Gli animali fantastici presenti nel capolavoro del maestro Hayao Miyazaki hanno ispirato i produttori del film
Il mondo perduto di Kong: Skull Island, nuovo reboot del celebre franchise King Kong, sarà una scenografia fantastica ed onirica piena di panorami incredibili e creature mai viste prima.
Il produttore Alex Garcia, in una recente intervista a Joblo, ha rivelato una piccola ma interessante curiosità riguardante proprio l’ideazione delle numerose e strane creature che saranno presenti nel film.
Garcia ha affermato che i produttori e gli scenografi di Kong: Skull Island si sono ispirati ai disegni delle creature mitologiche/divine del film d’animazione Principessa Mononoke di Hayao Miyazaki, prodotto dallo Studio Ghibli.
Le creature sono una grande cosa. Jurassic World ha, ovviamente, i dinosauri. Se Kong è di fatto il Dio di questa isola, abbiamo voluto che ciascuna delle creature fosse come il dio del proprio ambiente. Principessa Mononoke di Miyazaki è stato in realtà un importante riferimento per il modo in cui le creature spirituali hanno dei propri domini e si adattano all’interno di essi. Una cosa fondamentale è stata quella di immaginare tali creature molto realistiche in modo da esistere in un ecosistema selvaggio, qualcosa che le rendesse meravigliose e terrificanti allo stesso tempo. Nel momento in cui si vede un ragno gigante o un bufalo d’acqua, una parte di voi dirà: “Questa è la cosa più incredibile che abbia mai visto. Oh mio Dio, sta venendo ad uccidermi, dovrò scappare per salvarmi!”
Kong: Skull Island, prodotto da Warner Bros, è diretto da Jordan Vogt-Roberts e uscirà il 10 marzo 2017, in 3D e IMAX.
Nel cast troveremo Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman, Toby Kebbell, Thomas Mann, John C. Reilly.
La storia del film ruota attorno ad un uomo (Hiddleston) in viaggio verso l’isola mitologica dopo che suo fratello, in cerca di un siero ritenuto capace di curare tutte le malattie, rimane bloccato lì. L’uomo si mette così a capo di una spedizione per salvare suo fratello con il rischio di imbattersi nelle creature che abitano l’isola.
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