA in un teatro di combattimento, l’intera battaglia combattuta solo dai computer a una velocità in cui gli umani non possono più intervenire, e non si ha la capacità di de-escalare il tutto”.

Già precedentemente Arnold Schwarzenegger aveva spiegato che la “profezia apocalittica” che James Cameron portò sul grande schermo con Terminator rappresentava un monito di ciò che effettivamente sarebbe accaduto: “Oggi tutti sono spaventati e preoccupati su dove tutto ciò ci porterà. In Terminator parlavamo delle macchine che diventano senzienti e prendono il controllo”, ha detto Schwarzy. “In quel periodo avevamo appena iniziato a comprendere cosa fosse l’intelligenza artificiale. Pensateci. Ora, nel corso dei decenni, l’IA è diventata una realtà. Quindi non è più questione di fantasia o di un qualcosa di futuristico. È qui, adesso, oggi. È stata questa la straordinaria intuizione di Cameron”.

Cameron, invece, sembra molto meno preoccupato riguardo l’utilizzo della IA a scopi creativi, aspetto che è diventato uno dei motivo dello sciopero degli attori e sceneggiatori di Hollywood che esigono un maggior controllo sulle opere generate dall’intelligenza artificiale e la sua implementazione all’interno del ciclo dell’industria cinematografica: “Non è mai una questione di chi lo ha scritto, è più una questione di ‘è una buona storia?'”, ha detto il film-maker. “Personalmente non credo che una mente priva di corpo che si limita a rielaborare ciò che altre menti corporee hanno detto (sulla vita che hanno vissuto, sull’amore, sulle bugie, sulla paura, sulla mortalità) e che poi mette tutto insieme in una macedonia di parole che viene rigurgitata abbia in sé qualcosa che possa emozionare il pubblico”.

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