La Memoria delle Tartarughe Marine รจ una graphic novel italiana, scritta e disegnata da Simona Binni, laureata in Psicologia e diplomata alla scuola del fumetto di Roma ed edita da Tunuรจ.
ร una storia che tratta diversi temi, amalgamandoli tra loro con unโunica poetica metafora: la vita delle tartarughe marine e il fenomeno del Natal Homing, cioรจย l’incredibile eย perpetuo ritorno verso il luogo di nascita tipico di questi bellissimi e fragili animali.
Giacomo e Davide sono due fratelli che alle spalle hanno scelte di vita diverse, dettate da necessitร e visioni di vita diverse.
Nati a Lampedusa, lโattaccamento alla terra natia รจ diverso per ciascuno dei due fratelli e, nonostante la madre lรฌ non veda un futuro per i due figli, il maggiore (Davide) rimane sull’isola e cerca una ragione per continuare la sua vita lรฌ, trovandola nella passione per le tartarughe marine sviluppata fin da piccolo.
Giacomo invece, che fin da piccolo si sente quasi messo in secondo piano dalla passione del fratello, comincia a sviluppare una sorta di rifiuto per Lampedusa, alimentata anche dalle parole della madre, che lo spingono addirittura a trasferirsi a Milano, per trovare una stabilitร anche e soprattutto lavorativa. La svolta, che รจ anche il punto di inizio della storia, รจ la morte di Davide, che lascia il peschereccio Nautilus al fratello, assieme agli appunti lavorativi sul progetto Natal Homing.
La memoria delle tartarughe marine รจ una graphic novel ricca di temi appassionanti
Se in un primo momento (e per diversi giorni dopo) ย il pensiero di Giacomo รจ quello di disfarsi il prima possibile dellโimbarcazione per eliminare qualsiasi legame con suo fratello, la compagnia di alcune persone legate a Davide e le situazioni in cui si trova, lo portano a cambiare le sue prospettive e la visione di ciรฒ che ha attorno.
Lampedusa passa dallโessere vista come una gabbia da cui fuggire, ad un punto di partenza e speranza per altri, un inizio che non a tutti รจ concesso.
La Memoria delle Tartarughe Marine porta quindi sul piatto anche la situazione degli immigrati, ambientando una vicenda tutta italiana in un punto di sbarchi come Lampedusa, che se da molti italiani รจ visto come un luogo dimenticato da Dio, pieno di disperazione e sofferenza, per tutti gli immigrati che affrontano un viaggio del genere che la considerano piuttosto come la speranza migliore che possano avere tra le mani, lโunica possibilitร di sperare in una vita migliore di quella lasciata nella propria patria.
I temi trattati sono quindi forti, ma la graphic novel offre un modo diverso di affrontare il tutto, in un involucro piรน colorato, ma che non sminuisce affatto la gravitร della cosa, e decisamente piรน toccante di quanto potrebbero fare delle immagini viste in televisione decine e decine di volte.
Metto un poโ le mani avanti per quanto riguarda il lato tecnico: รจ la seconda volta che mi cimento nella lettura di una graphic novel, e considerato che lโaltra letta รจ V for Vendetta, forse le mie aspettative erano un filo diverse.
A livello grafico devo dire che non ho particolarmente apprezzato La memoria delle tartarughe marine, il tratto usato era quasi troppo sottile, mai deciso, tanto da lasciarmi con una specie di mancanza, orfana sempre di qualcosa.
Il colore piatto ma comunque avvolgente รจ sicuramente frutto di uno studio ben preciso per completare il tutto, ed รจ probabilmente la cosa che mi รจ piaciuta di piรน a livello tecnico.
Non posso perรฒ dire la stessa cosa di alcune scelte di vignettatura, che in alcuni punti pare quasi ripetitiva, mentre in altri troppo sfuggente.
Nel complesso, il volume di Tunuรจ รจ unโopera che sono riuscita ad apprezzare solo alla fine, e tutto grazie al significato della storia e a quello che รจ riuscita a trasmettermi.
Avendo anche io un fratello maggiore, con il quale รจ stato davvero difficile costruire un buon rapporto almeno fino ai miei 20 anni, mi รจ sembrato quasi di rivedermi un poโ in Giacomo, il minore dei due fratelli, che cerca il suo posto in un luogo che non sente casa propria, mentre vede il fratello proseguire per una strada che gli viene quasi naturale e spontanea.