Ishtar, la potentissima dea babilonese ha ascoltato le nostre preghiere e quelle dell’intero regno, facendoci trovare fonti d’acqua in nel bel mezzo del deserto di Babilonia! Ora, noi ed i nostri avversari siamo stati incaricati dal Re di onorarla creando magnifici giardini sfruttando questo immenso dono e ha promesso una prestigiosa ricompensa al migliore fra noi. Scopriamo come poter avere la meglio sulla concorrenza leggendo, tutta d’un fiato questa recensione di Ishtar: I Giardini di Babilonia.
Perché solo il migliore, il più visionario (o forse il più opportunista) fra noi potrà fregiarsi del titolo di Giardiniere del Re!
La recensione completa di Ishtar: i giardini di Babilonia
Ishtar: i giardini di Babilonia è un gioco da tavolo strategico per 2-4 giocatori, dai 14 anni in su, ideato da Bruno Cathala (Kanagawa, Kingdomino) e Evan Singh, ed edito in Italia da Mancalamaro (8bit box Double Rumble, Little Town).
Il titolo, fra l’altro, si è recentemente aggiudicato il premio della giuria come Miglior Gioco Strategico 2020 alla UK Games Expo.
L’obiettivo è quello di creare e gestire al meglio i più bei giardini di Babilonia, trasformando l’arido deserto in una terra verde e fertile, il tutto in circa 45-60 minuti.
Fatta questa breve premessa scopriamo insieme come fare, tuffandoci a pieni polmoni in questa recensione di Ishtar.
- Apriamo le porte di Babilonia (o meglio la scatola del gioco)
- Le nozioni base per diventare i migliori giardinieri del regno non sono scontate
- Come creare un bel giardino e provare ad ottenere la gloria (ossia la vittoria) a Ishtar
- I giardini di Babilonia saranno davvero così belli quanto sembrano? Le conclusioni alla nostra recensione di Ishtar
Apriamo le porte di Babilonia (o meglio la scatola del gioco)
Dopo avere acquistato la nostra copia di Ishtar: I Giardini di Babilonia, che potete trovare A QUESTO INDIRIZZO, ed aperta la bellissima scatola, caratterizzata da inserti preformati per contenere al meglio tutto il materiale, potremo ammirare tutto lo splendore babilonese, ossia:
- 6 plance terreno (deserto) a doppia faccia;
- 4 plance giocatore;
- 1 plancia Tappeto e 6 Tessere Ciotola;
- 1 annaffiatoio
- 6 fontane in 3 colori;
- 16 meeple assistente in 4 colori;
- 42 tessere vegetazione e 8 tessere fioritura;
- 114 gemme in tre colori;
- 26 carte albero e 20 alberi;
- 1 blocchetto segnapunti;
- il regolamento;
- 1 foglio set-up e spiegazione abilità.
Già a prima vista noterete che tutto il materiale incluso nel gioco è davvero di buona qualità, dai pezzi in legno alle parti in cartone, passando per fontane e carte, che vi consigliamo però di proteggere con le apposite bustine protettive misura Standard Card Game 63,5 x 88 mm.
Ora che abbiamo finito di ammirare la componentistica è però arrivato il momento di setuppare il gioco ed iniziare a sfidare gli altri aspiranti giardinieri seduti al tavolo con noi.
In questa recensione di Ishtar abbiamo deciso di saltare la spiegazione del set-up in quanto illustrata molto bene dall’apposito foglio incluso nella scatola. Vi diciamo solo che, concettualmente, la preparazione è molto semplice, anche se potrebbe sembrarvi un po’ lunga da svolgere, almeno le prime volte, visto il numero di componenti da piazzare sulle plance. Quindi se potete intavolate tutto prima dell’arrivo dei vostri amici.
Le nozioni base per diventare i migliori giardinieri del regno non sono scontate
Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno
Herman Hesse
Prima di iniziare a giocare chiariamo a tutti i partecipanti la differenza fra giardino ed aiuola. L’aiuola è un insieme di tessere vegetazione collegate ad una sola fontana (un’aiuola non può mai collegare due fontane); il giardino è un insieme di spazi fioriti collegati ininterrottamente fra loro, può essere controllato da un solo Assistente ed ampliato purché non venga mai unito ad un altro giardino già controllato.
Come creare un bel giardino e provare ad ottenere la gloria (ossia la vittoria) a Ishtar
A partire dal primo giocatore, a turno svolgeremo, in ordine le seguenti azioni:
- prendere una Tessera Vegetazione: muoveremo l’innaffiatoio in avanti di almeno uno spazio e prenderemo la tessera sottostante;
- piazzare la tessera Vegetazione guadagnando le gemme che copriremo con il piazzamento;
- utilizzare l’azione speciale della tessera piazzata, qualora disponibile;
- utilizzare le gemme per acquistare carte albero e piazzare immediatamente l’albero in uno spazio erba (quelli verdi senza fiori).
Le prime due azioni sono obbligatorie le ultime due sono facoltative.
La regola di piazzamento delle tessere vegetazione è molto semplice: si possono piazzare solo accanto a una fontana o ad un’aiuola già presente nel deserto.
Ricordate sempre che, come già detto poco sopra, le aiuole si possono unire solo se sono collegate alla stessa fontana e non si possono unire 2 giardini se entrambi sono già controllati da un assistente.
Le azioni speciali disponibili sulle tessere sono di due tipi:
- piazzare un meeple assistente su un giardino libero, in modo che possa controllarlo;
- spendere due gemme qualsiasi per attivare una sola delle abilità presenti sulla nostra plancia giocatore. Le abilità di livello superiore (quelle che regalano punti vittoria) possono essere attivate solo dopo avere attivato quella immediatamente sottostante.
Il giocatore che svuota la seconda ciotola sulla plancia tappeto (ossia che esaurisce la seconda pila di tessere vegetazione comuni) scatena la fine della partita. Si termina il giro di tavolo in modo che tutti abbiano giocato lo stesso numero di turni e si contano i punti.
Ciascun giocatore guadagna punti vittoria in base a:
- il numero di fiori presenti nei giardini che controlla;
- i punti vittoria delle carte albero possedute e piantate;
- le abilità di secondo livello sbloccate;
- le fontane controllate (il giocatore che controlla il giardino più grande collegato ad una fontana controlla anche quella fontana).
A questo punto il giocatore con più punti vittoria viene insignito del titolo di Giardiniere del Re e vince!
I giardini di Babilonia saranno davvero così belli quanto sembrano? Le conclusioni alla nostra recensione di Ishtar
È giunto ora il momento di recuperare innaffiato e zappe e rientrare nelle nostre case per tirare le somme della giornata lavorativa e concludere la lettura della nostra recensione di Ishtar.
Partiamo come al solito parlando dei materiali, davvero di alta qualità. Tessere e plance sono di cartone di medio spessore resistente e non deformabile, i meeple giardiniere e gli alberi in legno sono belli da vedere e maneggevoli, così come le gemme e le fontane che danno colore e rendono il gioco davvero molto elegante.
Tutti gli artwork sono semplici ma molto in armonia con il tipo di gioco che abbiamo di fronte, sia quelli sui componenti in cartone che quelli sulle carte che, seppur non si mescolino spesso, vi consigliamo di proteggere con le bustine protettive di misura Standard Card Game A QUESTO INDIRIZZO.
La meccaniche di gioco (piazzamento tessere, controllo e maggioranze) sono sapientemente mixate fra loro e rendono il gioco fluido e molto gradevole.
L’interazione fra i giocatori è di tipo indiretto ma comunque sufficiente a dare grattacapi durante la partita se siete seduti insieme a giocatori abbastanza esperti, cosa che per qualcuno potrebbe favorire la paralisi d’analisi. Al contrario, se alla vostra sinistra avete un neofita potreste addirittura approfittarne e sfruttare un leggero vantaggio basandovi sulla sua inesperienza.
Nonostante le regole siano tutto sommato semplici, la profondità di gioco è notevole ed è amplificata sia dal fatto che tutte le Plance Terreno sono a doppia faccia, sia dal fatto che il posizionamento delle fontane e la pesca delle carte albero con cui si inizia la partita sono randomici. Tutte cose che rendono il gioco rigiocabile praticamente all’infinito.
Molteplici sono anche le decisioni strategiche che ciascun giocatore può compiere: sia in risposta alle mosse degli avversari, sia scegliendo quali abilità sbloccare sulla propria plancia personale.
Infine, concludiamo questa recensione di Ishtar, con un piccolo excursus sulle tempistiche del gameplay, specificando che la durata non è mai eccessiva e, paralisi d’analisi permettendo, i turni scorrono piuttosto veloci con un downtime davvero molto basso.
Insomma, sintetizzando al massimo, possiamo sicuramente considerare il gioco da tavolo di Mancalamaro davvero molto interessante e consigliarlo non solo a giocatori mediamente esperti, ma anche a tutti coloro che vogliono andare oltre i classici introduttivi di genere e che non si sentano ancora pronti per affrontare regolamenti troppo complessi.
A questo punto, se vi siete convinti che sia il titolo adatto a voi, non vi resta che acquistarlo A QUESTO INDIRIZZO.