Sab 9 Novembre, 2024

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La bella morte: gli esordi di un grande autore – Recensione

Mathieu Bablet lo scorso anno รจ piombato sulla scena italiana con Shangri-La, graphic novel fantascientifica che ha subito messo in evidenza lโ€™incredibile capacitร  narrativa dellโ€™autore francese, tanto nel disegno quanto nella trama. Immaginate la mia sorpresa ultimamente nello scoprire che Shangri-La non era lโ€™opera prima di Bablet, un onore che spetta aย La bella Morte.

La bella morte, alla scoperta degli esordi di Mathieu Bablet

Datato 2011, La bella morte รจ la prima esperienza di quello che diventerร  un autore di spicco. Editare questo volume dopo lโ€™incredibile spettacolo visivo di Shangri-La รจ una scelta interessante da parte di Mondadori, che lo inserisce allโ€™interno della propria collana di graphic novel, Oscar Ink.

Si potrebbe obiettare che sia facile sedurre i lettori giร  innamorati dellโ€™arte di Bablet con una sua storia degli albori stilistici, ma la mia personale esperienza con il talento del francese รจ stata ancora piรน intrigante. Questa sorta di viaggio indietro nel tempo รจ affascinante, perchรฉ consente di vedere lโ€™evoluzione dello stile di Bablet, ed รจ esattamente ciรฒ che mi ha appassionato in questa lettura.

Il tema fantascientifico della fine dellโ€™umanitร  รจ nuovamente presente (o dovrei dire giร  presente?) in La Bella Morte, mostrando una certa affinitร  di Bablet con la voglia di analizzare la condizione umana appellandosi alla natura piรน pura della fantascienza: la visione sociale. Se in Shangri-La questo elemento comprendeva una visione piรน incline ai pericoli della scienza e al loro uso senza limiti, con La Bella Morte ci si addentra nello scenario posta apocalittico.

In una New York devastata da una misteriosa di aliene dallโ€™aspetto di insetti, un trio di sopravvissuti alla grande decimazione dellโ€™umanitร  cerca di arrivare alla fine della giornata senza passare alla storia come il resto degli uomini. Sin dallโ€™inizio appare chiara la caratterizzazione delle dinamiche tra i personaggi, anime perse che sono costrette a convivere in questa desolazione per istinto di sopravvivenza piรน che per scelta.

la bella morte 1

Bablet in La Bella Morte mostrava giร  una discreta padronanza della gestione degli equilibri emotivi. Ovviamente non mancano alcune ingenuitร  frutto dellโ€™inesperienza, ma i segni di uno stile che negli anni a venire saprร  colpire allโ€™anima i lettori sono giร  presenti. I dialoghi, in modo particolare, sono giร  ben definiti e veicolano al meglio lโ€™intensitร  emotiva della storia.

La Bella Morte, ancora piรน di Shangri-La, necessitava di questo sottotesto emotivo ben sviluppato. I silenzi sono spesso necessari, dato che il nemico ascolta ed esser invisibili รจ la chiave della sopravvivenza. Questo elemento viene ben sviluppato da Bablet, che rende questa lotta contro la morte una frattura anche allโ€™interno del gruppo di protagonisti.

La tensione latente รจ una delle linee guida della trama, un contrasto che traspare in parole e gesti, con cui veniamo guidati da Bablet in modo esemplare. Sembra quasi assurdo che tra La bella morte e Shangri-La siano passati sette anni, data la soliditร  dellโ€™impianto narrativo di Bablet sfoggiato in questa sua opera prima. Il senso di predestinazione viene inizialmente sviluppato in modo lento ma efficace, lasciando pian piano spazio ad una visione dellโ€™intera storia piรน complessa.

Ecco quindi che il passato dei protagonisti diventa una chiave per comprendere il loro ruolo, non piรน di casuale coincidenza ma frutto di una sorta di predestinazione. Lโ€™idea finale รจ intricata e affascinante, si addentra insistente nelle pagine del volume, avvolgendo lentamente il lettore sino al gran finale. Sia chiaro, Bablet non รจ un autore facile, il suo stile narrativo รจ una continua serie di suggestioni che lentamente conducono verso il fulcro della trama, con un unico obiettivo: sorprendere il lettore con un pensiero finale forte, catartico.

A dover sostenere una simile struttura narrativa, devono esser disegni particolarmente decisi e assolutamente personali. Bablet รจ decisamente eclettico nella sua visione grafico, come in cerca di una sintesi tra alcuni stilemi del mondo nipponico e lโ€™influenza di una scuola occidentale come quella francese che ha sempre puntato ad un espressivitร  intensa. In alcune tavole e nella realizzazione di dispositivi e tecnologie, oltre che nellโ€™utilizzo dei punti di vista, sembra evidente lโ€™influsso di grandi maestri francesi, in primis Moebius.

Di Bablet ammiro molto la gestione degli spazi. Giร  apprezzabile in Shangri-La, lโ€™ambientazione contenuta della stazione spaziale aveva un limite che ne condizionava lo sviluppo. La libertร  della grande cittร  di La bella morte, invece, glorifica ancora di piรน la dimestichezza di Bablet con la verticalitร  e gli spazi aperti con cui stimolare la vista del lettore. Le corse lungo i grattacieli sono una perfetta occasione per lโ€™autore francese di mostrare una particolarissima visione della velocitร  e del dinamismo, misurato e millimetrico nella resa grafica, ma sempre sottinteso, colto nel raro momento che sembra precedere la vera azione.

la bella morte 3

Il rischio, se vogliamo definirlo cosรฌ, รจ di perdersi piรน nellโ€™impatto visivo che non nella trama. Ma il tratto di Bablet e la sua interpretazione del disegno sono magnetici, apparentemente tutto sembra quasi accennato, ma ad uno sguardo piรน attento emerge una profonditร  interpretativa impressionante.

Unica pecca, a mio avviso, la sua maniera di ritrarre i volti. Shangri-La aveva giร  evidenziato questo suo vezzo artistico, che, per quanto ben inserito nel suo stile complessivo, mi risultava quasi come un neo su una perfetta caratterizzazione. La bella morte enfatizza questa personalizzazione, ancora acerba in un certo senso, ma alla fine รจ quella crepa che rende prezioso il risultato complessivo dellโ€™opera.

E Mondadori ha saputo come enfatizzare questa potenza espressiva, rendendo omaggio al talento di Bablet pubblicando La Bella Morte in unโ€™edizione dalle dimensione giustamente generose. Non solo questo consente di apprezzare al meglio la bravura del francese, ma anche di inserire una raccolta di illustrazioni che testimoniano ulteriormente lโ€™impressionante talento di Bablet.

Se avete adorato Shangri-La, La Bella Morte รจ una lettura imperdibile.

Se non conoscete Mathieu Bablet, La Bella Morte รจ una lettura essenziale.

Se amate il fumetto di fantascienza, se cercate una lettura stimolante, la risposta รจ sempre La Bella Morte.

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